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32 minutes ago, Wanderer said:

io invece non lo vedo male come album rassicurante, un porto sicuro al quale rifugiarsi...

un po' come la tua casa..

Sei sicuro? A me alcuni testi di IR sembrano tutto fuori che rassicuranti...però forse ho frainteso, e tu parlavi di musica e non di testi...

18 minutes ago, hajime said:

penso che il problema fosse la moglie che cucina. :mellow:

non era un po' famiglia patriarcale anni '50? :laugh:

8 minutes ago, Sig.Bakke said:

Ahahah super Wanderer. Mito

Certo. Wand è un mito, soprattutto dopo che ha scazzato di brutto con i RH qualche giorno fa

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Ma a voi viene in mente qualche altro gruppo di ventennale carriera i cui membri siano giunti alla soglia dei cinquant'anni che non sia ormai radicalmente bollito e buono solo per una auto-tribute band? a me no. Solo i R.E.M. si sono sciolti per un motivo del genere, ma avevano già dato segni di bollitura. In questo i Radiohead mi sembrano unici.

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6 hours ago, Wanderer said:

Ti capisco, ma ricordiamoci che 7 è solo 3 punti sotto il 10;)

E io il 10 lo do forse ad un disco e basta! 

Dilly ding dilly dong, c'mon (cit.):D

Si peró hai dato 8.5 a Desert Island Disk e poi dai 7 s Daydreaming. Dai, è assurdo :azz:

2 hours ago, Ggiskin said:

Daydreaming 6-

Te l'ho detto che qui avete appena inaugurato il festival della bestemmia, Wand :laugh:

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Dai dopo 3 giorni ho trovato un difetto al disco, che continua a piacermi tanto! Animiamo la discussione!

Il difetto è questo: i radiohead hanno voluto fare i radiohead, proponendo quello che avevano già dimostrato di saper fare alla perfezione! La definirei una sublime antologia dei generi che già avevano trattato o come band o come solisti (vedi arrangiamenti di archi). In questo senso le canzoni possono essere ascoltate e categorizzate separatamente, senza badare all'ordine.

The King of Limbs da quel punto di vista aveva molto più coraggio, ti prendeva a pugni in faccia, ti faceva diventare scemo per capirlo. 

La mia domanda marzulliana è questa: si sono rimessi davvero in discussione stavolta, o invece hanno scommesso su qualcosa che sapevano già che li avrebbe fatti vincere a mani basse, come di fatto è accaduto?

 

 

 

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2 hours ago, Edwardbloom said:

Ma a voi viene in mente qualche altro gruppo di ventennale carriera i cui membri siano giunti alla soglia dei cinquant'anni che non sia ormai radicalmente bollito e buono solo per una auto-tribute band? a me no. Solo i R.E.M. si sono sciolti per un motivo del genere, ma avevano già dato segni di bollitura. In questo i Radiohead mi sembrano unici.

condivido. Ci sono band che non hanno più nulla da dire e che non si arrendono, facendo del male a se stessi e agli altri (U2), e altre come i R.E.M. che stimo proprio perchè hanno capito che un percorso era finito e si sono sciolte. 

I Radiohead faranno come i R.E.M. quando capiranno che un percorso si è concluso si scioglieranno. Il punto è che questo percorso non è finito (secondo me). Mi auguro che raggiungano il decimo LP. Il nono ha simostrato che ci sono eccome!

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1 hour ago, paranoidguitar said:

Dai dopo 3 giorni ho trovato un difetto al disco, che continua a piacermi tanto! Animiamo la discussione!

Il difetto è questo: i radiohead hanno voluto fare i radiohead, proponendo quello che avevano già dimostrato di saper fare alla perfezione! La definirei una sublime antologia dei generi che già avevano trattato o come band o come solisti (vedi arrangiamenti di archi). In questo senso le canzoni possono essere ascoltate e categorizzate separatamente, senza badare all'ordine.

The King of Limbs da quel punto di vista aveva molto più coraggio, ti prendeva a pugni in faccia, ti faceva diventare scemo per capirlo. 

La mia domanda marzulliana è questa: si sono rimessi davvero in discussione stavolta, o invece hanno scommesso su qualcosa che sapevano già che li avrebbe fatti vincere a mani basse, come di fatto è accaduto?

 

 

 

Avrebbero potuto mettere a queste canzoni un vestito piu alternativo come hanno fatto con TKol e invece questa volta no. Non fermatevi agli arrangiamenti perche quello che da il vero pugno in faccia sono le canzoni e quelle non sono mai mancate; in nessuno dei loro album.
Questo ragionamento è l'esatto contrario (ma in fondo è identico) di tutti, e sono tanti, quelli che in questi giorni stanno dicendo "ahhh che bello i Radiohead sono tornati a fare canzoni" (ma quando mai hanno smesso...)

