Jump to content

Afterhours


psychodandy

Recommended Posts

Io continuo a non vederci niente di strano. Melodicamente son stati sanremesi fin da "Dentro Marilyn", nel senso autentico di tradizione pop italiana.

Che poi gli arrangiamenti siano stati parzialmente resi più accessibili col passare del tempo è un altro discorso.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 323
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

“Il paese è reale” è il titolo della canzone in gara, e sarà anche il titolo di una raccolta che sarà l'unico posto dove si troverà il brano, che non sarà inserito nella compilation sanremese pubblicata dalla Warner.

Menomale!

che senso ha ?

se san remo gli fa tanto schifo perchè ci vanno ?

Link to comment
Share on other sites

“Il paese è reale” è il titolo della canzone in gara, e sarà anche il titolo di una raccolta che sarà l'unico posto dove si troverà il brano, che non sarà inserito nella compilation sanremese pubblicata dalla Warner.

Menomale!

che senso ha ?

se san remo gli fa tanto schifo perchè ci vanno ?

Vanno per presentare una compilation di gruppi alternativi italiani, poi comunque non credo gli faccia schifo: anche subsonica e bluvertigo ci sono andati e non ci hanno perso anzi...

Manuel sta facendo una cosa coraggiosa secondo me: andare a Sanremo per portare un pò di musica nuova/alternativa non è da tutti e poi in questo caso loro non ci guadagneranno niente dato che la compilation sarà distribuita da FNAC quindi non avrà nemmeno sto casino di pubblicità...

e poi hanno chiuso con la Universal...bravo Manuel pensavo di averti perso e invece...colpo di coda!

Link to comment
Share on other sites

questa è stupenda.

Voglio infilare un braccio nel culo di Dio per sapere cosa si prova ad essere immortali, ma tremo.

Giovy, non è colpa loro. Manuel fa dell'ottimo marketing. Non fa musica da quando è andato via Xabier, che è andato via anche per quello (basti vedere che musica fa e produce ora e quanto ci guadagna).

La causa prima è la limitata visione del pop-rock alternativo che esiste nella provincia, o peggio nel terzo mondo della musica che è il nostro paese.

Molti li ascoltano credendo di ascoltare qualcosa di diverso dal pastone italiano di musica leggera. Alternativi, coraggiosi, provocatori, ci si sente fighi e diversi ad ascoltare la Manuel Agnelli band.

Io non ci vedo nulla di strano nella loro comparsa a Sanremo. Sono rock all'italiana.

I Bluvertigo sono stati sempre più coraggiosi, quello mi stupì e fu davvero un autentico coraggio.

Link to comment
Share on other sites

questa è stupenda.

Voglio infilare un braccio nel culo di Dio per sapere cosa si prova ad essere immortali, ma tremo.

Giovy, non è colpa loro. Manuel fa dell'ottimo marketing. Non fa musica da quando è andato via Xabier, che è andato via anche per quello (basti vedere che musica fa e produce ora e quanto ci guadagna).

La causa prima è la limitata visione del pop-rock alternativo che esiste nella provincia, o peggio nel terzo mondo della musica che è il nostro paese.

Molti li ascoltano credendo di ascoltare qualcosa di diverso dal pastone italiano di musica leggera. Alternativi, coraggiosi, provocatori, ci si sente fighi e diversi ad ascoltare la Manuel Agnelli band.

Io non ci vedo nulla di strano nella loro comparsa a Sanremo. Sono rock all'italiana.

