demos Posted February 19, 2011 Report Share Posted February 19, 2011 se me lo pubblica qualcuno fuori da scatterbrain sì.scrivo un pamphletgià me lo vedo:Radiohead: A Modest Proposal. Link to comment Share on other sites More sharing options...
HypFra Posted February 19, 2011 Report Share Posted February 19, 2011 Grazie, l'ho scritto io! Conosci il mio amico Paolo Marchegiani allora Link to comment Share on other sites More sharing options...
KidKP ThE InSaNe Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Paolo MarchegianiIl NOSTRO amichetto. (Scusate, mi eclisso...) Link to comment Share on other sites More sharing options...
PacktLikeSardines Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Conosci il mio amico Paolo Marchegiani allora Certo! Link to comment Share on other sites More sharing options...
HypFra Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Il NOSTRO amichetto. (Scusate, mi eclisso...)sorry caro, non ti volevo trascurare Il mondo è piccolo, eh Link to comment Share on other sites More sharing options...
endriu Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 probabilmente Scaruffi lo stroncherà. anche Ondarock credo.ondarock vive di quello. se sei una band con 25 fan in tutto il mondo sarai sempre ben accetto. altrimenti.. Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Che cazzate, In Rainbows su Ondarock si beccò 7,5 altro che stroncature. Link to comment Share on other sites More sharing options...
endriu Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Che cazzate, In Rainbows su Ondarock si beccò 7,5 altro che stroncature.sarebbe troppo anche per loro negare l'evidenza di un capolavoro Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 sto aspettando una stroncatura.voglio capire chi percepisce questo TKOL male, cosa percepisce di cattivo. mi interessa se ci sono delle motivazioni (io per esempio le ho argomentate diffusamente) o la stroncatura avverà solo per posa.La maggior parte dei casi, per citare Frank Zappa, "I critici musicali sono persone che non sanno scrivere che intervistano persone che non sanno parlare per un pubblico che non sa leggere." Link to comment Share on other sites More sharing options...
Purenoise Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 La maggior parte dei casi, per citare Frank Zappa, "I critici musicali sono persone che non sanno scrivere che intervistano persone che non sanno parlare per un pubblico che non sa leggere."Beh, per citare ancora Zappa e per stroncare chi pensa di aver ragione in questo forum: "Scrivere di musica è come ballare di architettura." Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Beh, per citare ancora Zappa e per stroncare chi pensa di aver ragione in questo forum: "Scrivere di musica è come ballare di architettura." possiamo andare tutti a casa Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sig.Bakke Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 mi interessa se ci sono delle motivazioni sì concordo. già in giro ho letto dei terrificanti "è manierista", "è la prosecuzione di In rainbows" ma... O_oTra l'altro la canzone manierista sarebbe Bloom. Link to comment Share on other sites More sharing options...
hajime Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 sì concordo. già in giro ho letto dei terrificanti "è manierista", "è la prosecuzione di In rainbows" ma... O_oTra l'altro la canzone manierista sarebbe Bloom. la prosecuzione di In Rainbows non si può proprio sentire ... Link to comment Share on other sites More sharing options...
principles Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 la prosecuzione di In Rainbows non si può proprio sentire ... Vero. Nulla di più spezzato e lontano. Link to comment Share on other sites More sharing options...
antonio exit music Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Anche io aspetto una "stroncatura" per vedere se le mie sensazioni sono plausibili o solo frutto di una aspettativa alta.Ondarock ha il pregio/difetto di avere uno staff di recensori eterogeneo,quindi non darei per certa una stroncatura; allo stesso tempo una recensione di ondarock non è sempre affidabile,proprio per la quantità di redattori che spesso sono persone che hanno velleità da scrittore e di musica hanno competenze non elevate. Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Geniacci, di Ondarock non va visto il voto unico, va visto il voto dei singoli redattori, spesso INCOMPRENSIBILE.Esempio: Pj Harvey ha 7,5 nella pagina del disco, 5 di media nei voti dei redattori. Link to comment Share on other sites More sharing options...