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2 hours ago, @li said:

Avrebbero potuto mettere a queste canzoni un vestito piu alternativo come hanno fatto con TKol e invece questa volta no. Non fermatevi agli arrangiamenti perche quello che da il vero pugno in faccia sono le canzoni e quelle non sono mai mancate; in nessuno dei loro album.
Questo ragionamento è l'esatto contrario (ma in fondo è identico) di tutti, e sono tanti, quelli che in questi giorni stanno dicendo "ahhh che bello i Radiohead sono tornati a fare canzoni" (ma quando mai hanno smesso...)

beh ma va anche detto che gli arrangiamenti sono forse il vero elemento di novità di questo disco (orchestra..)...per questo ieri lo accostavo ad In Rainbows: perchè si concentra sul songwriting, tra l'altro abbastanza evidente che si sia (intelligentemente) puntato su quello nella loro fase "matura". 

Non per nulla questo disco piace molto a chi è piaciuto Rainbows, Ok Computer ecc ecc. (specifico che a me quei dischi piacciono)

Va anche detto però che ha un'atmosfera che nessun altro album radiohead ha, ma certo a livello di strutture si concentra tanto sule canzoni, senza rivoluzioni di sorta (a parte gli archi certo..)

TKOL era un disco molto diverso, di rottura totale rispetto al passato (abbiamo parlato più volte di che tipo di struttra avessero i pezzi..)

Il punto è che oramai sono bravi sia nel "sperimentare" (parola che oramai odio:D) che a scrivere canzoni. Quando sperimentano comunque fanno cose perlomeno interessanti (ancora adesso), quando scrivono pezzi le canzoni sono comunque belle..sinceramente che gli vuoi dire? Bravi...

In fondo aldilà dei gusti, tutti i loro dischi sono validi, non c'è nulla di "inutile", proprio perchè sono bravi e perchè CONOSCONO tanta musica diversa (cosa da non sottovalutare); c'è poco da fare, con buona pace degli haters...

Gustateveli, perchè gruppi cosi, che coniugano ricerca e accessibilità, unita ad integrità artistica, ne passano uno ogni..tanto.

(e lo sapete che io se posso, critico)

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I giudizi negativi su daydreaming non li capisco però...per me è veramente strepitosa.

La metto lì insieme a How To Dissapear...malinconica, intensa, con la voce di Thom così tristemente rassegnata e quei suoni ariosi che sembrano dei piccoli spiragli di luce...che dire poi del finale un colpo al cuore...

Una domanda per i più esperti ma il pezzo è totalmente inedito? 

 

 

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2 hours ago, OKPC_82 said:

I giudizi negativi su daydreaming non li capisco però...per me è veramente strepitosa.

La metto lì insieme a How To Dissapear...malinconica, intensa, con la voce di Thom così tristemente rassegnata e quei suoni ariosi che sembrano dei piccoli spiragli di luce...che dire poi del finale un colpo al cuore...

Una domanda per i più esperti ma il pezzo è totalmente inedito? 

 

 

Non ti curar di loro, sono semplicemente pazzi :laugh:

Si che è totalmente inedito, prima che uscisse il cd non ne avevamo mai sentito parlare :faniente:

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Vabbé dai, dei primi voti provvisori li do anche io:

Burn The Witch 7

Daydreaming 10+

Decks Dark 9

Desert Island Disk 7,5

Ful Stop 9,5

Glass Eyes 7,5

Identikit 9

The Numbers 8

Present Tense 9,5

Tinker Tailor 8,5

True Love Waits 9

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Primo post per me! Vi ho a seguiti a lungo durante il parto di questa pozza lunare ed è stato un piacere leggere i complotti pre cd!
 

Ma sono un visionario o il disco è costruito in modo speculare come andamento? Vedo Glass è il cento spaccato del disco, attorno si accoppiano simmetricamente pezzi dall'atmosfera simile: Ful/Identikit, Numbers/Disk, Present/Decks, Day/Tinker, ovviamente fanno eccezione True e la strega ;)

Spoiler

Sono un fan dell Re dei rami :ph34r:

 

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Sono fermo al secondo ascolto e devo dire che  sono rimasto colpito in positivo. È un disco molto bello, realizzato da una band ormai pienamente  matura e consapevole. La sublimazione della loro capacità di valorizzare anche la più futile delle composizioni, lavorando sugli arrangiamenti e la stratificazione in maniera maniacale. Ma è anche un disco con alcune canzoni scritte in maniera memorabile. Non mi aspettavo tanto e difficilmente avrei potuto chiedere di meglio. Per ora le mie preferite sono Decks dark, full stop, glass eyes, identikit. Non ho gradito True love waits, ad essere onesti.

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