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l'album che vi propongo oggi è...


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Manouk - Manouk

Che poi in realtà il tizio si chiama Scott Mercado, il che mi ha stranito, in quanto pensavo fosse un gruppo formato da 3/4 elementi, è americano, ed è uno dei più sottovalutati cantautori del decennio appena passato. Di grandi qualità compositive, ma sopratutto saggio, in quanto conosce qual'è la durata giusta di un pezzo (raramente si sforano i tre minuti), alterna fasi dolcissime a brevi momenti di sfuriata, comunque controllata e mai esagerata.

Ha un suono di pianoforte che adoro, ed una cura del suono maniacale al dettaglio, ogni tanto un pò di inserti elettronici, e i pezzi hanno il grande pregio di rimanere comunque impressi nella mente.

Pezzoni del disco, quasi tutti, dico comunque Nometoucherpas, Lie to Me, Maria Oden, All Said and Done.

Non so dire a chi/cosa assomigli. Per farvi una idea, comunque, questa è Nometoucherpas.

(siccome il disco è introvabile, l'ho uppato io di persona personalmente, a chi interessa, via di MP ;) )

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Manouk - Manouk

Che poi in realtà il tizio si chiama Scott Mercado, il che mi ha stranito, in quanto pensavo fosse un gruppo formato da 3/4 elementi, è americano, ed è uno dei più sottovalutati cantautori del decennio appena passato. Di grandi qualità compositive, ma sopratutto saggio, in quanto conosce qual'è la durata giusta di un pezzo (raramente si sforano i tre minuti), alterna fasi dolcissime a brevi momenti di sfuriata, comunque controllata e mai esagerata.

Ha un suono di pianoforte che adoro, ed una cura del suono maniacale al dettaglio, ogni tanto un pò di inserti elettronici, e i pezzi hanno il grande pregio di rimanere comunque impressi nella mente.

Pezzoni del disco, quasi tutti, dico comunque Nometoucherpas, Lie to Me, Maria Oden, All Said and Done.

Non so dire a chi/cosa assomigli. Per farvi una idea, comunque, questa è Nometoucherpas.

(siccome il disco è introvabile, l'ho uppato io di persona personalmente, a chi interessa, via di MP ;) )

Ioioioioioio :D

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EasyBeat.jpg

Ci sono americani e americani. Ci sono i Wilco di Yankee Hotel Foxtrot, i BRMC di Howl, gli emuli di Jhonny Cash, gli esasperati della New Wave a là Interpol e via dicendo.

Loro hanno preso Yankee Hotel Foxtrot, se lo sono ascoltati per bene, hanno eviscerato la parte melodica e hanno tirato fuori un disco che non sfigura al confronto (non sfigura diverso da "è ai livelli di"), anticipando certe cose di A Ghost is Born e di Sky Blue Sky.

C'è meno abuso di tecniche di studio rispetto a YHF, anzi, non c'è quasi, 'sti tizi si son ritrovati a casa loro, hanno messo su il loro studiolo di registrazione e si son divertiti a suonare, non c'era spazio per cazzeggiare. Ma l'impronta melodica è squisitamente Wilichiana, e quindi, ottima.

Due esempi: Fools Life, Oh No!

Ingiustamente sottovalutati. Da riabilitare.

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The Duckworth Lewis Method - Omonimo

Avevo letto di questo album da qualche parte, forse su Ondarock.

Così al primo ascolto la mia prima impressione è stata: "Cos'è, uno scherzo?".

Sì, perchè questo gruppo formato da 2 elementi di 2 gruppi MAI sentiti prima d'ora, ha confezionato un album che sembra scritto da un numero imprecisato di musicisti ibernati in varie epoche e scongelati oggi, senza avere una minima idea di cosa sia la musica nel 2010.

Così si forma una miscela di chitarre country, liriche degne della miglior Mary Poppins, orchestrine anni '50, intrusioni Queenesche, arpe centenarie, liuti e campanelli.

