Supervigno Posted March 31, 2008 Report Share Posted March 31, 2008 Oggi tra le discussioni del gruppo di lettori di poesie di anobii ho trovato questa perla, io l'ho trovata semplicemente meravigliosa, quindi ve la posto Ho aggiunto un corpo trasparente alla casaVedendolo giocare con la palla e osservando la fluttuazionescheletrica della sua anima sotto forma di ombra circostante agli svoli - alle orbite rosse, ai campanilidella palla sull'ampioschedario terrestre - la bambina gli disse ma tu sei ugualea me!: inginocchiato, semplice e colpito al cuore - come la terrasorvolata dal guizzo delle sfereriveli il tuo costrutto di animale innalzato. Ma io credo che dritto sulle gambetornerai - perché avanzavi (con la borsaleggera, quasi vuota) costantemente verso una misuradomestica. Iosono in pace, datala luce verso la quale piego il tuo silenzio. Davanti al tuo silenzioio ricordo, io sono consumata dalla fratellanza. Tu adesso sei corpo che non vedo ma che è statocertamente. E' bello come l'amore che contemplail proprio resoconto di violenza e di pace, a cose fatte capiredi avere costruito il visibile e l'invisibile insiemecome una torre che porta in cima una torre, l'intera fabbricadel mondo. - Maria Grazia Calandrone Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted March 31, 2008 Report Share Posted March 31, 2008 Oggi tra le discussioni del gruppo di lettori di poesie di anobii ho trovato questa perla, io l'ho trovata semplicemente meravigliosa, quindi ve la posto Ho aggiunto un corpo trasparente alla casaVedendolo giocare con la palla e osservando la fluttuazionescheletrica della sua anima sotto forma di ombra circostante agli svoli - alle orbite rosse, ai campanilidella palla sull'ampioschedario terrestre - la bambina gli disse ma tu sei ugualea me!: inginocchiato, semplice e colpito al cuore - come la terrasorvolata dal guizzo delle sfereriveli il tuo costrutto di animale innalzato. Ma io credo che dritto sulle gambetornerai - perché avanzavi (con la borsaleggera, quasi vuota) costantemente verso una misuradomestica. Iosono in pace, datala luce verso la quale piego il tuo silenzio. Davanti al tuo silenzioio ricordo, io sono consumata dalla fratellanza. Tu adesso sei corpo che non vedo ma che è statocertamente. E' bello come l'amore che contemplail proprio resoconto di violenza e di pace, a cose fatte capiredi avere costruito il visibile e l'invisibile insiemecome una torre che porta in cima una torre, l'intera fabbricadel mondo. - Maria Grazia Calandrone Wow, ho dovuto leggerla 4 volte per riuscire a recepire qualcosa! Non so chi sia l'autrice ma mi tiro giù il cappello di fronte a lei! Sa giocare con il fuoco della parola! Un crescendo che trasporta instantaneamente attraverso tempo, spazio, realtà e ricordi, con un finale in cui i sentimenti riescono finalmente a far luce per un istante sullo sguardo dell'autrice, in un finale davvero dolce e calorosamente accogliente...E' bello come l'amore che contemplail proprio resoconto di violenza e di pace, a cose fatte capiredi avere costruito il visibile e l'invisibile insiemecome una torre che porta in cima una torre, l'intera fabbricadel mondo. Visto che siamo in tema: mi piace più questa poesia di quasi tutte quelle di Raboni che ho letto...anche se non mi dispiace il signore! Grazie Vì! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Supervigno Posted March 31, 2008 Report Share Posted March 31, 2008 grazie a te per il commento, Voyant,in effetti è una poesia complessa, io ho "percepito" prima la fine, la parte ri-citata da te, e da lì sono risalita all'inizio, rileggendola più volte finchè ho completamente messo a fuoco il concetto (o meglio, come accade sempre per le poesie, quello che per me è e sarà il significato di questa poesia, filtrato dalla mia esperienza e allo stesso tempo filtro di sentimenti ed esperienze finora difficilmente spiegabili a parole), ma davvero, alla fine, la sensazione di dolcezza accogliente che anche io ho provato non avrei saputo esprimerla meglio di te! Link to comment Share on other sites More sharing options...
