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2009


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non interesserà quasi a nessuno immagino qui ,ma da qualche giorno dovrebbe essere ufficialmente uscito un nuovo cd di david Sylvian

io non l'ho ancora ricevuto, ma ho tentato alcuni ascolti dell'mp3 che temo non gli rendano giustizia :(

lui ha decisamente inasprito i toni rispetto alle sue precedenti pubblicazioni creando un album veramente ostico, quasi privo di suoni, dominato soltanto dalla voce

vorrei essere capace di scrivere una recensione come questa che ho letto sul sito italiano di Sylvian

http://www.davidsylvian.it/recensioni/david-sylvian-manafon-di-krishna-blue

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non interesserà quasi a nessuno immagino qui ,ma da qualche giorno dovrebbe essere ufficialmente uscito un nuovo cd di david Sylvian

io non l'ho ancora ricevuto, ma ho tentato alcuni ascolti dell'mp3 che temo non gli rendano giustizia :(

lui ha decisamente inasprito i toni rispetto alle sue precedenti pubblicazioni creando un album veramente ostico, quasi privo di suoni, dominato soltanto dalla voce

vorrei essere capace di scrivere una recensione come questa che ho letto sul sito italiano di Sylvian

http://www.davidsylvian.it/recensioni/david-sylvian-manafon-di-krishna-blue

la prima parola della recensione per me dice tutto :D

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L'ultimo degli U2 posso citarlo o mi ammazzate di botte tutti quanti? :D

ora che però l' hai citato, ti tocca dirci qualcosina in più! :rolleyes:

sono curioso di sentire un parere da un vero fan, se devo sceglierne una scelgo Unknown Caller. sono stato anche a milano il 7 Luglio però con pessimi risultati (per vari motivi :unsure: ), apparte l' incredibile vicinanza alla band durante il concerto...

un po' fuori fuoco ma fatta col telefonino rende comunque

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L'ultimo degli U2 posso citarlo o mi ammazzate di botte tutti quanti? :D

ora che però l' hai citato, ti tocca dirci qualcosina in più! :rolleyes:

sono curioso di sentire un parere da un vero fan, se devo sceglierne una scelgo Unknown Caller. sono stato anche a milano il 7 Luglio però con pessimi risultati (per vari motivi :unsure: ), apparte l' incredibile vicinanza alla band durante il concerto...

un po' fuori fuoco ma fatta col telefonino rende comunque

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Certo, molto volentieri. Del concerto ti scrivo nel topic apposito, che mi pare di aver visto. Qui spendo due parole sul nuov disco.

"No Line On The Horizon" è il dodicesimo disco in studio degli U2 e, diciamolo fin da subito, non si discosta moltissimo da quel filone stilistico compositivo inaugurato dai 4 nel 2000, con l'onesto "All That You Can't leave Behind" e continuato, in maniera molto più marcata, con l'orrendo "How To Dismantle An Atomic Bomb" del 2004. Com'è allora questo nuovo disco? Sul solco dei precedenti (ma anche con qualche spruzzata di inventiva che non guasta) ma decisamente migliore a livello di produzione, di songwriting e di testi. Nettamente superiore al predecessore del 2004 (e vabbè ci voleva poco, direte voi; in effetti fare peggio era estremamente difficile) sulla linea, a livello di giudizio finale al disco del 2000.

Ritornano in cabina di regia Brian Eno e Daniel Lanois e il risultato si sente. Alla fine, ben 7 tracce delle 11 saranno scritte dagli U2 in collaborazione con i fidi produttori. Da un lato è impossibile non ravvisare il tocco di Eno in canzoni come "Moment Of Surrender" (splendido e sofferto gospel di 7 minuti, trascinato da un Bono che non avrà più la voce di una volta, ma che a livello interpretativo si supera, sicuramente la migliore del lotto), "Unknow Caller", sopratutto per quanto riguarda il ritornello corale e "Fez - Being Born", che è un paesaggio in musica, perfetto esempio di connubio tra musica e immagini, come non accadeva dai tempi di "Promende" (dal disco "The Unforgettable Fire" del 1984). L'influenza del canadese Lanois invece è più udibile in brani come "White As Snow", delicata ballata che ricorda un pò quella "The First Time" apparsa in Zooropa e "Cedars of Lebanon" suadente traccia di chiusura dove Bono si supera un altra volta con un interpetazione sussurrata, accopmagnato da um eccellente lavoro ritmico di Clayton/Mullen. Certemanete una delle chiusure più belle degli U2, a livello di "Mothers Of Disappears", "Love Is Blindness" e "MLK".

