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In Rainbows


rubbish

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13 minutes ago, neula said:

serissimo

ok computer non potrei mai immaginarlo con un'altra voce, lì era super

negli ultimi album invece per me è il punto debole

voglio dire, ci sono canzoni in cui ancora mi emoziona (reckoner, nude) ma in generale credo che un altro tipo di voce darebbe una marcia in più a molte canzoni

Ha sicuramente perso in potenza. Questo è fuor di dubbio. Ma ha guadagnato in raffinatezza. A me piace il suo falsetto sottile zanzarososo e personalmente amo il falsetto in generale (Battisti, Pino Daniele, ecc).

Bisogna capire che Thom Yorke non è una marionetta, ma un uomo che ha conosciuto un periodo di depressione (1997-2001), un periodo di incazzatura politica (2001-2006), una primavera "romantico/hippie" (2006-2012), sfociata in un'estate, una "seconda giovinezza" condita con la saggezza dei quarant'anni (2012-2016). E' un uomo distante anni luce da quello che ha concepito Ok Computer, Kid A, Amnesiac, Hail To The Thief e The Eraser, per cui anche la voce non può più essere quella là. E' una cosa meravigliosa questa :) perché è un Homo Sapiens che mediante sua arte esprime sè stesso, pienamente calato nello zeitgeist, non uno che gioca a fare esercizi di stile; e l'Lp9 lo dimostrerà. 

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Aridaje sembra che qua dentro facciamo sempre gli stessi discorsi.

TKOL non deve scavare, anzi tutto il contrario, gioca sul terreno della leggerezza (soprattutto la seconda parte)

Separator col tempo è diventata la mia preferita, in assoluto.

 

Invece per quanto riguarda In Rainbows l'unica cosa che non capisco è l'odio nei confronti di Jigsaw, per me è un capolavoro pop
poi dentro la tracklist è perfetta, precede stupendamente Videotape
inoltre sulle sue variazioni armoniche ci hanno scritto un pezzo di classica contemporanea, insomma tanto banalotta non deve essere.

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https://www.youtube.com/watch?v=TR2HPSjcJ7I

Dai riascoltatela, che meraviglia, quello snare dritto, la spirale discendente armonica, il mood in cui tutto sembra crollare a pezzi prima del funerale di Videtape

"there is nothing to explain 
regard each other as you pass 
she looks back, you look back 
not just once 
not just twice
"

:wub::wub:

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2 hours ago, echoes said:

TKOL ha più idee di IR nella prima parte [le prima quattro, poi il calo è verticale e clamoroso] ma nel complesso è un disco che non sa dove andare a parare, fintamente sperimentale e con un songwriting non all'altezza. Disomogeno, confusionario, complessivamente debole. IR è la zampata dell'artista di classe: volutamente classico e poco ardito piazza canzoni sopraffine e trova la sperimentazione nella pura raffinatezza, Videotape è l'apice di questo percorso. IR è un rosso d'annata classico, non stupisce ma convince sempre, TKOL è un cocktail estivo che ti butta in bocca sapori inediti e speziati ma ti stanca dopo tre sorsi.

10 e lode

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4 hours ago, TomThom said:

Il problema di base, con TKoL, sta nel fatto che io ai Radiohead ho sempre chiesto tutto, sempre ricambiato: emotivamente, sentimentalmente, intellettualmente.

Ora, mi dico, come pretendere che canzoni come Magpie, Little by Little, Lotus Flower, Separator o ancor peggio Feral possano davvero scavare in me? Sono pezzi fondamentalmente innocui, anche ben suonati, per carità, ma cosa mi lasciano? Una totale freddezza d'animo, che per un loro lavoro è una sensazione assolutamente devastante.

I Radiohead devono farmi venire la pelle d'oca, piangere, riflettere, soffrire e portarmi i brividi: per questo TKoL è stato un totale fallimento e nella mia classifica personale dei loro dischi sta NETTAMENTE all'ultimo posto, ben dietro anche al tanto vituperato Pablo Honey. TKoL è un esperimento troppo cerebrale e assolutamente poco ispirato, se togliamo Bloom e Codex, che però piazzate in un album così non mi hanno mai totalmente catturato.

Avercene a pacchi di In Rainbows, non scherziamo.

Ecco per me invece non è mai stato questo il punto...Mi sta benissimo un disco freddo, cerebrale, se è fatto come si deve. I problemi che ho con TKOL sono altri: il fatto che a livello di sound sia un pastrocchio e osi solo in parte e sopratutto la scarsa qualità del songwriting e solo tre capolavori [Bloom, Feral e Codex] affogati in mezzo a una marea di riempitivi [con tanto di dissacrazione della closure, da sempre circondata da un'aura di grandezza nel mondo Radiohead] che non sarebbero stati buoni manco come b-sides ai tempi d'oro.