Murmur Posted March 31, 2008 Report Share Posted March 31, 2008 Oggi tra le discussioni del gruppo di lettori di poesie di anobii ho trovato questa perla, io l'ho trovata semplicemente meravigliosa, quindi ve la posto Ho aggiunto un corpo trasparente alla casaVedendolo giocare con la palla e osservando la fluttuazionescheletrica della sua anima sotto forma di ombra circostante agli svoli - alle orbite rosse, ai campanilidella palla sull'ampioschedario terrestre - la bambina gli disse ma tu sei ugualea me!: inginocchiato, semplice e colpito al cuore - come la terrasorvolata dal guizzo delle sfereriveli il tuo costrutto di animale innalzato. Ma io credo che dritto sulle gambetornerai - perché avanzavi (con la borsaleggera, quasi vuota) costantemente verso una misuradomestica. Iosono in pace, datala luce verso la quale piego il tuo silenzio. Davanti al tuo silenzioio ricordo, io sono consumata dalla fratellanza. Tu adesso sei corpo che non vedo ma che è statocertamente. E' bello come l'amore che contemplail proprio resoconto di violenza e di pace, a cose fatte capiredi avere costruito il visibile e l'invisibile insiemecome una torre che porta in cima una torre, l'intera fabbricadel mondo. - Maria Grazia Calandrone Wow, ho dovuto leggerla 4 volte per riuscire a recepire qualcosa! Non so chi sia l'autrice ma mi tiro giù il cappello di fronte a lei! Sa giocare con il fuoco della parola! Un crescendo che trasporta instantaneamente attraverso tempo, spazio, realtà e ricordi, con un finale in cui i sentimenti riescono finalmente a far luce per un istante sullo sguardo dell'autrice, in un finale davvero dolce e calorosamente accogliente...E' bello come l'amore che contemplail proprio resoconto di violenza e di pace, a cose fatte capiredi avere costruito il visibile e l'invisibile insiemecome una torre che porta in cima una torre, l'intera fabbricadel mondo. Visto che siamo in tema: mi piace più questa poesia di quasi tutte quelle di Raboni che ho letto...anche se non mi dispiace il signore! Grazie Vì! (Voyant, noto con piacere che la tua vena poetica non si è estinta )Grazie per averla postata, è intensissima.Ribatto con Stéphane Mallarmé: Il sole, o lottatrice sulla sabbia assopita,Nell'oro dei capelli un bagno languorosoTi scalda e ardendo incenso sulla gota nemicaMescola con i pianti un incanto amoroso.Quest'immobile calma e la fiamma del cieloT'ha rattristata, o baci miei timorosi, e dici:"Noi non saremo mai un sarcofago soloSotto il deserto antico e le palme felici!"Ma la tua chioma fulva è un tiepido ruscelloDove affondare fermi l'anima che ci assillaE trovare quel Nulla che tu saper non puoi.Io gusterò il belletto pianto dagli occhi tuoi:Forse al cuor che colpisti esso donar sapràDell'azzurro e dei sassi l'insensibilità. Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted March 31, 2008 Report Share Posted March 31, 2008 Le tue mani Queste tue mani a difesa di te:mi fanno sera sul viso.Quando lente le schiudi, là davantila città è quell’arco di fuoco.Sul sonno futurosaranno persiane rigate di solee avrò perso per semprequel sapore di terra e di ventoquando le riprenderai.Vittorio Sereni Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jonny_4_president Posted April 4, 2008 Report Share Posted April 4, 2008 Purgatorio De L'Inferno 10questo è il gatto con gli stivali, questa è la pace di Barcellonafra Carlo V e Clemente VII, è la locomotiva, è il pescofiorito, è il