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Tribuna Politica


Scassato

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cazzo, c' è internet, i radiohead ne sono l' esempio primario.

vuoi che con i cervelli che abbiamo in italia, con la tecnologia che c' è, i cittadini non riescano a esprimere la propria opinione con un semplice click... referendum, proposte, votazioni... tutto tramite internet...tutto tramite i cittadini

è un' idea buttata la alla cazzo, per carità, ma sai quante valide alternative ci potrebbero essere...

:triste:

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cazzo, c' è internet, i radiohead ne sono l' esempio primario.

vuoi che con i cervelli che abbiamo in italia, con la tecnologia che c' è, i cittadini non riescano a esprimere la propria opinione con un semplice click... referendum, proposte, votazioni... tutto tramite internet...tutto tramite i cittadini

è un' idea buttata la alla cazzo, per carità, ma sai quante valide alternative ci potrebbero essere...

Sì vabbè, grandissima stronzata. I cittadini che competenze hanno per esprimersi su opere pubbliche, economia, stato sociale, gestione delle finanze dello stato? Ma dai per favore...

Il trionfo del qualunquismo.

Sicuramente sarebbe interessante avere dei referendum propositivi e/o un sistema che consenta a gruppi di cittadini di fare proposte di legge, questo sì. Ma il tutto deve comunque passare per un'amministrazione tecnica e le scelte tecniche altro non sono che espressione di scelte politiche.

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mi rendo conto che una delle cose più difficili è che la gente cambi le proprie abitudini.

chiunque

Ma non è questione di abitudini ma di competenze! Come può un operaio esprimersi sull'opportunità di un'opera pubblica o su una manovra finanziaria?

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Sì vabbè, grandissima stronzata. I cittadini che competenze hanno per esprimersi su opere pubbliche, economia, stato sociale, gestione delle finanze dello stato? Ma dai per favore...

Il trionfo del qualunquismo.

Sicuramente sarebbe interessante avere dei referendum propositivi e/o un sistema che consenta a gruppi di cittadini di fare proposte di legge, questo sì. Ma il tutto deve comunque passare per un'amministrazione tecnica e le scelte tecniche altro non sono che espressione di scelte politiche.

echoes, la risposta che avevo dato era premessa da "è un' idea buttata la alla cazzo, per carità, ma sai quante valide alternative ci potrebbero essere"

tra l' altro sono assolutamente d' accordo con quanto hai scritto sopra, tranne che per " le scelte tecniche altro non sono che espressione di scelte politiche"

non è che per forza dobbiamo attribuire una scelta tecnica ad una espressione di scelta politica

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echoes, la risposta che avevo dato era premessa da "è un' idea buttata la alla cazzo, per carità, ma sai quante valide alternative ci potrebbero essere"

tra l' altro sono assolutamente d' accordo con quanto hai scritto sopra, tranne che per " le scelte tecniche altro non sono che espressione di scelte politiche"

non è che per forza dobbiamo attribuire una scelta tecnica ad una espressione di scelta politica

Eh ma se analizzi le cose è esattamente così: le scelte tecniche sono scelte politiche.

Il pareggio di bilancio, ad esempio, può essere ottenuto in diversi modi:

-Tagliando i servizi

-Aumentando le imposte

Scegliere tecnicamente come perseguire questo fine è di fatto una scelta di natura politica ed è probabile che un governo di area socialista scelga la seconda strada, un governo di area liberale propenderà invece per la prima. Il "come" perseguire un fine tecnico altro non è che una scelta di natura politica.

Che poi tutta la discussione che stiamo facendo è una discussione politica, non esiste un solo modo univoco di amministrate uno stato.

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Credo di aver letto il discorso di Lacatus in una qualche cronaca del 500. Suonava così "tempo 200 anni e saremo tutti islamici". 2%20%285%29.gif

Allora non hai capito cosa intendevo dire.

