GraffioDiLuna Posted July 5, 2005 Report Share Posted July 5, 2005 tud'invernoche stai a morire a pensareraggomitolato dietrovetri sporchi la mente confusacoccolata da sogni( o qualche volta fissi assente attraverso la finestra non lavata il rigido indaffararsi di volti assassini brutali che passano rapidi con i loro aliti).”Gli uomini sono morti ambulanti in questa stagione” pensi “ La finalità li raggiunge un po’ meno apertamente del solito di qua, di là e alacri di fretta portano l’incredibile e spontanea e difficile bruttezza di loro stessi con semplicità più mordente con intensità più intensamente brutale”E siedi raggomitolato muto dietro tre o due semi trasparenti vetri che con un trucco ingrato separano una mente stagna ferma da un centinaio di cervelli incalzanti dannati.D’inverno tu pensi, muori lentamente “tic toc”come ho visto alberi nel cui nero corpo foglie si celano.E.E. Cummings Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rubbish Posted July 6, 2005 Report Share Posted July 6, 2005 La noia non è più il mio amore. Le smanie, le debosce, la follia, di cui so tutti gli slanci e i disastri, - tutto il mio fardello è deposto. Apprezziamo senza vertigine la distesa della mia innocenza.Io non sarei più capace di chiedere il conforto di una bastonatura. Io non mi credo imbarcato per delle nozze con Gesù Cristo per suocero.Io non sono prigioniero della mia ragione. Ho detto: Dio. Io voglio la libertà della salvezza: come perseguirla? I gusti frivoli m’hanno lasciato. Nessun bisogno di devozione né d’amore divino. Io non rimpiango il secolo dei cuori sensibili. Ciascuno ha la sua ragione, disprezzo e carità: io prenoto il mio posto nella sommità di questa angelica scala di buon senso.Quanto alla felicità stabilita, domestica o no... no, io non posso. Io sono troppo dissipato, troppo fiacco. La vita fiorisce col lavoro, vecchia verità: quanto a me, la mia vita non è abbastanza pesante, ella si invola e fluttua lontano sopra l’azione, questo caro punto del mondo.Come divento zitella, a mancare di coraggio d’amare la morte!Se Dio m’accordasse la calma celeste, aerea, la preghiera, - come gli antichi santi. - I santi! dei forti! gli anacoreti, degli artisti come non ce n’è più bisogno!Farsa continua! La mia innocenza mi farebbe piangere. La vita è la farsa nel farsi di tutti. Arthur Rimbaud Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trashit Posted July 8, 2005 Report Share Posted July 8, 2005 Lentamente.Pablo NerudaLentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicitàedit : mi dicono che è già stata postata 2 volte Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drdea Posted August 1, 2005 Report Share Posted August 1, 2005 Lady leggendaVeloci passi, tirati tentennano,come i tuoi fotoni irripetibilimi calunniano il destino,piano e poco,intollerabile presenza.Veloce la pupilla vibrae cerca pure ragioninella differenzafastidiosa, schietta.Colpevole il desiderio,necessità dei canini,stretta la gola,angeli e anime,vivono nel sogno che regna,nell’incubo che giocandopur sempre grazia,primo alle angoscee secondo al mattino.In cripto,nessuna volontà mi conturba,di apparire,per svanire nel bagliore,vivo la tua legata mobilitàdanzo nella quiete,disturbo il tempo,agito il fuocoche lotta con i miei raggi,lady leggenda,pura semplicità. Edoardo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sere11 Posted August 11, 2005 Report Share Posted August 11, 2005 Era mio il nord, il mio sud, il mio ovest, il mio est,la mia settimana di lavoroed il mio giorno di festa,il mio meriggio, la mia nottela mia parola, il mio canto.Sbagliai a pensare eterno quest' amoreora so quanto.Wystan Hugh Auden ( scritta da lui a Chester Kallman, l' uomo unico amore della sua vita) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sere11 Posted August 25, 2005 Report Share Posted August 25, 2005 Ultimi versi scritti da Cesare Pavese prima di suicidarsi, e resi pubblici solo oggi..L'uomo mortale, Leucò,non ha che questo d'immortale.Il ricordo che porta e il ricordo che lasciaHo lavorato, ho dato poesia agli uomini,ho condiviso le pene di moltiHo cercato me stesso Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