cavalluccio marino: ma se volti pagina, Alessandro,ci vedi il denaro:questi sono i satelliti di Giove, questa è l’autostradadel Sole, è la lavagna quadrettata, è il primo volume dei PoetaeLatini Aevi Carolini, sono le scarpe, sono le bugie, è la scuola di Atene, è il burro,è una cartolina che mi è arrivata oggi dalla Finlandia, è il muscolo massetere,è il parto: ma se volti foglio, Alessandro, ci vediil denaro:e questo è il denaro,e questi sono i generali con le loro mitragliatrici, e sono i cimitericon le loro tombe, e sono le casse di risparmio con le loro cassettedi sicurezza, e sono i libri di storia con le loro storie:ma se volti il foglio, Alessandro, non ci vedi nienteEdoardo Sanguineti Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted April 15, 2008 Report Share Posted April 15, 2008 Ho ripreso in mano Raboni..."<<Orribile a dirsi, in un certo modoio sono comunista>> - talismanopassato, perduto in mano,cruenta, arrugginita reliquia, chiodostorto nel muro della storia..."Un'altra poesia:"L'autunno ha a volte luci così tersee, sugli alberi, rossi di cosìatroce dolcezza che il cuore si spezzerebbe vedendoli. In diversepiù innocue incombenze dunque si fingeassorbito e lascia che siano gli occhia incantarsene, a imprigionarsene, sciocchie intrepidi come sono... Poi stingea poco a poco o forse trascoloracome fa, salendo, la luna, queltetro fulgore, scrudelisce nelpulviscolo del tempo, e solo allorauno ha il coraggio di dire quant'erabello - più bello della primavera." Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted April 15, 2008 Report Share Posted April 15, 2008 "<<Orribile a dirsi, in un certo modoio sono comunista>> - talismanopassato, perduto in mano,cruenta, arrugginita reliquia, chiodostorto nel muro della storia..." Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted April 15, 2008 Report Share Posted April 15, 2008 Ma teoricamente non si dovrebbero staccare i genitali? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted April 15, 2008 Report Share Posted April 15, 2008 "<<Orribile a dirsi, in un certo modoio sono comunista>> - talismanopassato, perduto in mano,cruenta, arrugginita reliquia, chiodostorto nel muro della storia..." Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted April 19, 2008 Report Share Posted April 19, 2008 " Se il sonno fosse (c'è chi dice) unatregua, un puro riposo della mente,perché, se ti si desta bruscamente,senti che t'han rubato una fortuna?Perché è triste levarsi presto? L'oraci deruba d'un dono inconcepibile,intimo al punto da esser traducibilesolo in sopore, che la veglia doradi sogni, forse pallidi riflessiinterrotti dei tesori dell'ombra,d'un mondo intemporale, senza nome,che il giorno deforma nei suoi specchi.Chi sarai questa notte nell'oscurosonno, dall'altra parte del tuo muro? "Jorge Luis Borges - Il Sogno - Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted April 19, 2008 Report Share Posted April 19, 2008 ...ancora BorgesSempre ciascun tramonto è commovente,per indigente o misero che siama ancor più commovente, tuttavia,lo scintillio finale e disperato,ruggine sulla pianura,dopo che l'ultimo sole è sprofondato.Ci duole sostenere quella luce tesa e definita,un'allucinazione imposta sullo spaziodalla paura unanime dell'ombra,che cessa all'improvvisoquando riconosciamo ch'essa è falsa,come cessano i sogniquando sappiamo di sognarli. Link to comment Share on other sites More sharing options...