Intendevo dire che tempo 2 generazioni e gli europei bianchi caucasici saranno praticamente estinti oppure vivranno nelle condizioni in cui attualmente vivono gli immigrati. Insomma l'unica via per evitare l'estinzione sarà diventare schiavi. Siamo già ormai mezzo androidi, mezzo robot (robot in slavo vuol dire "lavoro pesante" o "schiavo"). La tecnologia è il cavallo di troia per iniziare a farci abituare a questo stato di schiavitù. Per questo critico i movimenti di protesta via web tipo i grillini, le cordate su feisbuk, le petizioni online e via dicendo... Laddove c'è tecnologia c'è l'ordine mondiale, la dittatura invisibile che ci riempie di beni superflui.

Ho letto da poco che la massima aspirazione dell'uomo occidentale è lo smartphone. Siamo in pieno schiavismo tecnologico. Quando tutta questa merda sarà spazzata via e torneremo a pascolare i nostri greggi si parlerà di questa come un'epoca buia, mortifera.

Per capire cosa sta succedendo consiglio di approfondire Pasolini: prima leggete Petrolio e gli Scritti Corsari e poi guardate Salò.

http://www.youtube.com/watch?v=l2XzE2rgTGY

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Allora non hai capito cosa intendevo dire.

Intendevo dire che tempo 2 generazioni e gli europei bianchi caucasici saranno praticamente estinti oppure vivranno nelle condizioni in cui attualmente vivono gli immigrati. Insomma l'unica via per evitare l'estinzione sarà diventare schiavi. Siamo già ormai mezzo androidi, mezzo robot (robot in slavo vuol dire "lavoro pesante" o "schiavo"). La tecnologia è il cavallo di troia per iniziare a farci abituare a questo stato di schiavitù. Per questo critico i movimenti di protesta via web tipo i grillini, le cordate su feisbuk, le petizioni online e via dicendo... Laddove c'è tecnologia c'è l'ordine mondiale, la dittatura invisibile che ci riempie di beni superflui.

Ho letto da poco che la massima aspirazione dell'uomo occidentale è lo smartphone. Siamo in pieno schiavismo tecnologico. Quando tutta questa merda sarà spazzata via e torneremo a pascolare i nostri greggi si parlerà di questa come un'epoca buia, mortifera.

Non ho capito se la prima parte del tuo discorso e' una conseguenza del progresso tecnologico o no. La migrazione e' un fatto intrinseco nella natura umana stessa, i popoli migrano sin dall'alba dei tempi, si mescolano tra loro, alcuni si riducono altri crescono di numero, la tecnologia non c'entra nulla.

Questi beni superflui di cui parli cosa sono? Chi decide cosa e' superfluo o no? Un individuo che sceglie la tecnologia di cui circondarsi in modo oculato, perche' gli piace, perche' ne capisce, e' anch'esso uno schiavo?

Tu hai un pc, una connessione internet, un telefono, una televisione, sei anche tu uno schiavo?

Si, la nostra societa' e' infangata dal consumismo, dal marketing spietato, dagli interessi delle multinazionali, nessuno nega questo, ma mi sembra esagerato etichettare tutto il progresso come una merda ed augurare che si ritorni all'eta' della pietra e sognare uno stile di vita bucolico.

In fondo, se rifletti, nessuno ci obbliga a comprare (non direttamente almeno), non ci puntano una pistola alla testa per farci acquistare l'ultimo smartphone. Su questa terra ci sono un sacco di pecore, c'e' chi decide di seguire il dio denaro, chi il dio di qualche confessione religiosa, chi il dio del consumismo. Si estingueranno? Boh, in tal caso per me sara' semplice selezione naturale

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Non ho capito se la prima parte del tuo discorso e' una conseguenza del progresso tecnologico o no. La migrazione e' un fatto intrinseco nella natura umana stessa, i popoli migrano sin dall'alba dei tempi, si mescolano tra loro, alcuni si riducono altri crescono di numero, la tecnologia non c'entra nulla.

Questi beni superflui di cui parli cosa sono? Chi decide cosa e' superfluo o no? Un individuo che sceglie la tecnologia di cui circondarsi in modo oculato, perche' gli piace, perche' ne capisce, e' anch'esso uno schiavo?

Tu hai un pc, una connessione internet, un telefono, una televisione, sei anche tu uno schiavo?

