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Blur


loziopino

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3 minutes ago, echoes said:

Poi invece gente come Rothko o Pollock (per tacere di Wharol che in effetti ho delle riserve a definire "artista" per varie ragioni), complice anche il muoversi nella società americana, erano giù più in voga nei salotti che contano. Però se sono rimasti nella storia è per il contributo artistico-espressivo e non certo per "fama" o comunque non solo per fama.

Ma ovvio che il contributo artistico resta fondamentale e la fama fine a se' stessa nn basta (altrimenti resterebbe nella storia anche la Ferragni). E' prendendo posizioni "estremiste" che vi perdete il fatto che per rimanere ai posteri spesso le creazioni artistiche hanno bisogno di essere popolari (esattamente come Warhol o Banksy che magari nn saranno i migliori artisti sulla faccia della terra ma sono conosciuti urbi et orbi).

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2 minutes ago, echoes said:

Possono convivere certamente i fattori successo-livello ed anzi prima del '900 le due cose finivano per coincidere spesso: Michelangelo era leggenda già alla sua epoca così come Giotto, Caravaggio invece era bello tormentato oltre che un folle. Dal '900 in poi però si è verificato più facilmente il contrario non appena l'arte è passata da materia di commesse a materia di espressione indivduale. Picasso è riuscito ad avere sia successo che portata storica (in pratica ha coniato il linguaggio pittorico più importante e rivoluzionario del '900 assieme all'impressionismo) ma gente come ad esempio Van Gogh, lo stesso Monet o anche Cezanne (che ha perfino anticipato il cubismo senza che nessuno all'epoca se ne rendesse conto) erano dei poveri disgraziati, emarginati dalla scena artistica dell'epoca, snobbati dalla critica e spesso squattrinati. Anche gli espressionisti tedeschi non se la passavano tanto meglio.

Poi invece gente come Rothko o Pollock (per tacere di Wharol che in effetti ho delle riserve a definire "artista" per varie ragioni), complice anche il muoversi nella società americana, erano giù più in voga nei salotti che contano. Però se sono rimasti nella storia è per il contributo artistico-espressivo e non certo per "fama" o comunque non solo per fama.

 

Concordo. e con la musica si potrebbe fare (ovviamente) un discorso simile. Ma d'altro canto è un pensiero anche banale, se vogliamo. 

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On 7/24/2023 at 11:46 AM, jimy84 said:

No ok, io da quel punto di vista la vedo in maniera diversissima. Mi sarà successo massimo 2-3 volte in vita mia di volere bissare immediatamente un concerto. In genere una delle cose che mi fa apprezzare di più un live è anche il pensiero che forse quella band non la vedrò più, o al massimo la rivedrò tra qualche anno.

Ripeto, secondo me hanno suonato bene, si sono divertiti e hanno dato esattamente quello che quasi tutti volevamo. Pensavo infatti che forse avrebbero potuto farne altre nuove, ma alla fine il tour è stato annunciato prima che si sapesse che ci stava il disco, e quindi quasi tutti i presenti speravano nella scaletta best of. The narcissist comunque è un instant classic, il pubblico ha apprezzato. 

Io personalmente ho beccato tutti i classiconi che volevo (beetlebum, tender, end of the century, this is a low, Parklife, The Universal, for tomorrow) e ho goduto per Tracy jacks e Trimm trabb.

I concerti davvero deludenti per me sono altri - ti posso fare l'esempio dei Red Hot, che erano gli headliner a Madrid e hanno suonato male, palesemente scazzati, scaletta piena di roba moscia, nuova e senza classiconi che il pubblico di un festival vuole sentire. 

Peccato solo per la criminale assenza di Charmless Man.

Io me la sono goduta, ma condivido le critiche su audio e organizzazione. 

Quanto al disco nuovo, per me è bellissimo

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Just now, kid a said:

per quanto apprezzi gli AM e me li sono pure visti dal vivo, ai Blur possono giusto allacciargli gli scarpini

Infatti sono gli Arctic Monkeys che hanno licenziato il loro produttore storico, per prendere il produttore degli ultimi due dischi dei Blur in modo da suonare come loro.

Va' va'... 

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2 minutes ago, kid a said:

per quanto apprezzi gli AM e me li sono pure visti dal vivo, ai Blur possono giusto allacciargli gli scarpini

io anche son stata a entrambi i concerti (e mi sono piaciuti entrambi) ma la penso al contrario, soprattutto dal vivo.