I Bluvertigo sono stati sempre più coraggiosi, quello mi stupì e fu davvero un autentico coraggio.

eh lo so che l'italiano medio è stupido...però se propinano cacca io non la mangio... :rolleyes:

comunque sono scesi come ascolti eh basta vedere la percentuale di vendite che hanno fatto nel dopo quello che non c'è...

sanremo?un bel calcio in culo per le future/prossime vendite nulla di più come dicevi tu sul marketing...

beh li tanto di cappella sul fattore guadagno,spacciandolo per "ah ma io non ci guadagno niente" vedi toratora...da quel punto di vista agnelli è un gran manager! :ok:

Link to comment
Share on other sites

Si può discutere anche sul fatto che "Non è per sempre" e "Quello che non c'è" avessero effettivamente qualcosa da dire e non siano state delle furbate create per condire qualche sprazzo di bella canzone che ancora riuscivano a tirare fuori.

rimarrà un nostro dubbio amletico..personalmente non li trovo ammalianti..meglio gli scisma..ma è un problema del rock italiano quello di finire sempre per "sputtanarsi verso il pop"?

rivoglio rino gaetano...

Link to comment
Share on other sites

Ma come fate a sapere che saranno qualcosa di alternativo senza avere ascoltato?

Io ho non ho detto che saranno qualocosa di alternativo, ho semplicemente detto che vanno a sanremo per presentare una compilation di gruppi alternativi/fintoalternativi/pajacci o come li volete chiamare voi :D

Link to comment
Share on other sites

e comunque...

Gli Afterhours: ecco perché

di Federico Fiume

Aveva suscitato qualche mugugno fra i fans più intransigenti la partecipazione degli Afterhours al Festival di Sanremo, ma per chi aveva gridato al tradimento di una presunta “etica alternativa” arriva adesso la risposta di Manuel Agnelli e della sua band. Ed è una risposta che chiude la bocca a tutti, con intelligenza, fantasia e originalità. Nessuna “svendita” al Sistema del Pop commerciale, ma al contrario un’occasione per rilanciare e dare visibilità e forza proprio a quella scena alternativa normalmente tenuta fuori dai grandi network radiofonici e dalla promozione televisiva. “Il Paese è reale”, la canzone che gli Afterhours presenteranno sul palco del festival, sarà anche il titolo di un album molto particolare

. Oltre al brano in questione, il cd conterrà altri 18 inèditi di artisti scelti da Manuel Agnelli, a rappresentare quella nuova musica italiana che produce spesso le cose più innovative e interessanti, ma che ha difficoltà a trovare spazi promozionali adeguati. “Non la considero una compilation-ha spiegato Manuel Agnelli nella conferenza stampa romana di oggi, convocata per presentare il progetto- ma un vero disco collettivo”. La tracklist vede, oltre agli Afterhours, i nomi di Roberto Angelini, Beatrice Antolini, A Toys Orchestra, Cesare Basile, Paolo Benvegnù, Calibro 35, Dente, Disco Drive, Marco Iacampo, Mariposa, Marta sui Tubi, Marco Parente, Reverendo, Settlefish, Teatro degli Orrori, Amerigo Verardi e Marco Ancona, Zen Circus, Zu. Il cd è prodotto da Casasonica, (la label fondata dai Subsonica) e sarà distribuito in esclusiva dalla rete delle librerie FNAC al prezzo di 9,90 € dal 25 febbraio, ma è prenotabile già da oggi su www.fnac.it.

C’è una frase nel testo di “Il Paese è reale”, che da sola sintetizza lo spirito dell’intero progetto “Afterhours a Sanremo”: “Io voglio far qualcosa che serva, fammi far solo una cosa che serva. Dir la verità è un atto d'amore, fatto per la nostra rabbia che muore”. “Noi -continua Agnelli-ci sentiamo parte di un mondo diverso da quello che generalmente viene rappresentato al festival e abbiamo pensato di sfruttare l’occasione per mostrarlo a chi non lo conosce”. Agnelli descrive il brano come “un pezzo energico, che parla dell’isolamento di chi vorrebbe un Paese diverso. Non è una canzone da primo ascolto. Ma noi andiamo a Sanremo soprattutto per divertirci. Pensiamo di avere ormai le spalle abbastanza larghe per non aver paura del mondo reale e nemmeno di quel che la gente si aspetta da noi. Crediamo davvero che il modo migliore per esprimere rispetto al nostro pubblico sia quello di non farci condizionare dalle aspettative”. Dopo la rottura con l’Universal, per la quale era uscito l’ultimo lavoro “I milanesi ammazzano il sabato”, la band milanese è tornata ad essere pienamente indipendente: “Le major discografiche agiscono secondo schemi prefissati, non hanno agilità.

