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Radiohead su web & social


Lacatus

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1 minute ago, echoes said:

Però perché mandare un volantino con scritto "sappiamo dove abitate"? Sembra una specie di indizio premonitore, no? Ovvero "verremo a casa vostra" quindi è possibile che l'iniziativa in qualche modo abbia seguito...

Si in effetti lo sembra peró a me sembra solo una trovatz pubblicitaria. Tra l'altra è una frase riciclata, giá usata da loro nell'era HTTT (2003/04)

Comunque: http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3Aown4GUJxQnAJ%3Awww.radiohead.com%2Fdeadairspace%2F070704%2Fblank-space+&cd=1&hl=en&ct=clnk&gl=au

Blank space, 2007

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13 minutes ago, echoes said:

Però perché mandare un volantino con scritto "sappiamo dove abitate"? Sembra una specie di indizio premonitore, no? Ovvero "verremo a casa vostra" quindi è possibile che l'iniziativa in qualche modo abbia seguito...

infatti... 

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20 minutes ago, Wanderer said:

L'artista non può farci niente questo è vero (dovrebbe essere la legge ad intervenire), ma io non trovo il comportamento molto coerente ecco. A me va benissimo il togliere gli intermediari, ma non si può pensare di combattere la pirateria se poi sei il primo a dare via un album gratis...(perchè come dici tu è una questione di cultura: più dai album gratis più fai credere che la musica è GRATIS. Ma non lo è. Poi ecco ci sarebbe anche la questione del reato, ovviamente non in questo caso, ma vabbè). 

Per me è proprio l'it's up to you a causare il problema. Premetto: l'idea che sta alla base è anche interessante, ma io non sono per nulla d'accordo...è chi ha le spese che dovrebbe decidere a quanto far pagare un suo lavoro, no chi riceve il servizio (se ci pensi è il contrario di ciò che succede nel mondo per qualsiasi altro servizio, e non si capisce perchè per la musica debba essere cosi...). Chiaro che in quel momento era una accusa alle case discografiche che molto spesso impongono gran balzelli per distribuire opere..ma alla fine il concetto si è distorto in "paga quanto vuoi" finendo poi per far arrivare il valore, anni più tardi, pari a zero. Infatti per me più che "pay what you want" il concetto doveva essere "Here's the album directly from us to you: e ora paga"

Meglio il sistema tkol: vuoi il disco. Eccolo. Prezzo è questo: ciao. 

Come dici tu il problema è sociale, ma allora educhiamo la gente, non facciamogli sempre credere che c'è la pentola d'oro in fondo all'arcobaleno...

It's up to you era troppo avanguardistico rispetto alla coscienza di noi popolo troppo narcisista / egoista.

Comunque è stata un'operazione che ha aperto le acque, sicuramente.

 

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Il discorso vale da una parte e dall'altra: sai quanta gente registra della roba che non sarebbe buona manco come demo e la vende come disco in versione digitale? Dovrei considerare questi buontemponi come lavoratori? 

Ovviamente so che il discorso non vale per la tua band, ma è per chiarire che il punto è che il mondo musicale rispetto al resto delle arti è sempre stato una sorta di stortura, una gallina dalle uova d'oro fino a 30 anni fa, ora è un mega provino per chi riesce a rientrare nei canoni di personaggio da promuovere e vendere. Chi ci va di mezzo sono i nuovi artisti, con zero profitti online nonostante si sgobba e si fa gavetta. E' un mondo sostenibile? No. 

L'arte deve essere anche provocazione, no? Per quanto ci siano punti deboli ("I'm fucked off as you are" è la testimonianza evidente), la loro provocazione mi piace, ed emoziona, altrimenti non saremmo qui a montare teorie e refreshare siti. Non devono mica trovarti una soluzione, se esiste, ma una provocazione è appunto quello di cui il mondo musicale ha bisogno.

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A me l'ipotesi di una distribuzione completamente diversa dagli schemi, che non si affida al web, convince abbastanza.
Vedrei anche l'ipotesi del mandiamo il disco a casa a qualcuno e poi lo diffondono i fans (ma sarebbe inevitabile poi che lo facessero via web), se solo non fossimo a 18 giorni dal primo concerto.
I segnali sicuramente ci sono, ed hanno un senso che solo alla fine forse riusciremo a cogliere.

Visto che ormai possiamo solo aspettare e fare ipotesi assurde ...
se arriva l'album a casa a me, mi faccio tutta blu (che il bianco mi sta male) e sparisco senza condividerlo con nessuno.

