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LP7


molonovo

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...intanto ieri sera ho ceduto e la mia tracklisting prima di andare a letto è stata:

1. http://www.youtube.com/watch?v=_xnF-15mPSE

2. http://www.youtube.com/watch?v=1ejXBGWgmIM

3. http://www.youtube.com/watch?v=scEwyCxXu5g

4. http://www.youtube.com/watch?v=DEGmTQy1KhU

5. http://www.youtube.com/watch?v=ODIfcg_w8vQ

6. http://www.youtube.com/watch?v=CkFFY_uCQXw

era un po' che non ascoltavo quel materiale e devo dire che le canzoni sono veramente belle, con alcuni picchi altissimi. in più ho fatto caso che esiste qualcosa di fondo che le accomuna, nell'approccio al ritmo e al vibe, prima di tutto (molto più sanguigno e "nero" rispetto ai vecchi lavori, e questo vale anche per le ballate), e nell'atmosfera. le canzoni dei radiohead sono sempre state tendenzialmente malinconiche, ma a questo giro mi sembra che siano riusciti a convogliare lo spleen dentro strutture armoniche più "snelle" e meno "ridondanti" (il paragone è soprattutto con la musica dell'era di okc ma anche con alcune cose di httt... che non vuol dire più semplice e/o orecchiabile) e con un ritmica molto più massiccia e presente; il tutto condito con un'atmosfera quasi "dark"-struggente di fondo.

insomma, ho l'impressione che LP7 sarà a livello musicale, sonoro e concettuale il vero seguito di Kid A/Amnesiac.

avere troppe aspettative è sempre pericoloso... diciamo che per questo album mi sento, a differenza di come ero con httt, ottimista... B)

voi che pensate?

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che, più o meno, concordo con quello che hai scritto.

che, come ripeto da tempo ormai, mi aspetto grandi cose dall'lp7.

per tanti motivi:

- prima di tutto, per l'attenzione e il tempo che ci stanno mettendo. mai stato così prima d'ora. i Radiohead sono sempre stati maniacali nel ricercare la perfezione (httt escluso). stavolta, sono arrivati a livelli impensabili. cosa potrà mai uscire da tutto questo? da una tale mole di lavoro? da un tale livello di ricerca (anche tecnologica)? ho paura solo nel pensarlo...

- motivi politici o, comunque, ideali: il non avere etichetta, l'essere contro un certo tipo di musica, di business, di mercato, di commercialità. faranno realmente ciò che vogliono. lontano anni luce dalla pappa che gira. musica come espressione di ispirazione. sono rimasti gli ultimi?

- ho ascoltato, più volte, "dal vivo", i nuovi pezzi. ben altra impressione rispetto a quando ascoltai quelli di httt. e, in più, da quegli scheci (schizzi) è passato un altro anno di lavoro.

- siamo in dirittura d'arrivo, o quasi. dopo 4 anni di silenzio, sanno che devono far uscire qualcosa di grande. se non avessero qualcosa del genere tra le mani, se avessero capito di non essere in grado di farlo, per l'onestà che li contraddistingue, sono certo che avrebero accannato. dicendo semplicemente la verità: "fine dell'ispirazione". e, non so se sia o meno l'ultimo lavoro, ma, comunque, iniziano ad avere una certa età.

- thom ha più volte dichiarato che sta cercando qualcosa di nuovo. qualcosa per cui valga la pena tornare. un concetto. se non lo avesse trovato, sarebbe tornato a casa da Noah e Agnes. e a passatempi come Eraser.

- infine, sono i Radiohead, i più grandi di sempre.

per tutto questo, non ho timore nel dirlo:

mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

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che, più o meno, concordo con quello che hai scritto.

che, come ripeto da tempo ormai, mi aspetto grandi cose dall'lp7.

per tanti motivi:

- prima di tutto, per l'attenzione e il tempo che ci stanno mettendo. mai stato così prima d'ora. i Radiohead sono sempre stati maniacali nel ricercare la perfezione (httt escluso). stavolta, sono arrivati a livelli impensabili. cosa potrà mai uscire da tutto questo? da una tale mole di lavoro? da un tale livello di ricerca (anche tecnologica)? ho paura solo nel pensarlo...

