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Crolla il palco prima del concerto, tour rimandato


Mikele Yorke

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Questa storia dei gufi non ha senso...si gufa una cosa che può avvenire per sorte, soggetta al destino, non una decisione ponderata.

Io questa decisione la appoggio: non si poteva ripartire da Roma come se niente fosse (con morale a terra e con molta attrezzatura mancante). Non si potevano cancellare le date, perchè sarebbero stati scontenti tutti.

Questa è una decisione saggia, comunicata forse con un po' di ritardo ma ineccepibile.

Magari qualcuno qui dentro voleva uno Yorke che cantasse a mo' di robottino Bloom a Roma. Io francamente no.

Certi valori, certi sentimenti non possono essere messi in discussione, sia che tu suoni nello scantinato, sia che tu sia una rockband milionaria. Non sono negoziabili. Poi sì ci sono problemi di attrezzatura, ma secondo me i danni maggiori sono al loro cuore.

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Più ci penso e più credo che sia una scelta assurda. Vendi 90mila biglietti solo in italia,hai un pubblico da Major,guadagni da tale e non puoi,assolutamente non puoi prendere una decisione del genere come fossi un normale gruppo indipendente che fa concerti in piccoli spazi. Io sono stato colpito davvero poco dalla vicenda,ma è assurdo che altre 90mila anime debbano subire un disagio del genere,soprattutto in termini economici. Assolutamente escludo infatti che il rinvio fosse necessario.

Sarò egoista ma condivido se sarà a settembre mi creerà un sacco di problemi a causa di un esame. Doveva essere una fantastica estate invece una schifezza

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Mah.

Eviterò di scrivere ciò che penso della situazione.

Vi dico solamente che da parte mia ho perso la possibilità di vederli. Mi ero organizzato a puntino per vederli quel giorno lì a Codroipo. Spostando non ho più la possibilità di andarli a vedere.

Tanto per dirvi, alla fine della prossima settimana partirò comunque alla volta del Veneto a farmi una settimana lì e quella sarà la mia vacanza di quest'anno. Punto.

Ciao Radiohead e riposi in pace il tizio.

( devo essere sincero, mi faceva molto piacere conoscere molti ragazzi del forum o rivedere utenti che già conosco. Peccato. )

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Questa storia dei gufi non ha senso...si gufa una cosa che può avvenire per sorte, soggetta al destino, non una decisione ponderata.

Io questa decisione la appoggio: non si poteva ripartire da Roma come se niente fosse (con morale a terra e con molta attrezzatura mancante). Non si potevano cancellare le date, perchè sarebbero stati scontenti tutti.

Questa è una decisione saggia, comunicata forse con un po' di ritardo ma ineccepibile.

Magari qualcuno qui dentro voleva uno Yorke che cantasse a mo' di robottino Bloom a Roma. Io francamente no.

Certi valori, certi sentimenti non possono essere messi in discussione, sia che tu suoni nello scantinato, sia che tu sia una rockband milionaria. Non sono negoziabili. Poi sì ci sono problemi di attrezzatura, ma secondo me i danni maggiori sono al loro cuore.

Giò sui gufi si scherzava.

E comunque se si segue il ragionamento pessimista che trovi già dalla prima pagina di questo thread anche a Nimes avranno il morale sotto ai tacchi e perdippiù non suoneranno con la loro completa strumentazione. Inoltre c'è da dire che il rinvio delle date creerà non pochi problemi, di data, di location, eccetera e ci sarà un vero e proprio casino per i biglietti... Secondo me né loro né noi ci siamo ancora resi conto del casino a cui si va incontro.

Insomma i lagnosi, i lamentosi, continueranno con la loro litania ad libitum...

Mah.

Eviterò di scrivere ciò che penso della situazione.

Vi dico solamente che da parte mia ho perso la possibilità di vederli. Mi ero organizzato a puntino per vederli quel giorno lì a Codroipo. Spostando non ho più la possibilità di andarli a vedere.

Ciao Radiohead.

( devo essere sincero, mi faceva molto piacere conoscere molti ragazzi del forum o rivedere utenti che già conosco. Peccato. )

Prì :bye:

:consola:

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E comunque se si segue il ragionamento pessimista che trovi già dalla prima pagina di questo thread anche a Nimes avranno il morale sotto ai tacchi e perdippiù non suoneranno con la loro completa strumentazione.

