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Blur


loziopino

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Non voglio assolutamente negare la grandezza di 13, però non so, trovo i pezzi di TT, seppur più eterogenei tra loro, meglio strutturati e suonati. In certi passaggi devo ammettere che 13 mi sembra un'amalgama di suoni piuttosto vaga più atta a delineare la forma che la sostanza. Ciò non toglie che pezzi come Bugman, Battle, Mellow Song, Trimm Trabb, No Distance Left to Run siano da capogiro.

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Ma la smettete di ascoltare i Blur con i parametri di giudizio dei Radiohead? Sono un'altra band eh, che sa fare sia pop che sperimentazione, se non vi piace problema solo vostro.

Mah non vedo cosa c'entrino i Radiohead, che per altro sono una pop-band esattamente come i Blur, io giudico il disco in sè ed è un album che ha 3-4 canzonette affiancate a robe che sono "oltre". Non è una critica ma, banalmente, un dato di fatto. Come dire che D'Alema ha i baffi e Galeazzi è un ciccione.

In ogni caso per me 13, da Swamp Song in poi, non ha NULLA da invidiare ai dischi dei Radiohead per coraggio, atmosfere, lungimiranza.

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Forse ho capito male io, se non intendevi un tono dispregiativo per "canzonette", anche se solitamente se uno dice così il tono è sprezzante. Non capivo solo perchè per molti forumisti (non parlavo solo di te, è un discorso che torna con il succedersi delle stagioni) i Blur sono bravi solo quando re-inventano la ruota.

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Personalmente, sarà un mio limite, inizio a considerare i Blur una grandissima band solo da The Great Escape (compreso) in poi.

I dischi precedenti li ho ascoltati relativamente poco, ma mi sono sempre sembrati troppo acerbi e non mi hanno lasciato molto.

Non è come con gli Oasis, di cui amo anche le scorregge e venero le b-sides come reliquie, è diverso.

I Blur sono forse l'esempio più lampante di band che ha sfornato i dischi più belli dopo anni di carriera, il che è un segno di grandissimo amore per la musica. "13", difatti, sta lì a parlare per questo.

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Eccone un altro. Redimiti, che tra Parklife e Modern Life is Rubbish c'è un mondo che ti perdi. Per me The Great Escape a parte i singoloni e altre robe ( Stereotypes, Yuko and Hiro e Best Days) è un album un po' fuori fuoco con troppi riempitivi. I precedenti sono disconi senza se e senza ma.

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