- motivi politici o, comunque, ideali: il non avere etichetta, l'essere contro un certo tipo di musica, di business, di mercato, di commercialità. faranno realmente ciò che vogliono. lontano anni luce dalla pappa che gira. musica come espressione di ispirazione. sono rimasti gli ultimi?

- ho ascoltato, più volte, "dal vivo", i nuovi pezzi. ben altra impressione rispetto a quando ascoltai quelli di httt. e, in più, da quegli scheci (schizzi) è passato un altro anno di lavoro.

- siamo in dirittura d'arrivo, o quasi. dopo 4 anni di silenzio, sanno che devono far uscire qualcosa di grande. se non avessero qualcosa del genere tra le mani, se avessero capito di non essere in grado di farlo, per l'onestà che li contraddistingue, sono certo che avrebero accannato. dicendo semplicemente la verità: "fine dell'ispirazione". e, non so se sia o meno l'ultimo lavoro, ma, comunque, iniziano ad avere una certa età.

- thom ha più volte dichiarato che sta cercando qualcosa di nuovo. qualcosa per cui valga la pena tornare. un concetto. se non lo avesse trovato, sarebbe tornato a casa da Noah e Agnes. e a passatempi come Eraser.

- infine, sono i Radiohead, i più grandi di sempre.

per tutto questo, non ho timore nel dirlo:

mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

:o

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mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

per come concepisco la musica, la bellezza non nasce necessariamente dal rielaborare e curare maniacalmente le canzoni.

anzi, c'è una possibilità che tutto questo lavoro (che però non conosciamo ancora nello specifico) possa "rovinare" o sovraccaricare i brani.

speriamo di no.

però è possibile

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mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

per come concepisco la musica, la bellezza non nasce necessariamente dal rielaborare e curare maniacalmente le canzoni.

anzi, c'è una possibilità che tutto questo lavoro (che però non conosciamo ancora nello specifico) possa "rovinare" o sovraccaricare i brani.

speriamo di no.

però è possibile

guardando i Radiohead e la loro storia,

questo discorso non li riguarda.

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mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

per come concepisco la musica, la bellezza non nasce necessariamente dal rielaborare e curare maniacalmente le canzoni.

anzi, c'è una possibilità che tutto questo lavoro (che però non conosciamo ancora nello specifico) possa "rovinare" o sovraccaricare i brani.

speriamo di no.

però è possibile

guardando i Radiohead e la loro storia,

questo discorso non li riguarda.

questo è anche vero..

però ci andrei coi piedi di piombo... non sappiamo ancora esattamente come hanno passato tutto questo tempo

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mi aspetto qualcosa di meraviglioso.

l'album definitivo.

e lo avrò.

per come concepisco la musica, la bellezza non nasce necessariamente dal rielaborare e curare maniacalmente le canzoni.

anzi, c'è una possibilità che tutto questo lavoro (che però non conosciamo ancora nello specifico) possa "rovinare" o sovraccaricare i brani.

speriamo di no.

però è possibile

guardando i Radiohead e la loro storia,

questo discorso non li riguarda.

questo è anche vero..

però ci andrei coi piedi di piombo... non sappiamo ancora esattamente come hanno passato tutto questo tempo

leggendo DAS e il blog di Plank,

registrando.

ora,

mixando.

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rimanendo strettamente on topic, le mie impessioni sulla musica proposta nel tour 2006 sono queste:

d'accordo con molonovo sul termine "nero", se si intende "afro-funky-soul-jazz-reggae-dub"

anche se l'area "nera" hanno cominciato ad esplorarla in "kid a/amnesiac" ("national anthem", "morning bell", "you and whose army", "glasshouse"...) e in "HTTT" ("young blood", "punchup", "wolf", "backdrifts", "paperbag"...)

ancora più d'accordo sul termine "sanguigno" ;) perchè mi sembra che abbiano accantonato certi suoni evanescenti per dei suoni più cattivi. A questo punto non posso non citare la trasformazione di "arpeggi", con l'inserimento di Phil, Colin, delle chitarre elettriche e del finale cantato + basso.

ovviamente questo è un giudizio a posteriori sul tour 2006, perchè il vero nuovo sound l'hanno trovato in questi primi mesi del 2007, ma ancora non ci è dato sentirlo...

