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ma dai su è inutile sto 3d...è ovvio che tutti mettano filmoni dei miei maroni...visti rivisti cucinati e bolliti...

vive la france!

Sarebbe bello se si argomentasse la scelta dei film. Uno sterile elenco sanno farlo tutti.

quello si...ma dopo che vengono argomentati 200 volte arancia meccanica,shining,full metal e compagnia bella...cioè voglio dire...

meglio argomentare che so un albero degli zoccoli invece delle solite pugnette...

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1)So che si abusa molto di kubick,però voglio parlare di cosa ha significato per me eye whide shut.Prima di vedere questo film,ho sempre creduto che per poter andare avanti alcune volte bisognasse toccare il fondo.Io sono molto legato a quei principii morali che mi ha infondato una famiglia cattolica,però c'è stato un periodo,come spesso capita agli adolescenti,in cui li si mette alla prova,li si testa ,per vedere se sono giusti.per me quel film ha significato rappresentare quello che è un passaggio che goni uomo affronta nella vita.

L'uscita dall'ingenuità,l'errore,la caduta,la risalita.

Mi ha ricordato una novella di boccaccio,che ho studiato da poco,Andreuccio da Perugia.

2)Il postino.Troisi per me è un genio.Ma oltre a questo ricordo che dopo aver visto questo film sono rimasto triste per un paio di giorni.Il suo volto ,soprattutto nelle ultime scene,era struggente,si vedeva chiaramente che non stava bene.In quel film vidi tutti i limiti dell'uomo che nasce nel meridione,uno spaccato su una società che sembra immutabile da quasi un secolo.Quel film ti toglie molte speranze.

3)Sussurri e grida.Questo capolavoro di bergman mi ha aperto le porte del grande cinema d'autore.Nelle introspezioni psicologiche dei personaggi chirurgiche,devastanti,lucide e così chiare da essre inquietanti ci ho visto tutta la fragilità dell'essere umano,che di conseguenza lo porta ad inacidirsi contro se e gli altri,a chiudersi e non aprirsi per nessun motivo.Mi ha ricordato le tragedie greche,in primis Medea.

Questi sono i tre film che mi son sentito di scrivere,quelli che hanno significato molto per me,avrei potuto mettere un quarto film qualsiasi ma non avrebbe avuto la stessa importanza per me.Appena mi viene in mente il quarto lo scrivo.

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Un Chien Andalou - Luis Bunuel: La collaborazione con Salvador Dalì nella scenografia già dice tutto. Opera surrealista per eccellenza, ha dato il via a quel circolo virtuoso che mi ha portato in nuove strade per approfondire il linguaggio e la sintassi cinematografica. Opera fin troppo avanzata per quel tempo. Capolavoro.

:prego::prego:

complimenti... bisognerebbe insegnarcelo ai nostri giovani l'ammore per i filmi muti...

sparo i miei 4 e me ne vado a dormire

Amore e Guerra - Woody Allen perchè se vuoi farmi ridere devi quantomeno cercare di avvicinarti a questa pietra miliare della comicità, cazzo! intelligenza e risate vanno a braccetto, se penso alla marea di buffoni che cerca di fare film divertenti senza cavarmi un sorriso, grazie Woody...

Kill Bill - Quentin Tarantino perchè il suo amore per il cinema mi ha fatto innamorare a mia volta del cinema, e della violenza...

La Corazzata Potemkin - Sergej Eisenstein perchè fa figo dire di apprezzarlo... no, perchè è un colossal diversamente sonoro, perchè le sue inquadrature sono storia, perchè il montaggio è geniale, perchè ogni persona che voglia dire la parola Cinema deve passare di qui, non c'è storia.

Happiness - Todd Solondz perchè Solondz è un moralista con la maschera da anticonformista, ma forse ai nostri tempi è molto anticonformista fare i moralisti... una commedia nerissima dove davvero si ride per non piangere, e poi c'è Philipp Seymour Hoffman, che grazie a questa interpretazione si è guadagnato il posto di "mio attore preferito"

ce ne sarebbero ma vabbè, adesso mi son venuti questi...

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Ho deciso di provarci...

Arancia Meccanica - Il capolavoro di Kubrick: splendida fotografia, ottima regia, sceneggiatura perfetta con i migliori dialoghi scritti nella storia del Cinema. Un film musicale, violento, comico, scandaloso, psicologico, filosofico. Impossibile non amarlo e impossibile non restare scandalizzati da questo capolavoro.

Testimone d'accusa - Forse uno dei migliori film di Billy Wilder. Forse il migliore. Un giallo/giudiziario spettacolare con continui colpi di scena e con una Marlene Dietrich letteralmente da brividi. Gli ultimi 10 minuti di questo film sono assolutamente sconvolgenti, un colpo al cuore. Si resta di sasso quando appare la scritta THE END. Un must.

Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo - Sergio Leone prende il western americano, lo getta nel water e crea un nuovo genere tutto suo. Non più il duello, ma il triello. Non più (solo) grandi panoramiche delle montagne americane, ma anche gli occhi, le mani, gli sguardi, i volti. Più particolare e meno universale. Per il cinema dell'epoca un film assolutamente innovativo. E non è poco.

La grande abbuffata - Quattro maestri del cinema (Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Philippe Noiret) si siedono a tavola e decidono di mangiare fino a crepare. Una storia piena di cibo, donne, battute. Un film che fa ridere e riflettere, che fa sorridere e eccitare (le tettone della maestra elementare sono qualcosa di spettacolare). Un film amaro. Grottesco.

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Parlare di quattro film che hanno segnato la mia vita è un pò come tentare di catturare il vento ed infilarlo in una bottiglia.

I film sono come le canzoni, almeno per me, ho certamente dei punti fermi cinematografici, così come tengo nel cassetto delle canzoni che mi apparterranno per sempre…però…si scopre sempre qualcosa di nuovo…che ci fa vedere le cose da una prospettiva differente, ci migliora, ci cambia, ci insegna.

La sarabanda delle immagini muta, il cinema e l’arte sono simili alla marea, credo.

Ma visto che il topic ne richiede quattro…ci provo...

2001: Odissea Nello Spazio, di Stanley Kubrick.

Essenzialmente perché è un’opera spartiacque nella storia del cinema.

Kubrick con questo monumento immortale ci traghetta dalle vecchie concezioni in una nuova era.

Come dice giustamente Roberto Pugliese, studioso kubrickiano doc, c’è il pre 2001, ed il post.

Film che è davvero un monolite, la pietra miliare di una mente illuminata, quella kubrickiana, che nella sua lunga cavalcata non ha mai smesso di scrutare l’animo umano, nelle sue varie disposizioni: la socialità, l’aggregazione, la violenza.

Mi fermo, altrimenti scriverei un papiro solamente su Stanley, ma comunque, ecco, questo è il film che davvero porterei con me, questo e nessun altro, inattaccabile nella sua continua mutante bellezza, profondità, geniale profetica, panteistica cosmica totalità.

In una parola, IL FILM. In primis 2001, poi, a distanza siderale, tutto il resto.

La Sottile Linea Rossa, di Terrence Malick.

Da un punto di vista prettamente emotivo, visivo, “d’anima”, il film più bello che io abbia mai visto.

Apologia dell’essere umano nel suo rapporto con la natura, più che un film di guerra una lunga riflessione sul nostro senso terreno, con le nostre debolezze, e soprattutto, la ricerca di quella scintilla, ciò che ha dato luce, illuminando di senso, se c’è, a questo “grande sasso” dove stiamo. Capolavoro assoluto.

Stalker, di Andrej Tarkovskij.

Mi è difficile scegliere un film di questo immenso personaggio…Sono legato in generale alla sua poetica, più che al singolo episodio, ma comunque, questo è senza dubbio uno di quei lavori che lasciano una traccia incancellabile.

Come se Dante avesse avuto una mdp e ci avesse condotto nella selva oscura, Tarkovskij filma la sua Divina Commedia, travestendosi da Caronte benigno, portandoci nei meandri della Zona, luogo dove tutti i sogni si realizzano, attraverso le casualità della vita, viaggio irto di difficoltà…

Mi riesce difficile scriverne senza commuovermi, davvero un prodigio di sensibilità, poesia e genialità. Assoluto.

Lisbon Story, di Wim Wenders.

Altra perla…(dedicata a Federico Fellini, una sorta di 8 e ½ lusitano che mischia ricordo e preghiera al futuro…)

On the road, microfoni pelosi giganti, il fado e l’amore, immagini di una Lisbona antica dal sapore melanconicamente pessoiano, suoni catturati, sminuzzati, ricreati, ma che lasciano sempre lo spazio al potere della visione, nel poter ricreare la realtà attraverso la metafora del viaggio, inteso come strumento per non distaccarsi dal proprio Io.

C’è tutto il meglio di Wenders, quello documentaristico a la Tokyo-Ga, quello profondo de Lo Stato Delle Cose e de Il Cielo Sopra Berlino.

Di una dolcezza sconfinata, struggente ed estatica bellezza velata di pianto.

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2001 Odissea nello spazio, di Stanley Kubrick da un due pagine di racconto di Clarke.