Con loro questo progetto era irrealizzabile e quindi abbiamo deciso di fare da soli”. Nei prossimi mesi sono previsti diversi eventi live che coinvolgeranno gli artisti presenti sul cd ma anche altri: “Non saranno solo musicisti, perché quel che vogliamo fare è dare voce e respiro a un’intera area culturale”. Nessuno aveva mai osato tanto a Sanremo, ma insomma, questi sono gli Afterhours…

Link to comment
Share on other sites

ok non ci vedo nulla di male nella scelta degli Afterhours a Sanremo, anche perchè non mi hanno mai detto niente a parte un paio di album, di cui ho anche scarsa memoria storica (hai paura del buio era l'unico che mi appassionò parecchio).

però da qui a dire che la loro è scelta è rivoluzionaria, perchè sconvolgono le ritualità e i dogmi del festival ce ne vuole davvero di impegno. :rolleyes:

io dico aspettiamo e valutiamo

se invece vogliamo fare ipotesi la faccio anch'io: secondo me la canzone passerà in sordina, finirà il festival di sanremo e non succederà un bel niente, niente di sconvolgente, solo una canzone decente in mezzo a tante cagatine.

gli Zu e gli Zen Circus non se li cagherà nessuno neanche dopo

Link to comment
Share on other sites

quindi vanno a san remo per salvare la scena alternativa italiana... :unsure:

ma perchè non dicono solo che vanno perchè prenderanno un bel po' di soldini, ed entreranno a far parte di un discorso main stream ? per me ci farebbero più bella figura...

magari, visto che mi hai citato i bluvertigo a san remo, tra qualche anno a xfactor invece di morgan ci sta manuel, hanno pure il nome simile :lol:

scherzo però veramente non capisco perchè devono trovarsi tutte ste scuse.... san remo è la sagra della banalità, si stanno portando avanti col lavoro ?

che poi, a me già non piacciono, quindi per me possono andare dove vogliono, ma solo la piantassero di erigersi a paladini della scena indipendente italiana, perchè non la rappresentano... e soprattutto, san remo non è il posto per parlare di musica alternativa... <_<

Link to comment
Share on other sites

quindi vanno a san remo per salvare la scena alternativa italiana... :unsure:

ma perchè non dicono solo che vanno perchè prenderanno un bel po' di soldini, ed entreranno a far parte di un discorso main stream ? per me ci farebbero più bella figura...

magari, visto che mi hai citato i bluvertigo a san remo, tra qualche anno a xfactor invece di morgan ci sta manuel, hanno pure il nome simile :lol:

scherzo però veramente non capisco perchè devono trovarsi tutte ste scuse.... san remo è la sagra della banalità, si stanno portando avanti col lavoro ?

che poi, a me già non piacciono, quindi per me possono andare dove vogliono, ma solo la piantassero di erigersi a paladini della scena indipendente italiana, perchè non la rappresentano... e soprattutto, san remo non è il posto per parlare di musica alternativa... <_<

A me non risulta che gente come Bluvertigo (inteso come gruppo), Subsonica, Piccola Orchestra Avion Travel sia entrata in un "discorso main stream" almeno non subito dopo San Remo. I Subsonica hanno allargato il pubblico, i Bluvertigo anche, per non parlare degli Avion...

Alla fine questi gruppi hanno avuto il quarto d'ora di apparizione in tv. Poi chi li ha voluti ancora sentire ha continuato a sentirli.