kid b Posted August 27, 2005 Author Report Share Posted August 27, 2005 su un muro a Fluminimaggiore, Sardegna Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trickster Posted August 30, 2005 Report Share Posted August 30, 2005 Lady leggenda... Edoardo ma sei tu edoardo, suppongo.no, perché la poesia non è che mi entusiasmi, ecco.E il cuore quando d'un ultimo battitoavrà fatto cadere il muro d'ombra, per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano.In ginocchio, decisa, sarai una statua davanti all'Eterno come già ti vedevo quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirastidicendo: - Mio Dio, eccomi. E solo quando m'avrà perdonato, ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d'avermi atteso tanto, e avrai negli occhi un rapido respiro. ungaretti, la madre. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rubbish Posted September 2, 2005 Report Share Posted September 2, 2005 non lo so se c'è già, io l'ho letta ieri notte e ve la propino:La petite promenade du poèteMe ne vado per le stradestrette oscure e misteriosevedo dietro le vetrate affacciarsi Gemme e Rose.Dalle scale misteriosec'è chi scende brancolandodietro i vetri rilucentistan le ciane commentando....La stradina è solitarianon c'è un cane; qualche stellanella notte sopra i tetti:e la notte mi par bella.E cammino poverettonella notte fantasiosapur mi sento nella boccala saliva disgustosa. Via dal tanfovia dal tanfo e per le stradee cammina e via cammina, già le case son più rade.Trovo l'erba: mi ci stendoa conciarmi come un cane:Da lontano un ubriacocanta amore alle persiane.Dino Campana Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drdea Posted November 3, 2005 Report Share Posted November 3, 2005 La notte impone a noi la sua faticamagica. Disfare l'universo,le ramificazioni senza finedi effetti e di cause che si perdonoin quell'abisso senza fondo, il tempo.La notte vuole che stanotte obliiil tuo nome, i tuoi avi ed il tuo sangue,ogni parola umana ed ogni lacrima,ciò che potè insegnarti la tua veglia,l'illusorio punto dei geometri,la linea, il piano, il cubo, la piramide,il cilindro, la sfera, il mare, le onde,la guancia sul cuscino, la freschezzadel lenzuolo nuovo...Gli imperi, i Cesari e Shakespearee, ancora più difficile, ciò che ami.Curiosamente, una pastiglia puòsvanire il cosmo e costruire il caos.Jorge Luis Borges – "Il sogno" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sere11 Posted November 7, 2005 Report Share Posted November 7, 2005 Io t'amo per cominciare ad amarti,per ricominciare l'infinito,per non cessare d'amarti mai:per questo non t'amo ancora.Pablo Neruda Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lady Bellamy Posted November 8, 2005 Report Share Posted November 8, 2005 Benedizione(Charles Baudelaire Parigi 1821-1867)1 Allorché, per decreto dei Voleri supremi,2 il Poeta compare in questo mondo uggioso,3 sua madre sbigottita, con insulti blasfemi,4 drizza le pugna al Cielo, che la guarda pietoso:5 “Perché non ho figliato un groppo di serpenti6 piuttosto che nutrire questa maledizione!7 Sciagurata la notte dei brevi godimenti,8 ch’io concepii nel ventre l’atroce espiazione!9 Poiché tu mi scegliesti fra le in numeri schiere10 di donne, onde movessi a nausea mio marito;11 e purtroppo non posso gettarlo in un braciere,12 come un foglio amoroso, questo mostro aggrinzito,13 farò che l’odio tuo, che cieco mi flagella,14 cada sullo strumento della tua crudeltà,15 e torcerò sì bene la trista pianticella16 che i suoi germogli immondi giammai non metterà!”17 Ella così rimastica la schiuma del suo fiele,18 e nulla comprendendo dei propositi eterni,19 da se stessa si appresta, nel Tartaro crudele,20 il rogo destinato ai delitti materni.21 Tuttavia, sotto l’ala d’un genio tutelare22 esulta ebbro di sole il derelitto figlio,23 e in ciò che beve e mangia gli par di ritrovare24 la dolcissima ambrosia e il nettare vermiglio.25 Scherza col vento, parla a una nuvola a un raggio,26 e cantando si inebria del suo calvario. L’Angelo27 che lo scorta fedele nel suo pellegrinaggio,28 vedendolo felice come un uccello piange.29 Quanti egli vuole amare, lo guatan con timore;30 oppure, incoraggiati da sì mite dolcezza,31 gareggiano a chi prima gli strapperà dal cuore32 un lagno; e su lui provano la loro efferatezza.33 Fra cibi e le bevande sulla sua bocca34 mischian fredda cenere e sputo avvelenato;35 gettavo via, compunti, tutto ciò ch’egli tocca,36 e schivan di passar dov’egli sia passato.37 Sua moglie va gridando lungo i crocicchi urbani:38 “Poiché egli mi considera sì bella che mi adora,39 farò come i feticci