albatros Posted April 20, 2008 Report Share Posted April 20, 2008 L'Albatros di Charles BaudelaireSouvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage prennent des albatros, vastes oiseaux des mers, qui suivent, indolents compagnons de voyage, le navire glissant sur les gouffres amers.A peine les ont-ils déposés sur les planches, que ces rois de l'azur, maladroits et honteux, laissent piteusement leurs grandes ailes blanches comme des avirons traîner à côté d'eux.Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule! Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid! L'un agace son bec avec un brûle-gueule, L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!Le Poète est semblable au prince des nuées Qui hante la tempête et se rit de l'archer; exilé sur le sol au milieu des huées, ses ailes de géant l'empêchent de marchertratta da Les Fleurs du Mal - 1857traduzioneSpesso, per dilettarsi, gli uomini della ciurma catturano gli albatros, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, la nave che scivola sugli amari flutti . Appena deposti sulle assi della tolda questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi lasciano pietosamente le grandi ali bianche trascinarsi come remi accanto a sè. Quant'è goffo e fiacco questo viaggiatore alato! Lui, prima così bello, quant'è comico e brutto! Uno tormenta il suo becco con un mozzicone acceso, l'altro mima, zoppicando, l'infermo che volava. Il Poeta assomiglia al principe delle nubi che sfida la tempesta e sbeffeggia l'arciere; esiliato al suolo in mezzo al baccano le sue ali di gigante gli impediscono il cammino. Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted April 20, 2008 Report Share Posted April 20, 2008 L'Albatros di Charles BaudelaireSouvent, pour s'amuser, les hommes d'équipage prennent des albatros, vastes oiseaux des mers, qui suivent, indolents compagnons de voyage, le navire glissant sur les gouffres amers.A peine les ont-ils déposés sur les planches, que ces rois de l'azur, maladroits et honteux, laissent piteusement leurs grandes ailes blanches comme des avirons traîner à côté d'eux.Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule! Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid! L'un agace son bec avec un brûle-gueule, L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!Le Poète est semblable au prince des nuées Qui hante la tempête et se rit de l'archer; exilé sur le sol au milieu des huées, ses ailes de géant l'empêchent de marchertratta da Les Fleurs du Mal - 1857traduzioneSpesso, per dilettarsi, gli uomini della ciurma catturano gli albatros, grandi uccelli marini che seguono, indolenti compagni di viaggio, la nave che scivola sugli amari flutti . Appena deposti sulle assi della tolda questi re dell'azzurro, maldestri e vergognosi lasciano pietosamente le grandi ali bianche trascinarsi come remi accanto a sè. Quant'è goffo e fiacco questo viaggiatore alato! Lui, prima così bello, quant'è comico e brutto! Uno tormenta il suo becco con un mozzicone acceso, l'altro mima, zoppicando, l'infermo che volava. Il Poeta assomiglia al principe delle nubi che sfida la tempesta e sbeffeggia l'arciere; esiliato al suolo in mezzo al baccano le sue ali di gigante gli impediscono il cammino. Eh, grazie tante... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Murmur Posted May 7, 2008 Report Share Posted May 7, 2008 PsalmNiemand knetet uns wieder aus Erde und Lehm,niemand bespricht unsern Staub.Niemand.Gelobt seist du, Niemand.Dir zulieb wollenwir blühn.Direntgegen.Ein Nichtswaren wir, sind wir, werdenwir bleiben, blühend:die Nichts-, dieNiemandsrose.Mitdem Griffel seelenhell,dem Staubfaden himmelswüst,der Krone rotvom Purpurwort, das wir sangenüber, o überdem Dorn.(Paul Celan)traduzione:SalmoNessuno ci impasta più di terra e argilla,nessuno infonde alla polvere parole.Nessuno.Sia lode a te, Nessuno.Per amor tuo vogliamofiorire.Incontroa te.Un nienteeravamo, siamo, saremo,fiorendo:la rosa di niente, dinessuno.Conlo stilo chiaro come l’anima,il filamento deserto come il cielo,la corolla rossadella parola purpurea, che cantammosopra, oh soprala spina. Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted May 12, 2008 Report Share Posted May 12, 2008 Di tanto in tanto è benefarsi coscientiche oggiche in questo istantestiamo fabbricando le nostalgieche scongelerannoqualche futuro.Mario Benedetti Link to comment Share on other sites More sharing options...