E' il classico effetto de "la montagna che ha partorito il topolino" e non a caso, ripeto, fuori da mondo Radiohead è considerato un'opera da dimenticatoio. Diciamo che è un po' come The Final Cut per i Pink Floyd o Sounds of the Universe per i Depeche Mode, dischi che lasciano molto poco. A conti fatti TKOL lascia solo Bloom, il resto potevano anche non pubblicarlo e non se ne sarebbe accorto nessuno.

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Secondo me, l'eredità di The King Of Limbs è stata comunque pesante: Amok e Junun lo testimoniano. Ora staremo a vedere se l'Lp9 metterà il sigillo Radiohead-TKOL, oppure rinnegherà il percorso intrapreso col Re dei Rami, per tornare a In Rainbows. C'è anche una terza ipotesi: che Tomorrow's Modern Boxes sia non un episodio isolato, ma l'embrione dell'Lp9 inteso come superamento di The King Of Limbs senza la restaurazione degli Arcobaleni.

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Impossibile paragonare IR e TKOL secondo me... Troppo diversi! Per me il fascino di TKOL sta proprio nel fatto di non essere un disco di canzoni ma una stesura di suoni e ritmi; una cosa quindi molto diversa da un "classico" album di canzoni. Un aspetto che lo porta inevitabilmente a trasmettere il proprio contenuto espressivo ed emotivo attraverso canali ben diversi e meno ordinari. L'unica cosa che posso "contestare" a TKOL è quella di dare, all'ascolto, una sensazione di transitorietà. Ma a quanto pare è stato scientemente voluto... Quindi che dire... A livello di arrangiamenti e produzione secondo me è una delle cose più belle che abbiano mai fatto. Siamo a dei livelli di manipolazione della materia musicale paragonabili a quelli dei grandi compositori di musica jazz e classica del XX secolo. Forse avrebbero potuto far uscire di più il "dramma" nel mixaggio finale e invece hanno optato per un understatement generale... salvo poi farlo venire tutto fuori nella redenzione live. Mi piacerebbe tanto se il nuovo disco rappresentasse un'evoluzione proprio in quella direzione. Ma chissà... Una cosa di cui invece sono certo è che non sarà più espressione di transizione ma, piuttosto, di raggiungimento di un punto fermo e consolidato. Questa l'idea che mi sono fatto...

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2 hours ago, molonovo said:

Impossibile paragonare IR e TKOL secondo me... Troppo diversi! Per me il fascino di TKOL sta proprio nel fatto di non essere un disco di canzoni ma una stesura di suoni e ritmi; una cosa quindi molto diversa da un "classico" album di canzoni. Un aspetto che lo porta inevitabilmente a trasmettere il proprio contenuto espressivo ed emotivo attraverso canali ben diversi e meno ordinari. L'unica cosa che posso "contestare" a TKOL è quella di dare, all'ascolto, una sensazione di transitorietà. Ma a quanto pare è stato scientemente voluto... Quindi che dire... A livello di arrangiamenti e produzione secondo me è una delle cose più belle che abbiano mai fatto. Siamo a dei livelli di manipolazione della materia musicale paragonabili a quelli dei grandi compositori di musica jazz e classica del XX secolo. Forse avrebbero potuto far uscire di più il "dramma" nel mixaggio finale e invece hanno optato per un understatement generale... salvo poi farlo venire tutto fuori nella redenzione live. Mi piacerebbe tanto se il nuovo disco rappresentasse un'evoluzione proprio in quella direzione. Ma chissà... Una cosa di cui invece sono certo è che non sarà più espressione di transizione ma, piuttosto, di raggiungimento di un punto fermo e consolidato. Questa l'idea che mi sono fatto...

Questo è vero solo per le prime quattro tracce, poi vedo solo canzoni classiche slegate tra loro e piuttosto deboli. Quindi è un disco senza una direzione precisa, un voler osare senza convinzione piazzando accanto alle Bloom e alle Feral canzoni svogliate per dare il contentino ai fan della prima ora...Purtroppo con risultati abbastanza scarsi visto il livello del materiale proposto.

Per il resto vorrei capire anche io la grandezza della manipolazione musicale degna dei grandi compositori del novecento ma vedo solo un buon uso del loop e della jam session come hanno fatto centinaia di artisti prima di loro.

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3 hours ago, molonovo said:

Siamo a dei livelli di manipolazione della materia musicale paragonabili a quelli dei grandi compositori di musica jazz e classica del XX secolo.

Con la differenza che i grandi compositori non manipolavano, ma componevano...

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1 hour ago, echoes said:

Questo è vero solo per le prime quattro tracce, poi vedo solo canzoni classiche slegate tra loro e piuttosto deboli. Quindi è un disco senza una direzione precisa, un voler osare senza convinzione piazzando accanto alle Bloom e alle Feral canzoni svogliate per dare il contentino ai fan della prima ora...Purtroppo con risultati abbastanza scarsi visto il livello del materiale proposto.