dei secoli lontani:40 dico che intendo e voglio farmi dorare ancora;41 m’inebrierò di nardo, d’incenso dolce-olente,42 di genuflessi omaggi, di carnami, di vini43 per sapere se nel cuore che mi ama ciecamente 44 potrò usurpar ridendo gli attributi divin!45 E quando sarò stanca di queste fantasie,46 poserò sul suo petto la mano, come un fiore;47 ma con le unghiette, simili a quelle delle arpie,48 saprò trovar la strada per afferragli il cuore.49 Come dal nido un tenero palpitante uccelletto,50 gli strapperò dal seno quel suo cuore gioioso,51 e per saziare il mastino prediletto52 lo getterò, sprezzante, nel vicolo melmoso!”53 In alto, verso il cielo, dov’è un trono splendente,54 il Poeta sereno leva le braccia oranti,55 ed i vasti baleni del suo spirito ardente56 nascondono al suo sguardo le folle deliranti:57 “Sii lodato, o mio Dio, che dai la sofferenza58 come un divin rimedio ai nostri folli errori,59 e come la più pura, la più sublime essenza60 che prepara gli eletti a gioie migliori!61 So che al Poeta serbi un posto entro il celeste62 tuo Regno, fra le schiere delle Sante legioni,63 e che lo vuoi vicino nelle beate feste64 delle Virtù, dei Troni, delle Dominazioni.65 So che il dolore è l’unica nobiltà della vita,66 cui non potranno mordere i dèmoni perversi,67 e so che per interesse la mia corona ambita68 concorron tutti i tempi e tutti gli universi.69 Ma né i vezzi sepolti fra le antiche rovine70 di Palmira, né l’oro, né le perle del mare,71 quand’anche incastonate dalle tue man divine72 sul mio diadema fulgido, potrebbero bastare;73 il mio diadema è fatto solo di pura luce,74 quella che avvolse il mondo appena fu creato,75 al cui confronto l’occhio mortal che più riluce76 è soltanto uno specchio dolente ed appannato.”(da Charles Baudelaire, I fiori del Male 1857) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fake Plastic Man Posted January 10, 2006 Report Share Posted January 10, 2006 Thomas E. Yorke - Kid AScivolo viaSono scivolato su una piccola innocente bugiaLe nostre teste sono sui bastoniI ventriloqui sono con teStando tra le ombre in fondo al mio lettoI topi e i bambini mi seguiranno fuori dalla citta`I topi e i bambini mi seguiranno fuori dalle loro caseAndiamo, bambini Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
holden Posted January 11, 2006 Report Share Posted January 11, 2006 sgnor e puvritbasem i panitpuvrit e padrunbasem i cuiun(anonimo ferrarese) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
trickster Posted February 7, 2006 Report Share Posted February 7, 2006 nella mia vita ho già visto le giacche, i coleotteri, un inferno stravolto da unDoré, il colera, i colori, il mare, i marmi: e una piazza di Oslo, e il GrandHôtel des Palmes, le buste, i busti:ho già visto il settemmezzo, gli anagrammi, gli ettogrammi,i panettoni, i corsari, i casini, i monumenti a Mazzini, i pulcini, i bambini,Ridolini:ho già visto i fucilati del 3 maggio (ma riprodotti appena in bianco enero), i torturati di giugno, i massacrati di settembre, gli impiccati di marzo,di dicembre: e il sesso di mio padre e di mia madre: e il vuoto, e il vero, e ilverme inerme, e le terme:ho già visto il neutrino, il neutrone, con il fotone, con l’elettrone(in rappresentazione grafica, schematica): con il pentamerone, con l’esamerone:e il sole, e il sale, e il cancro, e Patty Pravo: e Venere, e la cenere:con il mascarpone (o mascherpone), con il mascherone, con il mozzocannone:e il mascarpio (lat.), a *manuscarpere:ma adesso che ti ho visto, vita mia, spegnimi gli occhi con due dita, e basta:Edoardo SANGUINETI, (dicembre 1981) in Segnalibro. Poesie 1951-1981, Milano: Feltrinelli,1982, p. 345. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted January 26, 2007 Report Share Posted January 26, 2007 Ieri tutto era più bellola musica tra gli alberiil vento nei miei capellie nelle tue mani teseil sole(Agota Kristof - Ieri) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted April 23, 2007 Report Share Posted April 23, 2007 PASQUETTALa mia strada è privilegiatavi sono interdette le automobilie presto anche i pedoni (a mia eccezionee di pochi scortati da gorilla).O beata solitudo disse il Vate.Non ce n'è molta nelle altre strade.L'intellighenzia a cui per mia sciagura appartenevo si è divisa in due.C'est emmerdant si dice da una partee dall'altra. Chi sa da quale parte ci si immerda di meno. La questionenon è d'oggi