Altri episodi assolutamente rimanrchevoli sono la tilte track che ha l'onore di aprire le danze; un pezzo rock con la chitarra (finalmente ritorvata) di Edge in primo piano e Bono ancora una volta sugli scudi a livello intepretativo. Che non abbia la voce di un tempo è udibile, ma è incredibile come parta da questo oggettivo svantaggio per concentrarsi tutto sul pathos interptativo e questa canzone ne è una prova. Poi ci sono "Magnificent" che è U2 al 100% senza però risultare un puro esercizio di stile, grazie alla chitarra inconfondibile di Edge.

Dove gli U2 si "arrangiano" e firmano i pezzi da soli, ahinoi i risultati sono ambivalenti. Get On Your Boots ha, perlomeno, il fascino di confondere e di recuperare un pò di quella vena autoironica tanto usata negli anni 90 e poi persa proprio in questo ultimo decennio, dove la band si è persa in un buonismo di fondo a tratti irritante. Stand Up Comedy è un puro esercizio accademico di scontanta canzone rock; bello il groove, ma poca sostanza. "I'll Go Craxy If I Don't Crazy Tonight" è un pezzo puramente pop, con un ritrnello arioso e melodico, filglio diretto dell'ultima prduzione U2ica. Ruffiana se volete, ma mantiene in sè un fascino particolare, mertio anche del testo niente affatto scontato.

Capitolo testi, appunto: ho ritorvato qui il Bono che desideravo. Sensibile e pungente e profondo come solo lui sà essere, senza scadere nel banale o nel retorico. Da questo punto di vista, cito "Cedars of Lebanon", perfetta descrizione di una qualsiasi scena di guerra, "Moment Of Surrender", scritta dal punto di vista di un drogato, non può non colpire nella sua crudezza e Unknow Caller immaginario dialogo tra un disperato qualunque (il drogato di prima?) e Dio. Ma devo dire che da questo punto di vista non ci sono cadute di tono in tutto il disco.

La produzione è, come sempre pulita e curatissima nel minimo dettaglio. Avere Eno e Lanois aiuta, gli U2 lo sanno e ringraziano. E ringraziamo anche noi ascoltatori.

Dovessi dare un voto non saprei, vi dico che per me è largamente promosso. Un buon lavoro. ;)

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Certo, molto volentieri. Del concerto ti scrivo nel topic apposito, che mi pare di aver visto. Qui spendo due parole sul nuov disco.

"No Line On The Horizon" è il dodicesimo disco in studio degli U2 e, diciamolo fin da subito, non si discosta moltissimo da quel filone stilistico compositivo inaugurato dai 4 nel 2000, con l'onesto "All That You Can't leave Behind" e continuato, in maniera molto più marcata, con l'orrendo "How To Dismantle An Atomic Bomb" del 2004. Com'è allora questo nuovo disco? Sul solco dei precedenti (ma anche con qualche spruzzata di inventiva che non guasta) ma decisamente migliore a livello di produzione, di songwriting e di testi. Nettamente superiore al predecessore del 2004 (e vabbè ci voleva poco, direte voi; in effetti fare peggio era estremamente difficile) sulla linea, a livello di giudizio finale al disco del 2000.

Ritornano in cabina di regia Brian Eno e Daniel Lanois e il risultato si sente. Alla fine, ben 7 tracce delle 11 saranno scritte dagli U2 in collaborazione con i fidi produttori. E l'inflenza si sente. Da un lato è impossibile non ravvisare il tocco di Eno in canzoni come "Moment Of Surrender" (splendido e sofferto gospel di 7 minuti, trascinato da un Bono che non avrà più la voce di una volta, ma che a livello interpretativo si supera, sicuramente la migliore del lotto), "Unknow Caller", sopratutto per quanto riguarda il ritornello corale e "Fez - Being Born", che è un paesaggio in musica, perfetto esempio di connubio tra musica e immagini, come non accadeva dai tempi di "Promende" (dal disco "The Unforgettable Fire" del 1984). L'influenza del canadese Lanois invece è più udibile in brani come "White As Snow", delicata ballata che ricorda un pò quella "The First Time" apparsa in Zooropa e "Cedars of Lebanon" suadente traccia di chiusura dove Bono si supera un altra volta con un interpetazione sussurrata, accopmagnato da um eccellente lavoro ritmico di Clayton/Mullen. Certemanete una delle chiusure più belle degli U2, a livello di "Mothers Of Dissapers", "Love Is Blindness" e "MLK".

Altri episodi assolutamente rimanrchevoli sono la tilte track che ha l'onere di aprire le danze; un pezzo rock con la chitarra (finalmente ritorvata) di Edge in primo piano e Bono ancora una volta sugli scudi a livello intepretativo. Che non abbia la voce di un tempo è udibile, ma è incredibile come parta da questo oggettivo svantaggio per concentrarsi tutto sul pathos interptativo e questa canzone ne è una prova. Poi ci sono "Maginficent" che è U2 al 100% senza però risultare un puro esercizio di stile, grazie alla chitarra inconfondibile di Edge.

