TomThom Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 Cresce, cresce. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
there_there Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 Ecco, questo è un gran bel disco, tipo.(tra qualche ascolto ne dirò qualcosa di più articolato, giurin giurello) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 sto ascoltando...la prima traccia per ora non male Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
there_there Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 Beh, gli Strokes fondamentalmente sono sempre stati il risultato dell'incontro tra un autore d'inni stranamente sempre ispirato, un Bacharach con Stratocaster sottogamba e catarro sgocciolante dal labbro inferiore; una sezione ritmica da Sting+Copeland dopo un weekend insonne passato dietro la console; il matrimonio tra due chitarre tra i più riusciti della storia del rock anni-zero. In questo disco, mi pare che ci sia tutto ciò e, in più, una certa spinta a guardarsi altrove - non avanti, questo non lo si può chiedere agli Strokes, ma altrove sì. Quindi è sicuramente un lavoro mediamente coraggioso e sfrontato; non hanno maturato nessuna consapevolezza dei propri mezzi rispetto al passato - non che ne sentissimo il bisogno, ma hanno comunque voluto osare un po', risparmiandoci il dischetto manieristico che altri (The National, Broken Social Scene, Interpol) ci hanno - ahinoi! - voluto propinare, nel corso dell'ultimo anno solare. La mia impressione, ad ora, è che 'sto disco qua spacca un popo' e che lo ascolterò un sacco. Vedrò cosa ne penserò domani. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 Beh, gli Strokes fondamentalmente sono sempre stati il risultato dell'incontro tra un autore d'inni stranamente sempre ispirato, un Bacharach con Stratocaster sottogamba e catarro sgocciolante dal labbro inferiore; una sezione ritmica da Sting+Copeland dopo un weekend insonne passato dietro la console; il matrimonio tra due chitarre tra i più riusciti della storia del rock anni-zero. In questo disco, mi pare che ci sia tutto ciò e, in più, una certa spinta a guardarsi altrove - non avanti, questo non lo si può chiedere agli Strokes, ma altrove sì. Quindi è sicuramente un lavoro più coraggioso dei precedenti, non hanno maturato nessuna consapevolezza dei propri mezzi rispetto al passato - non che ne sentissimo il bisogno, ma hanno comunque voluto osare un po', risparmiandoci il dischetto manieristico che altri (The National, Broken Social Scene, Interpol) ci hanno - ahinoi! - voluto propinare. La mia impressione, ad ora, è che sto disco spacca un popo' e che lo ascolterò un sacco. Vedremo cosa ne penserò domani.Azz, il paragone Strokes-Police, non ci avevo pensato mai, calza benissimissimo. Ah, posso dirti che è da quando ho 'sti mp3 che non ascolto Altro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 intanto sono alla traccia 7canzoni generalemente banalotte, ma con un profilo sonoro ben preciso, curatissimo e convincentenonstante si sentano suoni sintetici di certo non si azzardano a mettere una drum machine sempre uguale dall'inizio alla fine... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
there_there Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 Azz, il paragone Strokes-Police, non ci avevo pensato mai, calza benissimissimo. Ah, posso dirti che è da quando ho 'sti mp3 che non ascolto Altro.Sai, invece a me sin dal primo ascolto di Is This It è venuto da associarli a quel punk-oltre-il-punk, in particolare Clash e Police, ma anche i tardi Ramones. Secondo me sono più non-punk che post-punk, anche se non ho ben chiaro cosa cazzo ho appena scritto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted March 18, 2011 Report Share Posted March 18, 2011 A me sai cosa piace? il loro anti-antidivismo. In un'epoca in cui tutti i componenti delle grandi band erano impegnati a suonare ai concerti con le polo Fred Perry, schivi, nerd pallosi, un tipo come Julian Casablancas, ma anche e di più Pete Doherty, erano profondamente FIGHI. Che poi questo tipo di atteggiamento abbia condizionato tutti i gruppi "The ****es" degli anni 00, che poi ci hanno sfracassato, è un altra storia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
hajime Posted March 19, 2011 Report Share Posted March 19, 2011 L'ho ascoltato solo una volta e mi piace, molto. Il loro sound mi piace, la voce di Casablancas mi piace, il gusto retro irriverente pure; ascolterò ancora (ho l'impressione che lo farò molte e molte volte), ma ho l'impressione che sarà un disco che durerà parecchio nella mia playlist Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted March 19, 2011 Report Share Posted March 19, 2011 Disco FICO. Ma FICO davvero eh. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