Ha segnato la mia vita, il mio amore per le discipline astofisiche passa anche e sopratutto dall'osso che si tramuta in navetta di trasporto, dall'astronave a forma di cazzotto che viaggia verso Giove, da Hal9000 (doppiato in italiano da un palermitano, Bellini, con Kubrick che dichiarò che la versione italiana era la migliore in assoluto) e la sua tremenda logica ferrea che sfocia nel paradosso, la partita a scacchi con Frank Poole (omaggio a Pohl, altro scrittore di fantascienza), le inquadrature angoscianti nel vuoto, la sequenza del viaggio verso l'infinito, la sequenza finale con il monolito.

Dedicato a chi snobba la fantascienza, quella letteraria. Chissà se Kubrick avesse portato sul grande schermo un Ubik, magari il cinema non avrebbe così stuprato il più grande genere letterario del dopoguerra.

Aggiungere anche un "vergognatevi", poi però mi sembra di essere troppo drastico quindi non lo aggiungo.

Il cacciatore di cervi (The Deer Hunter in originale) di Micheal Cimino

Il Vietnam crudo era quello di Apocalypse Now, ok.

Ma il Vietnam più profondo era anche la storia di questi tre operai metallurgichi, amanti della caccia al cervo, spediti nell'inferno a combattere i Vietcong.

Mi sono alzato dal divano un pò scosso.

Ma poco poco eh.

Rocky Horror Picture Show di Jim Sharman

Mi ha fatto riscoprire cosa sia Il tascio, e fidatevi, non è poco.

E' un film così tamarro

ma così tamarro

ma così tamarro

ma così tamarro

da risultare un capolavoro.

E di fronte a tutta questa tamarragine, io che tamarro lo sono nel profondo dell'animo anche se tendo a nasconderlo, non posso che inchinarmi.

Pulp Fiction di Quentin Tarantino

Immenso. Prima di vederlo non cagavo il cinema di striscio da anni e anni. Lo vedo e mi metto in piedi ad applaudire. Superbo nei dialoghi, nelle riprese, nella concezione della storia, nel montaggio, nelle tematiche, superbo dappertutto. Mi ha fatto riapprezzare la settima arte.

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rispondo alla domanda e faccio il sincero

Ovosodo di Paolo Virzì

c'è chi piange guardando Via col vento, c'è chi piange guardando Schindler's List, c'è chi piange guardando Titanic.

io piango guardando Ovosodo. che mi venga in mente, è l'ultima, grande, commedia (?) all'italiana prodotta. a parte vabbé, che fa sdraiare. però i risolti dolciamari del film li ho sempre trovati tanto struggenti quanto reali e vicini.

Prova a prendermi di Steven Spielberg

è un film che mi ha sempre messo addosso tanta allegria, passione, voglia di vivere. non è nulla di più di una simpatica commedia, però è molto coinvolgente, e mi fa sempre molto piacere rivederla. poi ho sempre molto apprezzato la recitazione di di caprio e hanks, sono dei buoni attori, e reggono bene la baracca.

La città incantata di Hayao Miyazaki

lui - per quel poco che ho visto di lui - lo adoro, e questo titolo qui, in particolare, mi prese veramente un sacco, quando lo vidi. è il toccare con mano il significato delle parole "delicatezza", "libertà", "incanto". è il film di piccole cose che anche quando sei nel punto più nero della malinconia sa sempre tirarmi un po' su, perché porta con sé un'ottima quantità di speranza e amore per il bello.

I sette samurai di Akira Kurosawa

non è il mio film preferito dell'Imperatore (prima di lui c'è l'immenso Vivere), però è il primo film di lui che ho conosciuto, non ché amato. mi colpirono - e mi colpiscono tutt'ora - l'eleganza con cui è affrontata tutta la vicenda, anche nei momenti più drammatici e disorganici. un equilibrio che dà intensità a tutto il film, e che si accresce man mano che l'epicissima trama si sviluppa. Non un cedimento, solo grandi personaggi e personalità (Toshiro Mifune, al solito, IMMENSO) infilati in una vicenda appassionantissima. il tutto ordinato in un film alla Kurosawa. Cioè.

potevo mettere la passione di giovanna d'arco, il caligari, pulp fiction, trainspotting e sarei stato una tonnellata più fico di così, ma ho preferito citare cose veramente "mie"

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Il Vietnam crudo era quello di Apocalypse Now, ok.

Pan, non ridurre Apocalypse Now ad un film crudo.

Parliamo sempre di arte pura.

@ karma: Mi sento chiamato in causa perché citare film francesi del '29 può risultare presuntuoso. Ma io davvero li sento miei, uno per uno, mi hanno cambiato la vita.

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-"el" Luis Bunuel

Vacca troia che filmone! Il mio preferito di Bunuel dopo Un Chien Andalou e L'age d'or.

