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In Rainbows


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Non era un paragone diretto, se leggi bene. Come insieme di canzoni, IR lo trovo qualitativamente migliore di TKOL

Sì, ho capito, ma nel merito, individualmente e diciamo oggettivamente (odio questo termine ma ci siam capiti) nel merito cos'avrebbe una Nude o Arpeggi meglio di Bloom, pezzo che emoziona come pochi, un fiume in piena.

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Sì, ho capito, ma nel merito, individualmente e diciamo oggettivamente (odio questo termine ma ci siam capiti) nel merito cos'avrebbe una Nude o Arpeggi meglio di Bloom, pezzo che emoziona come pochi, un fiume in piena.

Be, Nude e Arpeggi sono composizioni molto melodiche, potremmo dire anche "convenzionali". Bloom è contraddistinta da una ritmica completamente libera, disordinata, assolutamente affascinante. Però diciamo che non mi ha mai preso tanto. Questione di gusti. Per dirti, una Bloom non riesco ad ascoltarla ogni giorno, una Nude/Arpeggi si.

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Ah ok, allora non scrivere "sono chilometri sopra", perchè in una sfera prettamente musicale, chi sta chilometri (ma anche parsec) avanti è Bloom.

Poi ciascuno preferisce ciò che più è nel proprio gusto, ma effettivamente non c'è gara.

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Ah ok, allora non scrivere "sono chilometri sopra", perchè in una sfera prettamente musicale, chi sta chilometri (ma anche parsec) avanti è Bloom.

Poi ciascuno preferisce ciò che più è nel proprio gusto, ma effettivamente non c'è gara.

Per me si. La trovo senza capò ne coda, confusa, addirittura noiosa.

De gustibus...

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Ma infatti... de gustibus...

Pensa che per me TKOL è un capolavoro e trovo senza nè capo ne coda Arpeggi. ;)

TKOL è un grandissimo disco. Per carità, lo considero solo incompleto. E' una sensazione che ho ormai ogni volta che lo ascolto. Manca qualcosa... non so...

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Io sinceramente non capisco come si faccia a non trovare coinvolgente/emotiva Bloom che è una delle robe più evocative e paesaggistiche che abbiano mai composto.

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Videotape è tutto un crescendo. Inizia silenziosa, in sordina, solo co pianoforte appena sfiorato e quel beat che poi piano piano diventa una sequenza intrigante. Cresce il ritmo, l'emozione, il cantato, la melodia. E poi dopo l'apice finale, torna alla fase iniziale, nella quiete, delicatamente.

Bloom ha un ritmo pressoche sempre costante, con dei loop a formare il tappeto di suoni, le chitarre campionate. Però, e questo è inconfutabile, ha uno schema stra-ripetitivo. Stesso giro di basso, stessi beat. Ripeto, esperimento ottimo, interessante, ma a me non prende proprio.

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Sì ma c'è della musica che lavora sul concetto di ripetizione altrimenti uno dovrebbe dare del pirla a Steve Reich. Inoltre Bloom lavora proprio sulla ripetizione ipnotica rotta dal "bloom" cioè dallo sbocciare che è un magnifico tappeto di fiati dal sapore (alice)coltrane-iano che non può non essere una delle cose più evocative che abbiano mai fatto.

Poi ci sta che non piaccia eh. ;)

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Mi sa che però hai preso un esempio errato. Videotape è armonicamente un monolite, per ritmo e accordi. Marcia "funebre" e 3 accordi, meravigliosa, ma esempio sbagliato per confutare la (non esistente) staticità di Bloom. ;)

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Io dal canto mio sono contento che finalmente i Radiohead abbiano smesso di parlare di alienazione, distopie, lacerazioni e finalmente si siano dedicati a una celebrazione della vita, una specie di Cantico Delle Creature dei nostri tempi, The King Of Limbs, Orizzonti ampissimi e ovviamente di difficile comprensione, specie in quest'epoca. Sono sempre controcorrente loro... nel 2000 quando tutti si festeggiava il nuovo millennio loro se ne uscivano con un disco freddo, distaccato, trattenuto come Kid A. Nel 2001, con Amnesiac, uscito in primavera, loro erano già nel post 11 Settembre. Amnesiac è in pratica il resoconto degli anni zero. Ora mentre siamo tutti affetti da un pessimismo cronico, da un nichilismo atavico, loro ci mostrano la bellezza della vita in tutte le sue forme.