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Sto ascoltando La Ballata di darreno; dirò qualcosa che ha il valore di un rutto nel vento, dato che

a. Non conosco bene i Blur

b. The Car delle scimmie glaciali lo ricordo, ma per un giudizio più accurato dovrei risentirlo e piuttosto mi viene voglia di fumare

Detto questo, non ci sento tantissima somiglianza tra i due lavori, almeno a livello di arrangiamento

Mancano, in quello dei blur, tutti gli arrangiamenti orchestrali dell'ultimo disco dei Monkeys e anche le chitarre sono molto più ruvide di quello di Turner e soci. 

Una certa somiglianza la noto nel ritmo del disco, nel senso che ci trovo molte canzoni dal ritmo compassato e in certi suoni stralunati di tastiera. 

Però il disco dei blur lo metterei nel filone...blur appunto (che poi ci sarebbe da chiedersi il senso di un disco dei blur da blur nel 2023, ma è un altro discorso e forse vale ben poco); quello die monkeys mi sembra molto influenzato dalle colonne sonore e dalla musica lounge, che in darren non sento molto (se non nulla). 

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6 minutes ago, @li said:

io anche son stata a entrambi i concerti (e mi sono piaciuti entrambi) ma la penso al contrario, soprattutto dal vivo.

come importanza storica e percorso complessivo non c'è proprio paragone. Ha detto tutto molto bene echoes un paio di pagine fa. E questo senza voler sminuire gli AM che sono una grande band, ma non hanno inventato niente.

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6 minutes ago, kid a said:

come importanza storica e percorso complessivo non c'è proprio paragone. Ha detto tutto molto bene echoes un paio di pagine fa. E questo senza voler sminuire gli AM che sono una grande band, ma non hanno inventato niente.

si si giudicavo i due concerti sull'onda del tuo post.
Il primo, sicuramente piu' nelle mie corde, cantato ottimamente, suonato perfettamente, quasi da "contemplazione" in alcuni momenti, il secondo, i Blur piu' buttato in caciara sguaiata (anche per la scelta del greatest hits) che personalmente ho apprezzato molto meno. Infatti come ho scritto i miei momenti preferiti a Lucca sono state le nuove.

 

Cioe' alla fine a me sono piaciuti di piu' anche i Placebo, rispetto al concerto dello scorso sabato, per dirla tutta.

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12 minutes ago, @li said:

si si giudicavo i due concerti sull'onda del tuo post.
Il primo, sicuramente piu' nelle mie corde, cantato ottimamente, suonato perfettamente, quasi da "contemplazione" in alcuni momenti, il secondo, i Blur piu' buttato in caciara sguaiata (anche per la scelta del greatest hits) che personalmente ho apprezzato molto meno. Infatti come ho scritto i miei momenti preferiti a Lucca sono state le nuove.

 

Cioe' alla fine a me sono piaciuti di piu' anche i Placebo, rispetto al concerto dello scorso sabato, per dirla tutta.

il problema a Lucca era il contesto e l'audio. La performance buona, a parte Damon che palesemente si è un po' rotto le scatole di cantare quei pezzi. 

AM dal vivo assolutamente impeccabili. 

 

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ah mi stupisce che al concerti dei blur ci fossero così tanti nostalgici non più super giovanissimi come dite, certo sono un gruppo degli anni 90 ma pensavo ancora conosciuto tra i diciamo 30enni un po' come i Radiohead o se esistessero ancora gli Oasis (a vedere Liam Gallagher 3 anni fa avevo trovato molti giovani)

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1 hour ago, @li said:

è un fattore, non una garanzia (anzi spesso è il contrario) ma nn è nemmeno un aspetto che va sottovalutato.

Perche se nella storia, come probabile, ci entreranno i Radiohead e non i Portishead, non è perche siano necessariamente piu' "bravi" ma perche sono riusciti ad essere ANCHE popolari... (e questo vale anche per Blur vs Oasis).

Discorso che comunque abbiamo fatto un miliardo di volte e sul quale nn saremo mai d'accordo ma vedrete che tra qualche anno la penserete cosi anche voi.

 

@echoes... che vuoi sapere del linguaggio degli AM? Ti posso riportare testi fantastici che pero' nn credo che ti interessino.
La riassumerei col fatto che riescono a "parlare" sia ai ragazzini che ai 50enni e nn mi sembra affatto poco... Sono riusciti in qualche modo che nn mi è nemmeno troppo chiaro a essere l'ultima band generazionale in un'epoca in cui è quasi impossibile. Anche qui niente affatto poco!