Tra l'altro l'ho visto al cinema, ero l'unico che rideva come un coglione (la parte finale nella chiesa è esilarante/terrorizzante).

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complimenti... bisognerebbe insegnarcelo ai nostri giovani l'ammore per i filmi muti...

e allora ecco i miei 4 film muti preferiti

Nosferatu - Friedrich Murnau :prego::prego::prego:

Viaggio nella luna - George Melies :wub:

Metropolis - Fritz Lang (mi ha sempre affascinato tantissimo)

Un chien Andalou - Luis Bunuel (genialita' assoluta)

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allora facciamo le serie di film: muti, comici, b/n, italiani...qui non finiamo mai!!! :D

per gli esperti in statistica direi che kubrick vince a man basse per ora...ma a me non piace un granch'è lo stesso ^_^

comunque tra tutti i suoi sicuramente voterei 2001 nonostante la scena psichedelica finale che dura un quarto d'ora e che se a suo tempo era un colpo di genio ipnotizzante adesso dopo tanti anni e con l'avvento dei videogame che ci hanno abituati a ben altro è una palla noiosissima

bunuel praticamente non lo conosco, bisogna che colmi la lacuna...così come con il cinema francese di cui sto solo scalfendo la superficie, devo procurarmi qualcosa...bravo antonio, sto thread è un buon spunto per vedersi qualche buon film :clapclap:

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...nonostante la scena psichedelica finale che dura un quarto d'ora e che se a suo tempo era un colpo di genio ipnotizzante adesso dopo tanti anni e con l'avvento dei videogame che ci hanno abituati a ben altro è una palla noiosissima...

:mellow: Non si scherza su ste cose... <_<

e non parlo di eyes wide shut sennò finisce male!!!! :lol:

comunque a parte gli scherzi io kubrick non lo amo, davvero noiosetto per i miei gusti, film stupendi, per carità, capolavori, pietre miliari, non si discute la valenza artistica e la profondità intellettuale ma come già detto io non lo reggo più di tanto...ma quello che ha fatto spielberg postumo (A.I.) è piaciuto a voi cultori o lo mettete nell'angolo e lo catalogate come un passo falso di spielberg appunto?

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Il Vietnam crudo era quello di Apocalypse Now, ok.

Pan, non ridurre Apocalypse Now ad un film crudo.

Parliamo sempre di arte pura.

E' che quando ho stilato la lista veniva Apocalypse Now prima di Il Cacciatore, quindi mi soffermavo da una parte sul lato crudo (sempre ricordando la ricerca più personale e introspettiva di Willard, che sfocia nell'apice della carriera di Brando, il monologo sull'Orrore. :prego:) e dall'altra parte sul lato prettamente visivo (Il Cacciatore ha delle inquadrature incredibili) e introspettivo.

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...nonostante la scena psichedelica finale che dura un quarto d'ora e che se a suo tempo era un colpo di genio ipnotizzante adesso dopo tanti anni e con l'avvento dei videogame che ci hanno abituati a ben altro è una palla noiosissima...

:mellow: Non si scherza su ste cose... <_<

e non parlo di eyes wide shut sennò finisce male!!!! :lol:

comunque a parte gli scherzi io kubrick non lo amo, davvero noiosetto per i miei gusti, film stupendi, per carità, capolavori, pietre miliari, non si discute la valenza artistica e la profondità intellettuale ma come già detto io non lo reggo più di tanto...ma quello che ha fatto spielberg postumo (A.I.) è piaciuto a voi cultori o lo mettete nell'angolo e lo catalogate come un passo falso di spielberg appunto?

A.I.? Stan si sta ancora rivoltando nella tomba. Possa trovare pace un giorno.

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...nonostante la scena psichedelica finale che dura un quarto d'ora e che se a suo tempo era un colpo di genio ipnotizzante adesso dopo tanti anni e con l'avvento dei videogame che ci hanno abituati a ben altro è una palla noiosissima...

:mellow: Non si scherza su ste cose... <_<

e non parlo di eyes wide shut sennò finisce male!!!! :lol:

comunque a parte gli scherzi io kubrick non lo amo, davvero noiosetto per i miei gusti, film stupendi, per carità, capolavori, pietre miliari, non si discute la valenza artistica e la profondità intellettuale ma come già detto io non lo reggo più di tanto...ma quello che ha fatto spielberg postumo (A.I.) è piaciuto a voi cultori o lo mettete nell'angolo e lo catalogate come un passo falso di spielberg appunto?

ma davvero Il Dottor Stranamore, Arancia Meccanica e Full Metal Jacket sono noiosi per te?

Capisco 2001 e Barry Lindon, e anche Shining volendo... ma quei 3 in alto proprio no...!

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