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Mi sa che però hai preso un esempio errato. Videotape è armonicamente un monolite, per ritmo e accordi. Marcia "funebre" e 3 accordi, meravigliosa, ma esempio sbagliato per confutare la (non esistente) staticità di Bloom. ;)

Mi son espresso male. Il ritmo è sempre lo stesso certo, ma ha delle sfumature diverse, cosa che accade anche in Bloom. Ma non vedo come si faccia a dire che quest'ultima sia "variegata". Sono tutto orecchi :)

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Sì ma c'è della musica che lavora sul concetto di ripetizione altrimenti uno dovrebbe dare del pirla a Steve Reich. Inoltre Bloom lavora proprio sulla ripetizione ipnotica rotta dal "bloom" cioè dallo sbocciare che è un magnifico tappeto di fiati dal sapore (alice)coltrane-iano che non può non essere una delle cose più evocative che abbiano mai fatto.

Poi ci sta che non piaccia eh. ;)

A livello di suoni è molto evocativa, il termine "ipnotico" è perfetto per descriverne l'entità.

Esatto, può non piacere... ;)

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Io dal canto mio sono contento che finalmente i Radiohead abbiano smesso di parlare di alienazione, distopie, lacerazioni e finalmente si siano dedicati a una celebrazione della vita, una specie di Cantico Delle Creature dei nostri tempi, The King Of Limbs, Orizzonti ampissimi e ovviamente di difficile comprensione, specie in quest'epoca. Sono sempre controcorrente loro... nel 2000 quando tutti si festeggiava il nuovo millennio loro se ne uscivano con un disco freddo, distaccato, trattenuto come Kid A. Nel 2001, con Amnesiac, uscito in primavera, loro erano già nel post 11 Settembre. Amnesiac è in pratica il resoconto degli anni zero. Ora mentre siamo tutti affetti da un pessimismo cronico, da un nichilismo atavico, loro ci mostrano la bellezza della vita in tutte le sue forme.

Esattamente. Bloom è l'apice di questo "elogio alla vita", paesaggistica pura e cristallina.

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Esattamente. Bloom è l'apice di questo "elogio alla vita", paesaggistica pura e cristallina.

Mi riferivo solamente alla parte musicale del pezzo. Se parliamo di liriche, allora è tutto un altro discorso! ;)

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Mi son espresso male. Il ritmo è sempre lo stesso certo, ma ha delle sfumature diverse, cosa che accade anche in Bloom. Ma non vedo come si faccia a dire che quest'ultima sia "variegata". Sono tutto orecchi :)

Non so cosa tu intenda per variegata, ma io non sto dicendo variegata=prog rock.

L'ingresso dei fiati e il rilancio nel finale bello orgiastico è armonicamente un passaggio mica da ridere, è come una nuotata: la prima parte è l'immersione, la parte di mezzo coi fiati è la boccata d'ossigeno quando si emerge (ci sono pure i respiri di thom tra i loop, sarà un caso? Secondo me no :) ), e poi ci si re-immerge nel marasma. :)

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Mi riferivo solamente alla parte musicale del pezzo. Se parliamo di liriche, allora è tutto un altro discorso! ;)

No ma a parte il testo io mi riferivo anche alle sensazioni/soluzioni musicali: è un pezzo che ha il suo climax in un tappeto ambientale, per questo parlavo di paesaggistica. Poi il testo e il titolo ci confermano questa idea vitalista dello "sbocciare" che i suoni rendono in pieno, direi.

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