Linguaggio non inteso come testi ma come linguaggio artistico. Io sui Blur l'ho fatto e ho spiegato perché sono tra i grandi dei '90, sui Monkeys si continuano a tirare fuori discorsi di pubblico che nulla hanno a che vedere con l'analisi dell'opera. Resto sempre in attesa.

52 minutes ago, @li said:

Ma ovvio che il contributo artistico resta fondamentale e la fama fine a se' stessa nn basta (altrimenti resterebbe nella storia anche la Ferragni). E' prendendo posizioni "estremiste" che vi perdete il fatto che per rimanere ai posteri spesso le creazioni artistiche hanno bisogno di essere popolari (esattamente come Warhol o Banksy che magari nn saranno i migliori artisti sulla faccia della terra ma sono conosciuti urbi et orbi).

Falsissimo.

Dubito che se vado in giro qualcuno conosca Alberto Burri, Jorge Oteiza o Richard Serra eppure sono tra i più grandi artisti-scultori della loro epoca (e non lo dico io ma basta aprire un libro a caso di arte oppure visitare a caso un museo Guggenheim). Idem riguardo gli impressionisti che sono di successo oggi ma nella loro epoca erano misconosciuti o comunque conosciuti da una nicchia ristrettissima.

L'arte si analizza per idee-composizione-linguaggi-tecnica. Il resto non conta e non serve, nel caso fa da corredo.

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echoes lo so che nn siamo d'accordo ma nn è sempre come dici tu (SPESSO nn vuol dire SEMPRE).
Manzoni nn sarebbe Manzoni se i Promessi Sposi nn fossero stati pubblicati "a puntate" sulle "riviste" dell'epoca (e cosi altri mille esempi).

Sugli AM nn voglio convincere nessuno che abbiano inventato chissa che (anche perche nn credo che l'abbiano fatto). Al limite hanno preso ispirazione (come tanti altri, Radiohead e Blur compresi se è per questo): per quanto mi riguarda essere passati dal garage rock per adolescenti a quel che fanno ora è gia' un salto interessantissimo e che mi basta per dire che sono sopra tanti altri (ad esempio gli Strokes dai quali sono partiti come "cloni")...

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25 minutes ago, MyIronAlien said:

Un po' come i Velvet Undergound che nei loro anni di attività non ebbero tantissimo successo e invece sono stati giustamente riconosciuti come uno dei gruppi più influenti se non il più influente nella storia della musica rock

Giusto: è l'esempio più calzante nella Storia del Rock, secondo me.

- - -

Comunque, scusate, ma perché da un po' di tempo a questa parte, sia che si parli di Radiohead, di Smile, di Blur o di Arctic Monkeys, bisogna sempre scomodare la Storia? Gli Smile non fanno la storia, i Radiohead sì; i dischi dei Radiohead dopo Kid A e Amnesiac non aggiungono nulla alla Storia, i Blur fanno la storia, gli Oasis no, ecc...

Posso discutere sul piacere squisitamente ESTETICO che mi dà la musica, fottendomene della Storia?

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51 minutes ago, MyIronAlien said:

ah mi stupisce che al concerti dei blur ci fossero così tanti nostalgici non più super giovanissimi come dite, certo sono un gruppo degli anni 90 ma pensavo ancora conosciuto tra i diciamo 30enni un po' come i Radiohead o se esistessero ancora gli Oasis (a vedere Liam Gallagher 3 anni fa avevo trovato molti giovani)

Eh invece no e questo già ridimensiona un po’ la loro importanza che piaccia o meno…

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38 minutes ago, MyIronAlien said:

ah mi stupisce che al concerti dei blur ci fossero così tanti nostalgici non più super giovanissimi come dite, certo sono un gruppo degli anni 90 ma pensavo ancora conosciuto tra i diciamo 30enni un po' come i Radiohead o se esistessero ancora gli Oasis (a vedere Liam Gallagher 3 anni fa avevo trovato molti giovani)

Io stavo in seconda fila nel pit a sinistra dalla passerella davanti a Graham ed ero il più vecchio in quella zona. Intorno a me avevo diverse minorenne (non erano insieme) con i rispettivi padri (anche loro sempre più giovani di me). Una delle quali, una ragazzina di 13 anni dalla Romania, mandava i cuori a Damon e ad un certo punto Damon le ha guardato e puntato il ditto proprio sulla frase "Well, here's your lucky day" da Universal. Poi direi che l'età media sarà stata intorno ai 30 anni. Vedevo dall'altro lato della passerella c'era un gruppo di diversi giovani saltatori a petto nudo che avranno avuto meno di 20 anni. 

