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Phil Selway - Familial


Sexbeatles

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dai ma hai esagerato col la stroncatura...

pezzi preveedibili? certo è un disco pop... ma fatto con grande classe, evitando quei grandiosismi da stadio o da MTV che hanno inchiodato gente promettente come Coldplay e Muse.... insomma è la dimostrazione che si può fare pop anche senza per forza essere televisivi: questo credo sia un merito indiscutibile, di un lavoro che, sia chiaro, non è certaente un capolavoro, e viene risollevato dalla presenza dei 2 Wilco e di Lisa Germano, sempre presenti nei momenti musicali migliori.

E poi se Familial è stucchevole, perdonami, è stucchevole anche In Rainbows, con il suo austero ottetto d'archi che fa capolino ogni volta che stai per sbadigliare, e neppure reiesce a distrarti... e si continua a sbadigliare...sbadigliare...fino a quel minuto finale di Videotape che è (non trovo il termine in italiano ne uso uno in inglese) pointless. Un minuto dove non succede NULLA, forse perchè non avevano nulla da dire, o forse perchè era troppo buttarci l'ottetto di Jonny pure lì dentro...

Ecco, quel minuto finale di Videotape rispecchia quello che sarebbe stato in realtà In Rainbows senza gli archi: è lì che in un momento di onestà intellettuale che non finirò mai di apprezzare i Radiohead dicono "ecco, qui non avevamo niente da dire".

Familial è un onesto album d'esordio, di un uomo che ha superato la soglia dei 40 anni, e fa un bilancio, nel mezzo del cammin della sua vita; per questo è ampiamente sufficiente, e nelle mie corde attuali forse arriva anche a un 7, perchè mi piace la gente onesta.

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dai ma hai esagerato col la stroncatura...

pezzi preveedibili? certo è un disco pop... ma fatto con grande classe, evitando quei grandiosismi da stadio o da MTV che hanno inchiodato gente promettente come Coldplay e Muse.... insomma è la dimostrazione che si può fare pop anche senza per forza essere televisivi: questo credo sia un merito indiscutibile, di un lavoro che, sia chiaro, non è certaente un capolavoro, e viene risollevato dalla presenza dei 2 Wilco e di Lisa Germano, sempre presenti nei momenti musicali migliori.

E poi se Familial è stucchevole, perdonami, è stucchevole anche In Rainbows, con il suo austero ottetto d'archi che fa capolino ogni volta che stai per sbadigliare, e neppure reiesce a distrarti... e si continua a sbadigliare...sbadigliare...fino a quel minuto finale di Videotape che è (non trovo il termine in italiano ne uso uno in inglese) pointless. Un minuto dove non succede NULLA, forse perchè non avevano nulla da dire, o forse perchè era troppo buttarci l'ottetto di Jonny pure lì dentro...

Ecco, quel minuto finale di Videotape rispecchia quello che sarebbe stato in realtà In Rainbows senza gli archi: è lì che in un momento di onestà intellettuale che non finirò mai di apprezzare i Radiohead dicono "ecco, qui non avevamo niente da dire".

Familial è un onesto album d'esordio, di un uomo che ha superato la soglia dei 40 anni, e fa un bilancio, nel mezzo del cammin della sua vita; per questo è ampiamente sufficiente, e nelle mie corde attuali forse arriva anche a un 7, perchè mi piace la gente onesta.

l'analisi è fatta anche da musicista - scarsino - quale sono. mi è parso che proprio la scrittura sia carente, spesso mi sono trovato con la chitarra a tentare delle mie melodie e mi rendevo conto di non essere in grado proprio perchè non uscivo dal già fatto, già sentito. la sensazione, sgradevolissima è che phil abbia lo stesso problema. a parte i ricami minimali tra chitarre, che si fanno una volta che la struttura è impostata, non sento niente di meritevole. "sono capace anche io" è la cosa più stupida che si possa dire davanti ad un disco o un'opera d'arte in generale, ma qui era troppo forte, anche perchè di musica un po' ne so.

quello che risulta è sicuramente un disco sincero, ben pensato e omogeneo, ma povero. non avrebbe avuto lo spazio che ha fosse stato di un autore sconosciuto.

Pyramid Song, avevo letto in una intervista mi pare, era incompiuta, senza senso. era stato Phil a dargli tutto, parola di thom.