max [idioteque.it] Posted March 22, 2011 Report Share Posted March 22, 2011 Games QUI trovate Last Nite, The Modern Age, You're So Right, Under Control, Under Cover Of Darkness in HD dal concerto di qualche giorno fa ad Austin Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted March 22, 2011 Report Share Posted March 22, 2011 Bellissima la recensione di Der. Che uomo. Meriterebbe una settimana chiuso in un tinello con la Riccobono.Games l'avevo detto che era figherrima fin da subito. Ormai sarò attorno alla ventina di ascolti...Grazie Macs! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
there_there Posted March 22, 2011 Report Share Posted March 22, 2011 Bellissima la recensione di Der. Che uomo. Meriterebbe una settimana chiuso in un tinello con la Riccobono.Uh, grazie! Fa sempre piacere ricevere i tuoi attestati di stima (ricambiata, ovviamente ). Ho dovuto googlare perché non sapevo chi fosse la Riccobono... beh, ri-grazie! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
max [idioteque.it] Posted March 24, 2011 Report Share Posted March 24, 2011 Taken For A Fool @ Letterman Showhttp://www.youtube.com/watch?v=KXXglsIZm80 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted March 24, 2011 Report Share Posted March 24, 2011 voto: 5 - (meno). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acm1989 Posted March 24, 2011 Report Share Posted March 24, 2011 Games non mi piace un granché, mentre Gratisfaction la trovo abbastanza spaccaculi!Classico album degli Strokes comunque (che per me vuol dire alternanza di pezzi clamorosi, a buoni riempitivi), che comunque scorre decisamente meglio del precedente.Per ora i miei pezzi preferiti sono il singolo, Machu Picchu ( solo per il titolo), Two kinds of happiness, Taken for a fool, e la già citata Gratisfaction.Promosso a pieni voti, comunque! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sexbeatles Posted March 25, 2011 Report Share Posted March 25, 2011 Dopo vari ascolti, non è cambiato di molto il mio parere: inizia bene, poi si perde in pezzi che non reggono proprio; tralascio il lato dei suoni, per il quale mi sono già espresso.Gli Strokes sono un po' come gli Interpol per il pubblico indie, quei figli viziati che anche dopo vari misfatti rimarranno lindi agli occhi dei genitori inetti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid_max Posted March 27, 2011 Report Share Posted March 27, 2011 ho appena avuto un'illuminazione: sto disco fa cacare. zero emotività, e gli strokes me ne hanno sempre data a pacchi. zero pezzi gaso da mettere in macchina, niente ritornelli strappalacrime o strappacazzotti. niente, piattume. in compenso qualcosa di buono l'ha provocato, mi sto riascoltando a palla quello di julian. e, anche se non dovrei dirlo, the suburbs Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted March 27, 2011 Report Share Posted March 27, 2011 Gli Strokes sono un po' come i Radiohead per il pubblico indie, quei figli viziati che anche dopo vari misfatti rimarranno lindi agli occhi dei genitori inetti.Sono perfettamente d'accordo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sexbeatles Posted March 27, 2011 Report Share Posted March 27, 2011 Sono perfettamente d'accordo. I Radiohead han fatto Ok Computer, Kid A e Amnesiac. Gli altri due hanno azzeccato un disco, mi sembra che l'abisso che le separa sia sotto gli occhi di tutti. Così come l'abisso separa TKOL dagli ultimi dischi di questi ragazzotti americani cresciuti malino. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted March 27, 2011 Report Share Posted March 27, 2011 Si, però insomma. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted March 29, 2011 Report Share Posted March 29, 2011 L'unica cosa giusta che ha detto Max è che non ci son pezzi da auto sparata e finestrini abbassati alla "River of brakelights" o "11th dimension". Chi paragona gli Interpol agli Strokes secondo me gli fa un torto bestiale. Julian e il cantante degli Interpol hanno in comune solo l'aver vissuto a NY. Poi, certo, musicalmente sono simili...ma preferisco 100 volte il paragone di Ed! Non sarò obiettivo al 100%, ma a me convince. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
max [idioteque.it] Posted April 2, 2011 Report Share Posted April 2, 2011 You're so right @ Jimmy Fallon(terribile vedere Nick con il microfono )http://www.youtube.com/watch?v=0-TySkHbkOg Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
principles Posted April 2, 2011 Report Share Posted April 2, 2011 Angles gira che è una meraviglia. In estate secondo me farà proprio boom nel mio lettore!Solito colpaccio degli Strokes che non ne sbagliano una e sempre con formule molto semplici ed immediate. L'album mi piace tutto tranne forse Metabolism che la trovo troppo muse-friendly. Molto sborona e comunque da l'idea di una outtake di First Impressions of Earth. Oltre questa c'è solo un altra eredità palese che è Taken for a fool ( Room on fire! ). Per il resto anni '80 che sgorgano a go-go in un po' tutte le tracce. Bell'album veramente! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Voyant86 Posted April 2, 2011 Report Share Posted April 2, 2011 Pri, ora il Napoli può anche vincere lo scudetto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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