Dove gli U2 si "arrangiano" e firmano i pezzi da soli, ahinoi i risultati sono ambivalenti. Get On Your Boots ha, perlomeno, il fascino di confondere e di recuperare un pò di quella vena autoironica tanto usata negli anni 90 e poi persa proprio in questo ultimo decennio, dove la band si è pera in un buonismoi di fondo a tratti irritante. Stand Up Comedy è un puro esercizio accademico di scontanta canzone rock; bello il groove, ma poca sotanza. "Ill Go Craxy If I Don't Crazy Tonight" è un pezzo puramente pop, con un ritrnello arioso e melodico, filglio diretto dell'ultima prduzione U2ica. Ruffiana se volete, ma mantiene in sè un fascino particolare, mertio anche del testo niente affatto scontato.

Capitolo testi, appunto: ho ritorvato qui il Bono che desideravo. Sensibile e pungente e profondo come solo lui sà essere, senza scadere nel banale o nel retorico. Da questo punto di vista, cito "Cedars of Lebanon", perfetta descrizione di una qualsiasi scena di guerra, "Moment Of Surrender", scritta dal punto di vista di un drogato, non può non colpire nella sua crudezza e Unknow Caller immaginario dialogo tra un disperato qualunque (il drogato di prima?) e Dio. Ma devo dire che da questo punto di vista non ci sono cadute di tono in tutto il disco.

La produzione è, come sempre pulita e curatissima nel minimo dettaglio. Avere Eno e Lanois aiuta, gli U2 lo sanno e ringraziano. E ringraziamo anche noi ascoltatori.

Dovessi dare un voto non saprei, vi dico che per me è largamente promosso. Un buon lavoro. ;)

:ehhhh?: cavoli! giuro che dopo lo leggo con calma, ora sono di fretta. comunque grazie! ;)

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Stereophonics release their long awaited new album 'Keep Calm and Carry On' on November 16th.

The album will be available in three formats; a standard CD, a deluxe hardback book edition with the CD alongside a DVD containing over 2 hours worth of footage (including the making of the album and the behind the scenes of the 'Decade In The Sun' Greatest Hits Arena Tour) and 12" vinyl.

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Stereophonics release their long awaited new album 'Keep Calm and Carry On' on November 16th.

The album will be available in three formats; a standard CD, a deluxe hardback book edition with the CD alongside a DVD containing over 2 hours worth of footage (including the making of the album and the behind the scenes of the 'Decade In The Sun' Greatest Hits Arena Tour) and 12" vinyl.

Ancora in giro sono?? :blink:

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Ancora in giro sono?? :blink:

Guarda myra, non saranno i radiohead. Ma sono dei grandi e ti spiego perchè.

Si sputtanarono con Maybe Tomorrow, ma secondo me non per loro volere, semplicemente è capitato.

Con gli ultimi 2 album sono scaduti nell'anonimato e mi sembra giusto perchè rasentano mediocrità o almeno la quasi sufficienza ( un pò come gli ultimi dei Travis, Supergrass o no? Band di grandi potenzialità - naturalmente sono esclusi i Muse da questa categoria )

però

Kelly Jones ha una voce calda e avvolgente COME POCHI nel PANORAMA ANGLOSASSONE.

E comunque hanno sempre fatto musica con una certa onestà anche se non hanno mai osato tanto.

Ma questo sono i 'phonics!

RESPEKT.

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The Longing è credo il pezzo migliore di Everett con Trouble With Dreams e Elizabeth on the Bathroom Floor

vero,molto bella the longing.oggi su spotify è uscito il nuovo degli editors.ad un primo ascolto è un pacco clamoroso :wacko: suoni kraut piazzati qua e là,un po' come hanno fatto gli horrors in alcuni brani di primary colours (ma gli horrors hanno fatto un ottimo disco),qualche reminiscenza di gary numan, ma le canzoni non ci sono proprio :arbitro: e poi l'ultilizzo dei suoni di cui sopra sembra forzato e scolastico,quasi si fossero sentiti in dovere di farlo perchè non sapevano bene che direzione prendere.però devo concedergli almeno un altro ascolto...

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Non so se non se ne è ancora parlato o se semplicemente non me ne sono accorto io, comunque l'ultimo dei Mùm è proprio bellino, sono passati definitivamente a fare canzoncine folk/pop dolcissime e squisite. E' da sempre la svolta che mi sarei aspettato da loro. Le reminescenze elettroniche sono sempre ben gradite, The Smell of Today is Sweet Like Breastmilk in the Wind per quanto stupida mi fa sempre ballare di gggioia... :dance:

Mi sta piacendo molto anche Andrew Bird, songwriting molto semplice ma gradevole.

Discorso a parte per At Swim Two Birds, di cui metterò a breve una recensione in "l'album che vi propongo.." perchè mi sta provocando orgasmi multipli... :o

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