Caio Posted May 12, 2008 Report Share Posted May 12, 2008 famosissima ma stupenda secondo memi sembrava giusto postarla in francesela musicalità non sarebbe la stessa nella traduzione italiana"Chanson d'automne"Les sanglots longsDes violonsDe l'automneBlessent mon coeurD'une langueurMonotone.Tout suffocantEt blême, quandSonne l'heure,Je me souviensDes jours anciensEt je pleureEt je m'en vaisAu vent mauvaisQui m'emporteDeçà, delà,Pareil à laFeuille morte.(Paul Verlaine) Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted May 13, 2008 Report Share Posted May 13, 2008 famosissima ma stupenda secondo memi sembrava giusto postarla in francesela musicalità non sarebbe la stessa nella traduzione italiana"Chanson d'automne"Les sanglots longsDes violonsDe l'automneBlessent mon coeurD'une langueurMonotone.Tout suffocantEt blême, quandSonne l'heure,Je me souviensDes jours anciensEt je pleureEt je m'en vaisAu vent mauvaisQui m'emporteDeçà, delà,Pareil à laFeuille morte.(Paul Verlaine) ...Peccato che dopo aver incontrato Rimbaud sia diventato una specie di Mario Luzi molto più cattolico...poeticamente quella vicenda lo ha cremato...Volevo postare una poesia di Celan che lessi alle superiori, si chiama "Iride" credo...ma non la trovo, ho perso le fotocopie...Ho trovato questa però, che merita senza dubbio uno sguardo.CORONA L'autunno mi bruca dalla mano la sua foglia: siamo amici. Noi sgusciamo il tempo dalle noci e gli apprendiamo a camminare: lui ritorna nel guscio. Nello specchio è domenica, nel sogno si dorme, la bocca fa profezia. Il mio occhio scende al sesso dell'amata: noi ci guardiamo, noi ci diciamo cose oscure, noi ci amiamo come papavero e memoria, noi dormiamo come vino nelle conchiglie, come il mare nel raggio sanguigno della luna. Noi stiamo allacciati alla finestra, dalla strada ci guardano: è tempo che si sappia! È tempo che la pietra accetti di fiorire, che l'affanno abbia un cuore che batte. È tempo che sia tempo. È tempo. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Purenoise Posted May 13, 2008 Report Share Posted May 13, 2008 Verifica d'italiano di oggi:L'assiuoloDov’era la luna? ché il cielo notava in un’alba di perla, ed ergersi il mandorlo e il melo parevano a meglio vederla. Venivano soffi di lampi da un nero di nubi laggiù; veniva una voce dai campi: chiù... Le stelle lucevano rare tra mezzo alla nebbia di latte: sentivo il cullare del mare, sentivo un fru fru tra le fratte; sentivo nel cuore un sussulto, com’eco d’un grido che fu. Sonava lontano il singulto: chiù... Su tutte le lucide vette tremava un sospiro di vento: squassavano le cavallette finissimi sistri d’argento (tintinni a invisibili porte che forse non s’aprono più?...); e c’era quel pianto di morte... chiù... Link to comment Share on other sites More sharing options...
iaia4 Posted May 13, 2008 Report Share Posted May 13, 2008 di celan ho studiato l'anno scorso todesfuge... ancora più bella (se così si può dire) letta da lui http://www.lyrikline.orgSchwarze Milch der Frühe wir trinken sie abendswir trinken sie mittags und morgens wir trinken sie nachtswir trinken und trinkenwir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht engEin Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibtder schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar Margareteer schreibt es und tritt vor das Haus und es blitzen die Sterne und er pfeift seine Rüden herbeier pfeift seine Juden hervor lässt schaufeln ein Grab in der Erdeer befiehlt uns spielt auf nun zum TanzSchwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachtswir trinken dich morgens und mittags wir trinken dich abendswir trinken und trinkenEin Mann wohnt im Haus der spielt mit den Schlangen der schreibtder schreibt wenn es dunkelt nach Deutschland dein goldenes Haar MargareteDein aschenes Haar Sulamith wir schaufeln ein Grab in den Lüften da liegt man nicht engEr ruft stecht tiefer ins Erdreich ihr einen ihr anderen singet und spielter greift nach dem Eisen im Gurt er schwingts seine Augen sind blaustecht tiefer die Spaten ihr einen ihr andern spielt weiter zum Tanz aufSchwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachtswir trinken dich mittags und morgens wir trinken dich abendswir trinken und trinkenein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margaretedein aschenes Haar Sulamith er spielt mit den SchlangenEr ruft spielt süsser den Tod der Tod ist ein Meister aus Deutschlander ruft streicht dunkler die Geigen dann steigt ihr als Rauch in die Luftdann habt ihr ein Grab in den Wolken da liegt man nicht engSchwarze Milch der Frühe wir trinken dich nachtswir trinken dich mittags der Tod ist ein Meister aus Deutschlandwir trinken dich abends und morgens wir trinken und trinkender Tod ist ein Meister aus Deutschland sein Auge ist blauer trifft dich mit bleierner