E poi comunque gli After rientrano già in un "discorso main stream" visto che fino a ieri stavano sotto l'Universal (mica pizza e fichi)

Link to comment
Share on other sites

quindi vanno a san remo per salvare la scena alternativa italiana...  :unsure:

ma perchè non dicono solo che vanno perchè prenderanno un bel po' di soldini, ed entreranno a far parte di un discorso main stream ? per me ci farebbero più bella figura...

magari, visto che mi hai citato i bluvertigo a san remo, tra qualche anno a xfactor invece di morgan ci sta manuel, hanno pure il nome simile  :lol:

scherzo però veramente non capisco perchè devono trovarsi tutte ste scuse.... san remo è la sagra della banalità, si stanno portando avanti col lavoro ?

che poi, a me già non piacciono, quindi per me possono andare dove vogliono, ma solo la piantassero di erigersi a paladini della scena indipendente italiana, perchè non la rappresentano... e soprattutto, san remo non è il posto per parlare di musica alternativa...  <_<

A me non risulta che gente come Bluvertigo (inteso come gruppo), Subsonica, Piccola Orchestra Avion Travel sia entrata in un "discorso main stream" almeno non subito dopo San Remo. I Subsonica hanno allargato il pubblico, i Bluvertigo anche, per non parlare degli Avion...

Alla fine questi gruppi hanno avuto il quarto d'ora di apparizione in tv. Poi chi li ha voluti ancora sentire ha continuato a sentirli.

E poi comunque gli After rientrano già in un "discorso main stream" visto che fino a ieri stavano sotto l'Universal (mica pizza e fichi)

I subsonica sono in un discorso main stream,basta vedere il pubblico che hanno ora.

Link to comment
Share on other sites

comunque ragazzi

io non so voi, ma quando sento i testi di clementi che risuonano nell'etere ho i brividi che manco con there is a light that never goes out.

perchè l'italiano mi arriva, l'inglese ahimè, non così forte.

Clementi è un poeta in una accezione abbastanza stretta del termine, nel senso che si esprime anche attraverso la scrittura pura e semplice. E i Massimo Volume, di conseguenza, sono 50% parole e 50% musica, ma sono un caso raro.

Eddai ragazzi, non ditemi che voi prestate TUTTA questa attenzione alle parole di un pezzo (quando non è dei Massimo Volume o degli Offlaga)! Il senso di una canzone è veicolato dai suoni e dalla loro sistemazione e produzione in primis, solo in seconda (secondissima) battuta dalle parole. E parlo di rock/pop, non di opera lirica.

Per dire, adoro i Broken Social Scene, ma ammetto di non conoscere così bene i loro testi.

Poi, è vero, i testi di Elliott Smith li adoro, li so a memoria, ma solo perché è uno dei miei artisti preferiti.

E' musica. Non letteramusica, né musicopoesia.

E se non hai nulla da dire non fai un gruppo

Quindi i Mogwai hanno sbagliato tutto, insomma.

Link to comment
Share on other sites

comunque ragazzi

io non so voi, ma quando sento i testi di clementi che risuonano nell'etere ho i brividi che manco con there is a light that never goes out.

perchè l'italiano mi arriva, l'inglese ahimè, non così forte.

Clementi è un poeta in una accezione abbastanza stretta del termine, nel senso che si esprime anche attraverso la scrittura pura e semplice. E i Massimo Volume, di conseguenza, sono 50% parole e 50% musica, ma sono un caso raro.

Eddai ragazzi, non ditemi che voi prestate TUTTA questa attenzione alle parole di un pezzo (quando non è dei Massimo Volume o degli Offlaga)! Il senso di una canzone è veicolato dai suoni e dalla loro sistemazione e produzione in primis, solo in seconda (secondissima) battuta dalle parole. E parlo di rock/pop, non di opera lirica.

Per dire, adoro i Broken Social Scene, ma ammetto di non conoscere così bene i loro testi.

Poi, è vero, i testi di Elliott Smith li adoro, li so a memoria, ma solo perché è uno dei miei artisti preferiti.

E' musica. Non letteramusica, né musicopoesia.

E se non hai nulla da dire non fai un gruppo

Quindi i Mogwai hanno sbagliato tutto, insomma.

there te l'ho già detto...io sono libero. :clapclap:

Link to comment
Share on other sites

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...