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d'accordo con molonovo sul termine "nero", se non si intende "dark", ma "afro-americano-funky-soul-jazz-reggae-dub"

grazie lacatus per l'essere rimasto on topic ;)

sì, io intendevo tutte e due le cose comunque. sia "afro/funk" che dark nel senso proprio. in tal caso mi riferivo particolarmente a quelle soundscapes struggenti che si sentono all'inizio di brani come videotape, all i need e down is the new up.

comunque il ritmo pare essere diventato più che mai l'elemento centrale dei nuovi brani (basta anche guardare le percussioni che sfoggiano nelle foto postate su DAS...)

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io invece ero rimasto un pò interdetto quando ho sentito le nuove. cioè, intendiamoci, sono splendide, ma se veramente vogliono che siano parte di un capolavoro, in linea con i precedenti, secondo me hanno bisogno di ritocchi da studio consistenti...

Per me Arpeggi-Down-Videotape sono già ora tra le migliori canzoni dei radio.

Per altri pezzi invece ti do ragione.. ma vedrai che i tocchi li faranno.

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d'accordo con molonovo sul termine "nero", se non si intende "dark", ma "afro-americano-funky-soul-jazz-reggae-dub"

grazie lacatus per l'essere rimasto on topic ;)

sì, io intendevo tutte e due le cose comunque. sia "afro/funk" che dark nel senso proprio. in tal caso mi riferivo particolarmente a quelle soundscapes struggenti che si sentono all'inizio di brani come videotape, all i need e down is the new up.

comunque il ritmo pare essere diventato più che mai l'elemento centrale dei nuovi brani (basta anche guardare le percussioni che sfoggiano nelle foto postate su DAS...)

sì sì sì, sono stra-d'accordo...

il ritmo ha avuto un ruolo preponderante nelle nuove creazioni dei nostri... (vedi l'influsso Liars, vedi il nuovo modo di suonare la chitarra di Jonny, vedi le foto con le percussioni...)

trovo anche positivo il fatto che all'inizio ne new songs non mi sembravano 'sta gran cosa e che pian piano, con gli ascolti, si sono rivelate: è un buon segno (tant'è che spero che le studio-versions mi deludano durante i primi ascolti...)

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grazie lacatus per l'essere rimasto on topic ;)

sì, io intendevo tutte e due le cose comunque. sia "afro/funk" che dark nel senso proprio. in tal caso mi riferivo particolarmente a quelle soundscapes struggenti che si sentono all'inizio di brani come videotape, all i need e down is the new up.

comunque il ritmo pare essere diventato più che mai l'elemento centrale dei nuovi brani (basta anche guardare le percussioni che sfoggiano nelle foto postate su DAS...)

sì sì sì, sono stra-d'accordo...

il ritmo ha avuto un ruolo preponderante nelle nuove creazioni dei nostri... (vedi l'influsso Liars, vedi il nuovo modo di suonare la chitarra di Jonny, vedi le foto con le percussioni...)

trovo anche positivo il fatto che all'inizio ne new songs non mi sembravano 'sta gran cosa e che pian piano, con gli ascolti, si sono rivelate: è un buon segno (tant'è che spero che le studio-versions mi deludano durante i primi ascolti...)

anch'io all'inizio ero rimasto deluso da ciò che avevo ascoltato su youtube (anche se sono poi sempre dei bootleg...). ma questo dipende, secondo me, dalle aspettative che uno si crea nella testa...

tanto è sempre così: quando speri molto in qualcosa e ti aspetti certe cose, al primo impatto stai molto di più a fare caso e ad "ascoltare" ciò che avevi nella testa piuttosto che a sentire ciò che hai davanti...

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Proprio questa a sentirla live la prima volta m'ha un po' deluso, come si diceva quassù. E' che mi ero totalmente innamorata della Gondryversione ( :D ) che per me era già splendida così e non sarebbe servito altro lavoro da farci su.

Invece poi pian piano la versione che ho (mi pare sia registrata all'Hammersmith Apollo, ma non vorrei dire un'immensa cazzata visto che mi confondo sempre :unsure: , è che non ho il file qui per controllare) mi ha conquistato, tanto da ritrovarmi a ballare tutta presa per strada.

Se penso a un LP7 così.. *_*

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Non penso che il disco venga sovraccaricato troppo dal lavoro in studio: sono i radiohead non i linkin park.

I pezzi che avete citato come arpeggi e videotape con i ritocchi in studio penso siano al livello di karma police o paranoid android....per intenderci: fra i migliori va!

Certo che attendere è un mestiere difficile :unsure: .

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