Io mi aspettavo un pubblico di coetanei, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso da quanto era giovane.

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18 minutes ago, Lacatus said:

Comunque, scusate, ma perché da un po' di tempo a questa parte, sia che si parli di Radiohead, di Smile, di Blur o di Arctic Monkeys, bisogna sempre scomodare la Storia? Gli Smile non fanno la storia, i Radiohead sì; i dischi dei Radiohead dopo Kid A e Amnesiac non aggiungono nulla alla Storia, i Blur fanno la storia, gli Oasis no, ecc...

Posso discutere sul piacere squisitamente ESTETICO che mi dà la musica, fottendomene della Storia?

Questo è giustissimo e concordo con te Nico, peró in una discussione in cui si mettono a confronto la portate storiche di certe band è normale che non si parli di quanto sia bello un album o meno.

Io rispetto le opinioni davvero di tutti, ma dire che Blur e Portishead non sono nella Storia della Musica Rock è sacrilego, per quanto mi riguarda. È un fatto oggettivo.

Portishead e Blur sono nella Storia della Musica Rock (e non solo) quanto i Radiohead, assolutamente.

Si può disquisire di tutto il resto, ovviamente, ma su questo io (e non solo io) non transigo.

Le Scimmie Artiche sono una buona band e stanno facendo ottimi album, ma i loro scopiazzamenti a me mandano sui nervi, onestamente.

Mi sento male ancora oggi se ripenso alla prima volta che ho ascoltato AM e Arabella, sopratutto.

Prima copiavano (male) i Black Sabbath, oggi è tutto incentrato su Turner che fa il crooner anni '50.

Boh, son bravi ma non li reggo.

Opinione personale, nient'altro.

Vabbé.

 

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A proposito di estetica: non so voi, ma io non ricordo di aver mai sentito la voce di Damon Albarn così pesantemente effettata: tutto Ballad Of Darren è pieno di riverberi, slapback, harmonizer... e questo è sicuramente dovuto al lavoro col nuovo produttore (ovvero il produttore degli...Arctic Monkeys!) :) 

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33 minutes ago, Billy Beach said:

Io stavo in seconda fila nel pit a sinistra dalla passerella davanti a Graham ed ero il più vecchio in quella zona. Intorno a me avevo diverse minorenne (non erano insieme) con i rispettivi padri (anche loro sempre più giovani di me). Una delle quali, una ragazzina di 13 anni dalla Romania, mandava i cuori a Damon e ad un certo punto Damon le ha guardato e puntato il ditto proprio sulla frase "Well, here's your lucky day" da Universal. Poi direi che l'età media sarà stata intorno ai 30 anni. Vedevo dall'altro lato della passerella c'era un gruppo di diversi giovani saltatori a petto nudo che avranno avuto meno di 20 anni. 

Io mi aspettavo un pubblico di coetanei, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso da quanto era giovane.

Ah ecco

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4 hours ago, @li said:

Ovviamente no ma evidentemente nn mi hai letto.

e invece sì che ti ho letto (poi magari qualcosa mi è sfuggito per carità) e hai anche scritto in qualche post più recente che: "ma si tralascia che gli AM abbiano il vinile più commerciato degli ultimi 10 anni" , e quindi?? cosa c'entra? cioè stai continuando a elencare dati, numeri, ecc 😊

e poi non ho capito se stai valutando le due band sulla base di quanto ti siano piaciuti i concerti (che sarebbe comunque sbagliato) magari ipotizzando che tu vada a vedere 10 concerti scopri che 9 volte ti piacciono di più i Blur e viceversa, chi può dirlo?

considerando che è stato scritto "gli AM sono meglio dei Blur" (storicamente parlando) e allora no, fermi tutti: c'è qualche problema.

Per me il paragone tra le due band non ha senso di esistere: i Blur la storia l'hanno già scritta (ed è un dato oggettivo) e hanno alle spalle 32 anni di carriera, il loro apice l'hanno già avuto.

Gli AM sono del 2006 e stanno dimostrando di essere una band importante, validissima, vediamo però dove arriveranno con la loro discografia, se "The Car" rappresenterà il loro apice, l'inizio di una decadenza o altro: ad oggi ripeto, album come "Blur" e "13" se li sognano ancora.

 

 

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