Ma metterci un "secondo me" mai eh? :rolleyes: 

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13 hours ago, molonovo said:

Siamo a dei livelli di manipolazione della materia musicale paragonabili a quelli dei grandi compositori di musica jazz e classica del XX secolo.

Ah beh

https://www.youtube.com/watch?v=KsIATAaR-X0

https://www.youtube.com/watch?v=9h-qvjvOrv0

https://www.youtube.com/watch?v=JC-pqRMasPQ

Stessi livelli, uguale uguale...

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1 hour ago, Wanderer said:

che figata:o

Non è esattamente la stessa reazione che scatenò all'epoca. :lol:

Pierrot Lunaire è ancora avant-garde. Come queste Variazioni per Orchestra. Poi Schoenberg sbracherà completamente.

(era anche un discreto pittore)

schoenberg_blick-gaze-may-1910.jpg

Ascoltati anche Shostakovich. Stalin gli fece passare le pene dell'inferno per anni, costringendolo a vivere in un equilibrio difficilissimo: essere approvato (e non ucciso) da un regime che odi e ti ha ammazzato amici e parenti. Dover scrivere musica che al tempo stesso ai gerarchi sembri una esaltazione del regime, e agli oppositori una cruda denuncia (come l'imprescindibile, immensa, meravigliosa 5° sinfonia). Una volta morto, scrisse quella sinfonia come una liberazione, poteva finalmente esternare tutto il suo odio verso il vecchio dittatore. Quel movimento è una rappresentazione del volto di Stalin: duro, spietato, crudele, senza ristoro, la faccia del male.

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  • 2 months later...
5 minutes ago, Lacatus said:

Notiziona ragazzi.

Ah, noto che da quando è uscito A Moon Shaped Pool non si è più parlato di In Rainbows... Lo Stagno ha eclissato gli Arcobaleni?

Mmm no però in parte questo disco lo vedo come un IR più ricercato e complesso. Secondo me come disco funziona un po' peggio ma in quanto a vette la Piscina è superiore...

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Per quanto mi riguarda almeno per ora Arcobaleni eclissati. 

Ceduto a cosa? Era ovvio che sarebbe arrivato anche In Rainbows dopo tutta l'operazione XL. Era strano non ci fosse prima piuttosto visto che c'erano tutti gli altri.

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2 minutes ago, Wanderer said:

Comunque a me sta roba di spotify, aldilà del fatto che la xl avrà trovato un buon/ottimo accordo, fa un po' storcere il naso.

A me no. Il problema erano le condizioni risolto quello sarebbe solo snobismo controproducente.

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7 minutes ago, Wanderer said:

Comunque a me sta roba di spotify, aldilà del fatto che la xl avrà trovato un buon/ottimo accordo, fa un po' storcere il naso.

 

In sè no ma dopo le dichiarazioni di Thom fa abbastanza ridere, credo sia più ridicola del tour ecosostenibile.

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eh no. Non puoi dirmi robe pesantissime contro spoty proprio a livello di concetto (eliminiamo gli intermediari, musica diretta da compositore ad ascoltatore ecc..) non puoi dopo buttartici dentro a pesce appena ti offrono più soldi.

Sopratutto dopo che hai fatto una lotta pubblica mettendoci la faccia. 

Il problema mi pareva di capire non erano solo i soldi, ma proprio il sistema di streaming nel senso che comunque qualcosa spotify/casa discografica si trattiene e non andava bene..Thom ha più volte detto di andare oltre sta cosa (com'era? le case discografiche sono dei morti che camminano?). Con musica diretta artista/consumatore e NO INTERMEDIARI.

Ora dico se tu ti lamenti, poi domani ti dicono "guarda che non ci tratteniamo più l'80 ma il 20" e tu accetti..libero di farlo, ma sappi che la tua credibilità sta a quasi zero su questo. 

Poi sono sicuro che lui abbia cercato altri metodi e si è arreso a quello più conveniente. Ma ciò non toglie che sia stato abbastanza ipocrita. 

Mio pensiero..

 

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No secondo me nn e' corretta come l'avete "raccontata". A parte che Thom e' una cosa e i Radiohead un'altra (e infatti gli album dei Radiohead tranne in Rainbows c'erano mentre quelli di Thom no e continuano a non esserci) e questa e' una prima cosa. La seconda e' che la questione non era "no intermediari" ma "no a un sistema sostenibile solo dai grandi nomi ma che non remunera le band emergenti". Ora, se Beggars ha ritenuto di siglare un accordo soddisfacente, non solo per i Radiohead ma anche per tutto il resto del rooster, secondo me ha senso. 

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