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l'analisi è fatta anche da musicista - scarsino - quale sono. mi è parso che proprio la scrittura sia carente, spesso mi sono trovato con la chitarra a tentare delle mie melodie e mi rendevo conto di non essere in grado proprio perchè non uscivo dal già fatto, già sentito. la sensazione, sgradevolissima è che phil abbia lo stesso problema. a parte i ricami minimali tra chitarre, che si fanno una volta che la struttura è impostata, non sento niente di meritevole. "sono capace anche io" è la cosa più stupida che si possa dire davanti ad un disco o un'opera d'arte in generale, ma qui era troppo forte, anche perchè di musica un po' ne so.

quello che risulta è sicuramente un disco sincero, ben pensato e omogeneo, ma povero. non avrebbe avuto lo spazio che ha fosse stato di un autore sconosciuto.

io non riesco a vedere tutto questo demerito... probabilmente non è musica per le tue orecchie, perchè non ami i suoni soffusi, le voci sussurate, le ninne-nanne, il lume di candela, il caminetto, il té alle 5...

pure io sono musicista, ma non ho pensato "questo lo so fare anche io". mi sembra una cosa molto sciocca da pensare quando si approccia a un opera musicale. io penso che la musica serva prima di tutto a comunicare emozioni, a mettere in contatto con qualcosa di non tangibile, di etereo, di eterno, di ancestrale. il disco di Phil ci riesce, nel suo piccolo, nella sua povertà, nei suoi limiti di album d'esordio di un quarantenne con moglie e prole peralto batterista di una delle band più osannate della storia del rock.

Io ho una compilation intitolata "The Eraser Naked" con le versioni acustiche suonate da Thom da solo al piano o alla chitarra, sono povere, poverissime, eppure sprigionano una forza eguale e in alcuni casi superiore alle versioni elettroniche.

Abbiamo dei punti di vista molto diversi.

inoltre non credo che Familial abbbia rubato spazio ad eventuali artisti emergenti... non è mica Lady Gaga! :D

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Si si lo so infatti è stupido pensare che "lo sa fare anche io". Ma non sopporto alcune piccole cose che testimoniano la mancanza di quella sensibilità di scrittore che avrebbe fatto di questo un ottimo disco. Se prendi un disco di folk minimale, per me For Emma di Bon Iver è il primo punto di riferimento. Beh, è tutta un'altra cosa. C'è intensità, un certo tipo di destrutturazione, originalità spesa in canoni prefissati.

Phil ha semplicemente ricamato 10 canzoni, nè più nè meno. é lineare e semplice. Non può che essere deludente un lavoro del genere.

Non sopporto come, ad esempio, la linea vocale dipenda direttamente e palesemente dall'andamento degli accordo, quando inclina la voce ogni volta che cambia accordo. E questo è solo un esempio.

Io sono un tipo da caminetto e tè, il genere è uno tra quelli che preferisco, ma qui non ci trovo niente di interessante. Fosse stato un ventenne all'esordio non lo avrebbe calcolato nessuno questo disco..

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ma ragazzi cosa vi aspettavate da Phil?!

suvvia

a me piace..è un buon album nel suo genere..non sconvolge di certo il mondo della musica..

non è un genio Phil...ciò non vuol dire che non possa fare un buon album...le prime son molto belle...cala secondo me un po' nel finale....mi stavo addormentando...ehheh..comunque promosso

poi lacatus....abbiam capito che non ti piace IR......e sinceramente non capisco...mi spiace per te...lo riascolto molte volte pur essendo passati diversi anni....Videotape è forse l'unica canzone che ricorda il periodo Kid A-Amnesiac..periodo "malato",acido,ipnotico,sperimentale e ricco di ispirazioni certamente...ma ora i nostri sono in un periodo completamente diverso...e secondo me tu sei rimasto fion troppo legato al periodo KID A...

canzoni come Reckoner,House Of Cards,Arpeggi le trovo stupende....

più che altro ho paura per il prossimo album

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dovrebbe interessare più lo scindere buona e cattiva musica, che il destreggiarsi tra pietre miliari e semplici sassi.

avesse cantato un'ardita linea melodica su un'armonia "mammachiètuttoquellochecredevodisapereècacca" ma coi rutti quello si, m'avrebbe infastidito. :wacko:

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Si si lo so infatti è stupido pensare che "lo sa fare anche io". Ma non sopporto alcune piccole cose che testimoniano la mancanza di quella sensibilità di scrittore che avrebbe fatto di questo un ottimo disco. Se prendi un disco di folk minimale, per me For Emma di Bon Iver è il primo punto di riferimento. Beh, è tutta un'altra cosa. C'è intensità, un certo tipo di destrutturazione, originalità spesa in canoni prefissati.

Phil ha semplicemente ricamato 10 canzoni, nè più nè meno. é lineare e semplice. Non può che essere deludente un lavoro del genere.

Non sopporto come, ad esempio, la linea vocale dipenda direttamente e palesemente dall'andamento degli accordo, quando inclina la voce ogni volta che cambia accordo. E questo è solo un esempio.

Io sono un tipo da caminetto e tè, il genere è uno tra quelli che preferisco, ma qui non ci trovo niente di interessante. Fosse stato un ventenne all'esordio non lo avrebbe calcolato nessuno questo disco..