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5 minutes ago, Sexbeatles said:


L'arte deve essere anche provocazione, no? Per quanto ci siano punti deboli ("I'm fucked off as you are" è la testimonianza evidente), la loro provocazione mi piace, ed emoziona, altrimenti non saremmo qui a montare teorie e refreshare siti. Non devono mica trovarti una soluzione, se esiste, ma una provocazione è appunto quello di cui il mondo musicale ha bisogno.

Lascia stare la mia band, perchè siamo una realtà troppo piccola e non sarebbe giusto lamentarsi, dato che tra l'altro non è il nostro lavoro (o futuro lavoro)...mi riferisco all'oceano di mezzo tra i Radiohead e il mio insegnante di musica..

 

Ad ogni modo, quella che proponi tu qui sopra, questa è una buona chiave di lettura...

Ma io infatti non li critico per non averci provato - anzi - critico il loro sistema...che ha dei cortocircuiti...e che invece molta parte di appassionati paventa come via perfetta. 

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10 minutes ago, Sig.Bakke said:

Mi dai anche i numeri per il superenalotto? :D

Su quello ci sto lavorando, visto che non prendo mai manco una "bolletta", come diciamo dalle mie parti (la schedina calcistica praticamente) :bye::bye::bye:

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7 minutes ago, Valderrama said:

Su quello ci sto lavorando, visto che non prendo mai manco una "bolletta", come diciamo dalle mie parti (la schedina calcistica praticamente) :bye::bye::bye:

Spero tu abbia ragione per oggi io non sono così ottimista -_-

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Phil, con la schermata del post di annuncio davanti al naso: "Allora ragazzi, clicco o non clicco?"

Colin: "Clicca, dai!"

Ed: "No, dai aspettiamo un momento, tra 5 minuti c'è la costellazione del carro che diventa viola..."

Colin: "Machissenefrega! Clicca, clicca, clicca!"

Jonny, togliendosi le cuffie: "Colin la smetti di fare casino, sto guardando questo video di questo organista 80enne che suona penderecki al contrario con un dito solo"

Thom: "Ragazzi. E' già su spotify! Twitterrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr a me"

Clive entra: "Erano oggi le prove, ragazzi?"

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2 minutes ago, Sig.Bakke said:

Spero tu abbia ragione per oggi io non sono così ottimista -_-

Oggi iniziano a provare a Redditch ritrovandosi tutti insieme e nel mentre annunciano il cd. Ma poi secondo voi iniziavano a oscurare il sito di Domenica, cosí, per caso? Invece di starsene con le famiglie :laugh:

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1 minute ago, Wanderer said:

Phil, con la schermata del post di annuncio davanti al naso: "Allora ragazzi, clicco o non clicco?"

Colin: "Clicca, dai!"

Ed: "No, dai aspettiamo un momento, tra 5 minuti c'è la costellazione del carro che diventa viola..."

Colin: "Machissenefrega! Clicca, clicca, clicca!"

Jonny, togliendosi le cuffie: "Colin la smetti di fare casino, sto guardando questo video di questo organista 80enne che suona penderecki al contrario con un dito solo"

Thom: "Ragazzi. E' già su spotify! Twitterrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr a me"

:lol::lol::lol:

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15 minutes ago, Lacatus said:

Questo è un vero Wall Of Ice.

Il Blizzard sarà disciolto dallo Scirocco?

A proposito di Wall of ice, tempo fa vidi questa track list postata da un utente sia su atease che su reddit:

The Present Tense - 5:12

Identikit - 3:32

Silent Spring - 4:28

Wall of Ice - 4:20

Water/Orca - 5:28

Lift - 3:49

The Green Children - 2:10

God Knows - 4:37

Anarkali - 4:50

Burn the Witch - 5:18

The End of Hollow Words - 6:42

 

Ovviamente trattasi al 99% per cento di fake, come si sono affrettati a dire tutti nelle risposte, tranne un utente che ricordava una cosa simile anche per "in Rainbows": qualche mese prima uscì un track list che venne perculata da chiunque e poi si rivelò essere esattamente quella del disco.

Vabbè, è pure curiosità per ingannare l'attesa, ma a me non dispiacerebbe una successione del genere, soprattutto "The present tense" come opener :bava:

Ah, il disco si chiamerebbe "Heart of stone", che mi pare la cosa meno credibile di tutte francamente.

 

 

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