Tra la pausa post-Toronto e Nimes ci sono ben 7 date posticipate. Fanno tutta la differenza del mondo in qualsiasi cosa (shock visto che se fosse successo 5 minuti dopo sarebbero andati loro all'altro mondo, strumenti usati da lustri andati per sempre, morale sotto ai tacchi per la morte di un ragazzo di 33 anni che era ormai un loro grande amico oltre che fidato collega etc.). Siamo stati soltanto sfigati perchè è successo proprio nella data precedente a quella di Roma. Se fosse successo nella data precedente a un concerto in programma in Giappone a nessuno sarebbe fregato niente, no? Ehhhhh, giustamente. Come on.

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ps: penso che possano comunque suonare a Capannelle anche dopo la fine 'ufficiale' del Rock in Roma.

invece no, a settembre sicuramente. a capannelle ci stanno le corse dei cavalli.

l'unica alternativa fattibile per recuperarla mi sa che sarebbe una cosa tipo il flaminio (brutto, ma non che capannelle... non sarà una location in cui la band è solita esibirsi ma si potrebbe fare viste le circostanze), altre location per accogliere tutta quella gente non ci sono.

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Capisco benissimo chi è deluso, tra soldi spesi, impegni spostati e ferie prese non è per niente piacevole vedersi saltare tutto all'ultimo. A me personalmente va meglio così, invece.

Ma il punto non è questo, il punto è che non potevano fare diversamente, e chiunque di noi nei loro panni avrebbe fatto la stessa cosa, almeno credo.

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Nel 95 dovevo andare a Correggio a vedere Jeff Buckley. L'amico patentato con cui dovevo andare (io ero ancora un ragazzino) si è ammalato il giorno prima e niente concerto. Ricordo che allora dissi "amen vorrà dire che lo vedremo la prossima volta".

Quella frase è diventata un tormentone nella mia vita.

Questo per dire che quello che è occorso ai radiohead è solo un imprevisto. Gli imprevisti capitano. Gli imprevisti rompono i coglioni, ma continuano e continueranno a capitare.

E soprattutto, loro sono vivi e vegeti e godono di ottima salute. Torneranno e sono sicuro che faranno in modo di non deludere nessuno e a settembre saremo tutti qui a farci le pippe su quanto belle sono state le scalette, le date ecc.

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invece no, a settembre sicuramente. a capannelle ci stanno le corse dei cavalli.

l'unica alternativa fattibile per recuperarla mi sa che sarebbe una cosa tipo il flaminio (brutto, ma non che capannelle... non sarà una location in cui la band è solita esibirsi ma si potrebbe fare viste le circostanze), altre location per accogliere tutta quella gente non ci sono.

Circo Massimo?

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Nel 95 dovevo andare a Correggio a vedere Jeff Buckley. L'amico patentato con cui dovevo andare (io ero ancora un ragazzino) si è ammalato il giorno prima e niente concerto. Ricordo che allora dissi "amen vorrà dire che lo vedremo la prossima volta".

Quella frase è diventata un tormentone nella mia vita.

Questo per dire che quello che è occorso ai radiohead è solo un imprevisto. Gli imprevisti capitano. Gli imprevisti rompono i coglioni, ma continuano e continueranno a capitare.

E soprattutto, loro sono vivi e vegeti e godono di ottima salute. Torneranno e sono sicuro che faranno in modo di non deludere nessuno e a settembre saremo tutti qui a farci le pippe su quanto belle sono state le scalette, le date ecc.

bravo, bel post.

decisione ineccepibile. certo, mi dispiace visto che se sará a settembre non potró mai venire, ma un concerto in queste condizioni era impensabile. mi spiace soprattutto perché mi faceva piacere vedere i radiohead assieme a quella banda di matti di romani (e assimilati), ma sará per la prossima volta. e visto che il weekend a roma me lo faccio lo stesso, tutti a casa di valigia a giocare alla wii! :laugh:

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...ma come, non avevano due strumentazioni? 2%20%285%29.gif

beh guarda, è MOLTO più strano che non le abbiano (ovviamente non parlo di robe tipo le Ondes o il French) piuttosto che le abbiano (che è una cosa che ormai accomuna quasi tutti i gruppi di quel livello ) sopratutto se si fanno tour transoceanici

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beh guarda, è MOLTO più strano che non le abbiano (ovviamente non parlo di robe tipo le Ondes o il French) piuttosto che le abbiano (che è una cosa che ormai accomuna quasi tutti i gruppi di quel livello ) sopratutto se si fanno tour transoceanici

probabilmente si tratta delle chitarre vintage tipo le varie Jazzmaster ecc.

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