Mah secondo me non si può paragonare l'opera di Phil a quella di artisti folk che si sono preparati anni e anni per fare quello, per strutturare e destrutturare su quel genere. Phil ha fatto altro e secondo me è già un mezzo miracolo che sia venuto così. E' un disco che secondo me non è stroncabile ma nemmeno da esaltare con lodi sperticate:)

p.s. complimenti per il panopticon, che ogni tanto leggo. anche tu seguace dei tool? ihih

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io non riesco a vedere tutto questo demerito... probabilmente non è musica per le tue orecchie, perchè non ami i suoni soffusi, le voci sussurate, le ninne-nanne, il lume di candela, il caminetto, il té alle 5...

pure io sono musicista, ma non ho pensato "questo lo so fare anche io". mi sembra una cosa molto sciocca da pensare quando si approccia a un opera musicale. io penso che la musica serva prima di tutto a comunicare emozioni, a mettere in contatto con qualcosa di non tangibile, di etereo, di eterno, di ancestrale. il disco di Phil ci riesce, nel suo piccolo, nella sua povertà, nei suoi limiti di album d'esordio di un quarantenne con moglie e prole peralto batterista di una delle band più osannate della storia del rock.

Io ho una compilation intitolata "The Eraser Naked" con le versioni acustiche suonate da Thom da solo al piano o alla chitarra, sono povere, poverissime, eppure sprigionano una forza eguale e in alcuni casi superiore alle versioni elettroniche.

Abbiamo dei punti di vista molto diversi.

inoltre non credo che Familial abbbia rubato spazio ad eventuali artisti emergenti... non è mica Lady Gaga! :D

Beh però sicuramente nel tuo the Eraser Naked ci sarà la versione di The Clock voce e chitarra. Quella è letteralmente pazzesca, il 99% dei chitarristi si incarterebbe a cantare con quella ritmica...Non si può paragonare la potenza di quel pezzo al timido chitarrismo di Phil...

Hanno uno stile chitarristico ben diverso;)

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Si si lo so infatti è stupido pensare che "lo sa fare anche io". Ma non sopporto alcune piccole cose che testimoniano la mancanza di quella sensibilità di scrittore che avrebbe fatto di questo un ottimo disco. Se prendi un disco di folk minimale, per me For Emma di Bon Iver è il primo punto di riferimento. Beh, è tutta un'altra cosa. C'è intensità, un certo tipo di destrutturazione, originalità spesa in canoni prefissati.

Phil ha semplicemente ricamato 10 canzoni, nè più nè meno. é lineare e semplice. Non può che essere deludente un lavoro del genere.

Non sopporto come, ad esempio, la linea vocale dipenda direttamente e palesemente dall'andamento degli accordo, quando inclina la voce ogni volta che cambia accordo. E questo è solo un esempio.

Io sono un tipo da caminetto e tè, il genere è uno tra quelli che preferisco, ma qui non ci trovo niente di interessante. Fosse stato un ventenne all'esordio non lo avrebbe calcolato nessuno questo disco..

ma è in questa tua ultima frase il punto su cui non ci intendiamo... è chiaro che bisogna considerare che Philip Selway è un quarantenne che praticaente imbraccia la chitarra per la prima volta, con tutti i limiti di questo caso. E' un uomo maturo, che ha voluto raccontare un pezzo della sua vita. Poi a noi pu fregarcene o meno, ma questo disco non ha nulla da invidiare per esempio a un Walls And Bridges di Lennon. E' pop inglese, quadrato, un genrere che a me non esalta tanto, ma ametto che è fatto dignitosamente, col cuore, senza pretesa di fare palate di milioni. Ci sono album molto più artefatti, senza cuore e senza dignità, che vengono osannati dall'intellighenzia. Molti di questi gruppi sono popolari anche su questa message board. :(

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Beh però sicuramente nel tuo the Eraser Naked ci sarà la versione di The Clock voce e chitarra. Quella è letteralmente pazzesca, il 99% dei chitarristi si incarterebbe a cantare con quella ritmica...Non si può paragonare la potenza di quel pezzo al timido chitarrismo di Phil...

Hanno uno stile chitarristico ben diverso;)

vabbè allora ascoltiamo Jimi Hendrix e basta, perchè con la chitarra è stato il migliore di tutti! :afro:

che discorsi sono? questi sono i discorsi del mio amico che ha sentito i Faust e a detto "questi non sanno suonare" e po gli ho fatto sentire i CAN e ha detto "le canzoni non hanno un evoluzione: c'è solo la batteria che pesta"

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In Rainbows non è un album, sono 10 belle canzoni messe una dietro l'altra. come prendere Creep, Street Spirit, Exit Music, The National Anthem, Life In A Glasshouse e Scetterbrain... sono 6 canzoni belle messe una dietro l'altra, ma non sono un ALBUM.

perchè?

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:wacko:

lac quell'uscita su videotape non è da te, ricomponiti!

sto disco a me piace semplicemente perché non ha pretese, è tranquillo, e per qualche oscuro motivo mi rilassa e non mi fa essere arrabbiato con il mondo.

e sulla questione che lo stiamo ascoltando solo perché lui è phil e non un esordiente rispondo: è vero, ma il marchio "phil" mica gliel'hanno regalato, se l'è guadagnato lui, quindi ben venga.

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