soltanto. Il saggio sperimentale due alternative in una volta sola.Io sono troppo vecchio per sostaredavanti al bivio. C'era forse un trivioe mi ha scelto. Ora è tardi per recedere.E. Montale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Supervigno Posted April 23, 2007 Report Share Posted April 23, 2007 Questa volta lasciatemiessere felicea nessuno è successo nienteP. Neruda - Ode al giorno felice Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sig.ra Yorke Posted April 30, 2007 Report Share Posted April 30, 2007 Il sogno del prigionieroAlba e notti qui variano per pochi segni.Il zigzag degli storni sui battifredinei giorni di battaglia, mie sole ali,un filo d'aria polare,l'occhio del capoguardia dallo spioncino,crac di noci schiacciate, un oleososfrigolìo dalle cave, girarrostiveri o supposti - ma la paglia è oro,la lanterna vinosa è focolarese dormendo mi credo ai tuoi piedi.La purga dura da sempre, senza un perché.Dicono che chi abiura e sottoscrivepuò salvarsi da questo sterminio d'oche;che chi obiurga se stesso, ma tradiscee vende carne d'altri, afferra il mestoloanzi che terminare nel pâtédestinato agl'Iddii pestilenziali.Tardo di mente, piagato dal pungente giaciglio mi sono fusocol volo della tarma che la mia suolasfarina sull'impiantito,coi kimoni cangianti delle lucisciorinate all'aurora dei torrioni,ho annusato nel vento il bruciaticciodei buccellati dai forni,mi son guardato attorno, ho suscitatoiridi su orizzonti di ragnatelie petali sui tralicci delle inferriate,mi sono alzato, sono ricadutonel fondo dove il secolo è il minuto -e i colpi si ripetono ed i passi,e ancora ignoro se sarò al festinofarcitore o farcito. L'attesa è lunga,il mio sogno di te non è finito. (Eugenio Montale, La bufera)eugenio montale è dio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted April 30, 2007 Report Share Posted April 30, 2007 eugenio montale è dio. Non ti dico quanto ci sto viaggiando io negli ultimi mesi col volumazzo 'Tutte le poesie' , Grandi Classici - Oscar Mondadori... (Tra l'altro ha di sicuro sfatato il tabù che mi portavo avanti per cui una raccolta di poesie dovesse necessariamente essere un libricino agile e leggero!!)GIOVIANASi scrivono miliardi di poesiesulla terra ma in Giove è ben diverso.Neppure una se ne scrive. E certola scienza dei gioviani è altra cosa.Che cosa sia non si sa. E' assodatoche la parola uomo lassù desta ilarità. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Supervigno Posted May 1, 2007 Report Share Posted May 1, 2007 Molte volte ho osservatoil marmo che hanno scolpito per me:Un vascello con la vela ammainataalla fonda in un porto.In verità ciò non rappresenta la mia destinazionema la mia vita.Perché mi fu offerto l’amore e io fuggiii suoi disinganni;Il dolore bussò alla mia porta, ma ebbi paura;mi chiamò l’ambizione, ma le opportunità mi hanno terrorizzato.Eppure desidero dare un significato alla mia vita. E ora io so che bisogna alzare le velee prendere i venti del destinodovunque conducano il vascello.Dare il significato alla propria vitapuò finire in follia,Ma la vita senza significato è la tortura senza requie e vago desiderio.È un vascello che anela al maree ne ha paura. E.L. Masters - George Gray Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drdea Posted May 1, 2007 Report Share Posted May 1, 2007 eugenio montale è dio. Dio è morto (Nietzsche). Nietzsche è morto (Dio). La storia si è conclusa (Hegel). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted May 1, 2007 Report Share Posted May 1, 2007 E.L. Masters - George Gray (Ma anche ...)C'è la nebbia che ci cancellaNasce forse un fiume quassùAscolto il canto delle sirenedel lago dov'era la cittàG. Ungaretti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Supervigno Posted May 2, 2007 Report Share Posted May 2, 2007 E.L. Masters - George Gray (Ma anche ...)...in effetti...G. Ungaretti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ozio Posted August 24, 2007 Report Share Posted August 24, 2007 Ti libero la fronte dai ghiaccioliche raccogliesti traversando l'altenebulose; hai le penne laceratedai cicloni, ti desti a soprassalti.Mezzodì: allunga nel riquadro il nespolol'ombra nera, s'ostina in cielo un solefreddoloso; e l'altre ombre che scantonanonel vicolo non sanno che sei qui.E. Montale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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