In pratica see questo disco fosse una ricetta gli ingredienti sarebbero broccoli, stomaco di serpente, vomito di topo e feci di Emu. Eppure il risultato finale è bellissimo, al netto di 5 o 6 ascolti.

Ah dimenticavo, il tema portante del disco e di tutte le 12 tracce è l'argomento che da anni fa scrivere migliaia e migliaia di canzoni ai musicisti di tutto il mondo:

IL CRICKET.

Traccia migliore: Rain Stops Play

Da provare se ti piacciono: I cartoni animati Disney.

NB: Data la zuccherosità potrebbe causare enormi attacchi di diabete.

ascoltato finalmente: è meraviglioso perchè c'è tutta una componente di pura e semplice presa per il culo (secondo me) di tutta un'estetica retrò, nel mentre producendosi in canzoni appiccicosissime sul cricket.

Per dire, la malefica Meeting Mr Miandad parla di andare in Pakistan per incontrare un leggendario giocatore, però nonostante quello è impossibile non ricanticchiarsela per ore.

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Apparatjik - We Are Here -

Bel progettino nostalgico vagamente anni '80 plasmato dalla voce dei Mew + il bassista dei Coldplay + il tastierista degli A-ha...Il risultato è un disco piacevole e tutt'altro che banale.

mi incuriosisce, se per caso ti scivola un pm nella mia casella...grazie

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http://www.youtube.com/watch?v=f3Nf59X22m4

L'album non l'ho comprato quindi non vi so dire. Ma a me piace parecchio questa canzone. Lui è Kurt Vile il chitarrista di una band americana quasi sconosciuta: The War on Drugs.

Consigliata direttamente da Bradford Cox, mi piace un casino.

Quasi quasi sembro io con tanta tecnica in più, capelli lunghi ed una chitarra seria :lol:

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Apparatjik - We Are Here -

Bel progettino nostalgico vagamente anni '80 plasmato dalla voce dei Mew + il bassista dei Coldplay + il tastierista degli A-ha...Il risultato è un disco piacevole e tutt'altro che banale.

Speculazioni dicono che vi siano 10 dimensioni + 1 temporale, quindi quell'unstable non è proprio azzeccatissimo. :P

Anche se lì specifica spatial dimension, quindi magari magari, ancora. :uhm:

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Neil on impression

L'oceano delle onde che restano onde per sempre

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pagina myspace: http://www.myspace.com/neilonimpression

non li conoscevo mica, fanno post-rock, ho iniziato a sentirli perché sabato apriranno il concerto dei Silver mt.Zion ad arezzo e, temendo di beccare un altro gruppo-spalla-scassa-palle, mi sono informato per un'eventuale entrata in ritardo. Invece sono bravissimi :bava:

(e sono italiani :P)

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Speculazioni dicono che vi siano 10 dimensioni + 1 temporale, quindi quell'unstable non è proprio azzeccatissimo. :P

Anche se lì specifica spatial dimension, quindi magari magari, ancora. :uhm:

Matematicamente la quarta dimensione è un ente su cui si lavora benissimo (basta pensare alla 'figura' di una qualsiasi f(z)). Siamo noi che possiamo 'vederne' solo le 'proiezioni' :dance:

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Clogs - The Creatures in the Garden of Lady Walton

http://www.youtube.com/watch?v=XGt7FH2CGhU

Sì, lo so, sono noioso eccetera eccetera, ma dopo aver sentito il nuovo disco non ho proprio potuto esimermi dal fare questa (semi)recensione.

Perchè non si può non amare un gruppo sino a ieri solo strumentale, che apre il nuovo cd con un pezzo solo vocale, composto da una ventina di loop di voci che si intrecciano.

Un disco permeato da un'atmosfera fatata e sognante, ciò di più simile abbia mai sentito all'incrocio tra musica classica e post-rock, melodramma e musica folk. Ciò grazie soprattutto alle collaborazioni con il soprano Shara Worden (My Brigthest Diamond), con Matt Berninger (The National) e Sufjan Stevens (vedi video).