lift Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 molto, molto interessante.Anno: 2011Label: Ticker Tape/XL/TBD/HostessGenere: Experimental RockTracklist:01. Bloom02. Morning Mr Magpie03. Little By Little04. Feral05. Lotus Flower06. Codex07. Give Up the Ghost08. SeparatorSe cercate le belle melodie di In Rainbows o le chitarre di Hail to the Thief avete sbagliato disco. Dopo la svolta/rivoluzione del 2000 con Kid A e Amnesiac i Radiohead non sono più stati legati a contenuti musicali definiti, non si sa mai cosa aspettarsi dalla band di Oxford, loro “fanno i Radiohead”, non si riducono ad un genere musicale. Ed ecco che nel 2003 e nel 2007 uscirono lavori di respiro quasi classicamente rock, pur con qualche episodio degenerativo. Per il 2011 Thom Yorke e soci hanno invece deciso di tornare alla decostruzione.Questo è The King of Limbs: otto tracce che sperimentano organizzazioni di suono diverse dal canone tradizionale. Non è un disco di belle canzoni, anzi, forse è il meno succoso dal punto di vista prettamente melodico: c’è una precisa volontà di arginare l’impianto musicale canonico (non a caso vengono esclusi pezzoni come “The Present Tense”). La strutturazione del suono è scissa, molteplice, disorganica, fuorviante, straniante. Da una parte poli-ritmi ossessivamente ripetuti, dall’altra il canto fluttuante di Yorke; non c’è interazione, non c’è sincronia, non c’è organicità. Le componenti del suono si contrastano vicendevolmente, o meglio si ignorano proprio, in modo da scindere la mente dell’ascoltatore e portarla così allo straniamento. A farcire il tutto, campiture spettrali dal gusto ambient, linee di basso profonde come gli abissi, suoni pieni, puri, fantasmi che aleggiano minacciosamente sulla materia ritmica.Alla base ci sta un’idea di musica radicalmente diversa; musica ritmica, quantitativa, come un’equazione matematica, una somma algebrica di elementi indipendenti che sovrapposti creano un caos stordente. I Radiohead mai come oggi hanno stravolto il loro canone estetico. Qui non conta più di tanto il timbro, lo strumento che provoca il suono, ma il contrasto concreto ritmico/aritmico,veloce/lento; il suono è trattato come materia solida, i cui volumi determinano l’effetto psicotropo sull’ascoltatore, è musica spaziale, volumica, che fa perno sulla contrasto di suoni più che sul contenuto musicale. L’oggetto musica è stato desemantizzato, inaridito, trasformato in puro strumento psichico per andare a pungere determinati nodi del nostro modo di percepire. Più che canzoni esteticamente accattivanti, organizzazioni di suono stordente, il cui scopo è dilaniare l’ordine psichico dell’ascoltatore. Non le linee melodiche o ritmiche in sé, ma il loro modo di relazionarsi e di giungere all’orecchio come composto unitario. The King of Limbs non è musica rock da giudicare bella/brutta, è musica totale in cui immergersi e lasciarvisi avviluppare.La stratificazione dei suoni è eccezionale. Ascoltatelo in auto a volume altissimo, sarà un’esperienza potentissima, vi divorerà le percezioni. O meglio, può essere fruito anche come un disco di classico rock, ma risulterà irrimediabilmente inferiore ai capolavori del passato, vi sembrerà un lavoro con melodie ordinate, composte, mai sopra le righe e accompagnamenti monotoni, come brusii di fondo. Girate la manopola del volume verso destra e sentirete l’oceano di suoni che sottende le composizioni e il contrasto ritmico che lacera ogni singolo istante di quest’opera. I primi quattro brani insistono su loop ritmici di feroce ossessività: “Bloom” mette subito in chiaro le cose, affiancando un ritmo claudicante al canto funereo, tutto immerso in fumi fantasmatici di algido terrore; è lo schema base su cui si sviluppa l’opera. “Morning Mr Magpie”, forte di un magnifico loop di chitarra spezzettato ed un andamento melodico più articolato e calibrato, ribadisce l’idea di poli-struttura in cui ritmo e melodia corrono paralleli ed indifferenti. “Little by Little” accentua i contrasti, con battiti affilati ed arpeggi morbidi a darsi battaglia; in un simile caos sonoro la voce melliflua di Thom Yorke è come un ricamo ulteriore, viene percepita di rimbalzo, non direttamente, e risulta per questo ancora più bella e ficcante perché marginale all’economia del brano. “Feral” è l’estremizzazione del concetto: a rispondere al poli-ritmo furibondo non è il canto, ma singulti spettrali, vocalizzi sconnessi e bordate tombali dal basso granitico di Colin.