Kugel er trifft dich genauein Mann wohnt im Haus dein goldenes Haar Margareteer hetzt seine Rüden auf uns er schenkt uns ein Grab in der Lufter spielt mit den Schlangen und träumet der Tod ist ein Meister aus Deutschlanddein goldenes Haar Margaretedein aschenes Haar Sulamith Fuga di morte (fuga nel senso musicale del termine)Nero latte dell'alba lo beviamo la seralo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la nottebeviamo e beviamoscaviamo una tomba nell'aria là non si giace strettiNella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scriveche scrive all'imbrunire in Germania i tuoi capelli d'oro Margaretelo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastinifischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terraci comanda ora suonate alla danza.Nero latte dell'alba ti beviamo la notteti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la serabeviamo e beviamoNella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scriveche scrive all'imbrunire in Germania i tuoi capelli d'oro Margaretei tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell'aria là non si giace strettiLui grida vangate più a fondo il terreno voi e voi cantate e suonateimpugna il ferro alla cintura e lo brandisce i suoi occhi sono azzurrispingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danzaNero latte dell'alba ti beviamo la notteti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la serabeviamo e beviamonella casa abita un uomo i tuoi capelli d'oro Margaretei tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpentiLui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedescolui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell'ariae avrete una tomba nelle nubi là non si giace strettiNero latte dell'alba ti beviamo la notteti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedescoti beviamo la sera e la mattina beviamo e beviamola morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurroti colpisce con palla di piombo ti colpisce precisonella casa abita un uomo i tuoi capelli d'oro Margareteaizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell'ariagioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedescoI tuoi capelli d'oro MargareteI tuoi capelli di cenere Sulamith. Link to comment Share on other sites More sharing options...
karmapoliceman Posted May 19, 2008 Report Share Posted May 19, 2008 l'estate si avvicina, e come sempre quando arriva questa stagione riscopro sempre la bellezza di essere senese. ricomincio a guardare video di vecchi palii, vado più spesso in contrada... e poi ritrovo sonetti in vernacolo come questi:L'ARIA PURACi so' cascato anch'io, ci so' cascato.Tutti a dimmi "Vedrai che posticino,c'è l'aria bona, un pezzo di giardino..."Ora è già un anno che ci so' tornatoe passo il tempo a maledi' il destinoe a rimpiange' la casa che ho lasciato.Forse dipenderà che c'ero nato,che ho passato l'infanzia nel chiassino,ma un posso sta' se un sento il Campanone.L'ho avuta, un dubita', la fregatura!Accident' alla casa, al su' padrone,all'erba, ai fiorellini, alla natura...Me, fatemi torna' nel mi' rione:poi l'ho bell'e trovata l'aria pura.L'AMICIHo ricercato 'n quella vecchia strada'ndove so' nato, tutti i vecchi amicie so' tornato ne la mi 'ontradaper ri'odare i tempi più felici;ma a ruzzare nel prato un c'erano più,era tutto silenzio... e i rami tortidel pino mi dicevan di lassù:"ma che li cerchi a fa'... so' tutti morti!""Anch'io sto per morire, ocché un lo vedi?guarda i mi' rami 'ome so' spaccati,guardali bene, tocca se un ci 'redi!"M'arrivò 'l gelo de la tramontanae mentre l'occhi s'erano annebbiati,l'uni'a voce ami'a: la 'ampana!che bello.non riuscirei a vivere da nessun'altra parte:wub: Link to comment Share on other sites More sharing options...
Supervigno Posted May 19, 2008 Report Share Posted May 19, 2008 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Eugenio Montale Link to comment Share on other sites More sharing options...
Canente Posted May 19, 2008 Report Share Posted May 19, 2008 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Eugenio Montale Noooo, la più bella poesia di Montale merita di essere completa! Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted May 19, 2008 Report Share Posted May 19, 2008 Non è la più bella di Monty... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted May 19, 2008 Report Share Posted May 19, 2008 Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Eugenio Montale Noooo, la più bella poesia di Montale merita di essere completa! Una delle più belle dai...certo una delle migliori di "Satura"...è di "Satura" mi sembra, dedicata alla moglie scomparsa..."Ossi di Seppia" comunque stacca tutto il resto. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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