Non mancano episodi di melodie allucinanti fuori dagli schemi (vedi l'agghiacciante "adages of Cleansing", per me pezzo dell'anno sinora), ma in generale le partiture sono molto più semplici dello schizoide "Lantern", a vantaggio però di una maggiore ricchezza di suoni.

Voto: 8.

Da ascoltare ASSOLUTAMENTE.

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Clogs - The Creatures in the Garden of Lady Walton

http://www.youtube.com/watch?v=XGt7FH2CGhU

Sì, lo so, sono noioso eccetera eccetera, ma dopo aver sentito il nuovo disco non ho proprio potuto esimermi dal fare questa (semi)recensione.

Perchè non si può non amare un gruppo sino a ieri solo strumentale, che apre il nuovo cd con un pezzo solo vocale, composto da una ventina di loop di voci che si intrecciano.

Un disco permeato da un'atmosfera fatata e sognante, ciò di più simile abbia mai sentito all'incrocio tra musica classica e post-rock, melodramma e musica folk. Ciò grazie soprattutto alle collaborazioni con il soprano Shara Worden (My Brigthest Diamond), con Matt Berninger (The National) e Sufjan Stevens (vedi video).

Non mancano episodi di melodie allucinanti fuori dagli schemi (vedi l'agghiacciante "adages of Cleansing", per me pezzo dell'anno sinora), ma in generale le partiture sono molto più semplici dello schizoide "Lantern", a vantaggio però di una maggiore ricchezza di suoni.

Voto: 8.

Da ascoltare ASSOLUTAMENTE.

Passapassapassapassapassapassa. :ok:

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Clogs - The Creatures in the Garden of Lady Walton

http://www.youtube.com/watch?v=XGt7FH2CGhU

Sì, lo so, sono noioso eccetera eccetera, ma dopo aver sentito il nuovo disco non ho proprio potuto esimermi dal fare questa (semi)recensione.

Perchè non si può non amare un gruppo sino a ieri solo strumentale, che apre il nuovo cd con un pezzo solo vocale, composto da una ventina di loop di voci che si intrecciano.

Un disco permeato da un'atmosfera fatata e sognante, ciò di più simile abbia mai sentito all'incrocio tra musica classica e post-rock, melodramma e musica folk. Ciò grazie soprattutto alle collaborazioni con il soprano Shara Worden (My Brigthest Diamond), con Matt Berninger (The National) e Sufjan Stevens (vedi video).

Non mancano episodi di melodie allucinanti fuori dagli schemi (vedi l'agghiacciante "adages of Cleansing", per me pezzo dell'anno sinora), ma in generale le partiture sono molto più semplici dello schizoide "Lantern", a vantaggio però di una maggiore ricchezza di suoni.

Voto: 8.

Da ascoltare ASSOLUTAMENTE.

con quanto mi piacciono i national con quanto proprio non riesco a capire i clogs. peace, me ne farò una ragione

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THE RURAL ALBERTA ADVANTAGE - Hometowns

arton691.jpg

trio canadese

arrangiamenti poveri, suono grezzo, basato su chitarre acustiche o elettriche, batteria scatenata, il tutto accompagnato da una voce stridula che da vita a ritmi folkeggianti molto piacevoli.

scoperto per caso, scaricando una cosa per un'altra (questa appunto).

Ah, il caso... :rolleyes:

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mi rivolgo soprattutto al popolo oasisiano e britrockoso :rolleyes: niente di nuovo, ma è un niente fatto bene. sprazzi di bros (The good old days è parente di The importance of being idle, mentre la traccia di chiusura è My sister lover...) e nel complesso un piacevole blues/rock.

sono solo queste quattro, le potete ascoltare tutte su loro myspace, io vi consiglio di dargli un ascolto ;)

01. Tears & rapture

02. The good old days

03. Roswita

04. A rolling stone gathers no moss

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