“Lotus Flower” apre la seconda parte, più morbida, del disco. È il singolo di lancio, ma solo per la melodia un poco più orecchiabile delle altre; l’impianto ritmico è di una potenza maestosa, non inferiore ai brani precedenti. La stratificazione dei suoni è incredibile, ad ogni ascolto si scopre un nuovo dettaglio. “Codex” è la parodia, o meglio l’alterazione genetica della ballata classica in stile Yorke: mai si era sentito un pianoforte così riverberato, mai i suoni erano sembrati così pesanti, solidi, gli acuti così disturbanti, metafisici, antiestetici, la melodia così volutamente inconcludente. Solo con “Give Up The Ghost” si sente una normale chitarra acustica, ma sta volta è la voce stessa a creare il loop, da contrastare con una seconda voce. Poli-melodia. Straniamento continuo.La tensione della prima parte cala progressivamente negli ultimi tre brani e si stempera nell’atto finale: “Separator”, possibile rimando ad un rapido successore di The King of Limbs e definitiva risurrezione dalle tenebre profonde del disco. È il brano più solare del lotto, per una chiusura luminosa in un sovrapporsi denso di suoni sfavillanti.Con quest’opera i Radiohead demoliscono definitivamente la forma-canzone di stampo pop: poli-ritmo, poli-melodia, musica ambient. Siamo probabilmente di fronte ad uno dei dischi più destrutturati della musica rock. Un Trout Mask Replica del pop moderno. Unico appiglio: le parti vocali, seppur non convenzionali, contrastate, messe a volte in secondo piano, sono l’unica guida per l’ascoltatore ingenuo. Il disco è piuttosto ostico. Non è un bell’album da canticchiare come potevano essere i due predecessori. È un’opera di concetto, di ricerca strutturale. Probabilmente uno dei lavori più pensati e distanti dalla tradizione rock della carriera dei Radiohead. Impossibile dire ora se questo tentativo di innovazione porterà frutto. Di certo ci mostra una band che a quasi vent’anni dall’esordio ha ancora voglia di mettersi in gioco totalmente, rischiare di deludere le aspettative pur di trovare nuove soluzioni musicali che svecchino gli stilemi della musica rock.The King of Limbs è un disco che ridiscute in modo globale la fisionomia del suono Radiohead, inondandolo di nuove interessanti idee. Ora la parola va al grande pubblico, saprà apprezzare gli sforzi artistici di quest’opera fuori dagli schemi? http://www.artistsandbands.org/ita/modules/recensioni/detailfile.php?lid=2174 Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 molto molto bella questa recensione, totalmente condivisibile comunque più lo ascolto più mi viene da gridare al capolavoro!che sia un discone l'ho già dato per assodato... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 mahrimango perplessoper esempio mi chiedo se questi recensori hanno mai sentito Zooropa degli U2 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Reckoner Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Ottima recensione!!! Link to comment Share on other sites More sharing options...
TomThom Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Per Laca... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Per Laca... tutto vero. Link to comment Share on other sites More sharing options...
lift Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 tutto vero.ebbè,detto da uno che - per sua stessa ammissione - ha ascoltato un paio di volte l'album venerdì...alti livelli di critica.ma come si fa?ma cos'è, un gioco?l'espressione di una psicosi?di un malessere?vuoi essere il primo ad aver inventato la figura del troll-moderatore? Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 ebbè,detto da uno che - per sua stessa ammissione - ha ascoltato un paio di volte l'album venerdì...alti livelli di critica.ma come si fa?ma cos'è, un gioco?l'espressione di una psicosi?di un malessere?vuoi essere il primo ad aver inventato la figura del troll-moderatore?Lift,TKOL per ora ora sta lì.lascio che sia lui a rincorrermi, a tendermi la trappola, ad azzannarmi, a farmi sua preda. i dischi che ritengo più belli lo sono non perchè piacciono a me, ma perchè io piaccio a loro. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Thomyorke Posted February 20, 2011 Report Share Posted February 20, 2011 Io mi domando perchè continuare ad ascoltare i Radiohead se l'unica cosa che si riesce a fare è un po' di gossip (la menata delle tracce possibili dell'lp8 è ancora impressa nella mia mente, così come le pippe mentali su improbabili comportamenti relativi al rapporto fra i membri della band..).Non ti piacciono, Laca!? Hai sbagliato band...definire separator una canzonetta su un giro di batteria ricavato dalla pianolina giocattolo..tutte queste provocazioni!..Secondo te i radiohead non avevano la possibilità di inserire il ballatone? di cambiare giro di batteria? di ficcarci 2003340404 cambi di ritmo??!!..evidentemente l'intento dell'album non era questo! evidentemente non è così semplice giudicare un cd, visto che è frutto del lavoro di professionisti che ne sanno di musica più di quanto sappiamo noi tutti del forum!non ne posso più di tutte ste menate: se hai problemi con il mondo, la soluzione non è certo quella di infangare i radiohead come se questo possa cosituire una sorta di gioco apotropaico. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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