Si, la nostra societa' e' infangata dal consumismo, dal marketing spietato, dagli interessi delle multinazionali, nessuno nega questo, ma mi sembra esagerato etichettare tutto il progresso come una merda ed augurare che si ritorni all'eta' della pietra e sognare uno stile di vita bucolico.

In fondo, se rifletti, nessuno ci obbliga a comprare (non direttamente almeno), non ci puntano una pistola alla testa per farci acquistare l'ultimo smartphone. Su questa terra ci sono un sacco di pecore, c'e' chi decide di seguire il dio denaro, chi il dio di qualche confessione religiosa, chi il dio del consumismo. Si estingueranno? Boh, in tal caso per me sara' semplice selezione naturale

Ho parlato di tue tipi di schiavi: 1. lo schiavi della tecnologia (ci abitueranno ad essere schiavi della tecnologia per poterci poi schiavizzare davvero, minacciandoci di togliere la tecnologia alla quale siamo abituati come siamo abituati a respirare) 2. gli schiavi che prenderanno il posto di chi non vorrà fare lo schiavo perché pretenderà di vivere con lo stesso tenore di vita dei nostri padri: ovvero, i migranti.

Io e te apparteniamo al primo tipo, gli schiavi della tecnologia. Io ho la consapevolezza di esserlo schiavo, la maggior parte della gente no. La maggior parte della gente pensa "ho lo smartphone, scrivo sui forum, sono moderno, sono tecnologico, sono padrone di me stesso." Io intanto ho già eliminato dalla mia vita la televisione e i social network. I prossimi passi potrebbero essere l'eliminazione del telefonino (che comunque è rigorosamente base, non sono certo il tipo da iphone-smartphone, eccetera) e di internet e poi del computer e così via. Ho anche eliminato la fotografia digitale e ho cominciato a riusare una vecchia macchina fotografica di mio nonno ancora funzionante (vediamo se tra 50 anni il vostro Apple ipertecnologico sarà ancora utilizzabile) e non puoi immaginarti che risveglio dei sensi che è stato... Noi stiamo delegando il lavoro dei nostri sensi e quindi la nostra vita alla tecnologia. E' come un genocidio.

Quindi tu fammi capire vorresti un mondo di schiavi sottopagati che faccia lo sporco lavoro per potertene stare in casa tutto il giorno attaccato ai forum, ai social network, allo smartphone, guardare il Grande Calcio in HD, chattare su Skype con la 19enne di Lecce in reggicalze e corpetto... ma... aspetta... sei del 1992? E allora si spiega tutto... Tu sei cresciuto già sguazzando in mezzo a tutta questa merda. Sei come i ragazzi di Salò e di Passaggio Di Tempo... Spero solo di non averti turbato troppo con le mie riflessioni pessimiste.

PS non c'è bisogno di tornare all'età della pietra. Basta tornare ai tempi dei miei nonni, prima che si affermasse il modello di sviluppo esponenziale che caratterizza la nostra società del "benessere". Loro sicuramente erano più vivi di noi.

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Ho parlato di tue tipi di schiavi: 1. lo schiavi della tecnologia (ci abitueranno ad essere schiavi della tecnologia per poterci poi schiavizzare davvero, minacciandoci di togliere la tecnologia alla quale siamo abituati come siamo abituati a respirare) 2. gli schiavi che prenderanno il posto di chi non vorrà fare lo schiavo perché pretenderà di vivere con lo stesso tenore di vita dei nostri padri: ovvero, i migranti.

Spiegami cosa intendi per schiavizzare

Il secondo punto non l'ho capito proprio e continuo a non capire cosa c'entrano i migranti. Parli di diaspora o di migrazione?

Io e te apparteniamo al primo tipo, gli schiavi della tecnologia. Io ho la consapevolezza di esserlo schiavo, la maggior parte della gente no. La maggior parte della gente pensa "ho lo smartphone, scrivo sui forum, sono moderno, sono tecnologico, sono padrone di me stesso."

Il progresso e' ovunque, ripeto che sta a noi decidere come utilizzarlo e quanto, nessuno ti obbliga.

Io intanto ho già eliminato dalla mia vita la televisione e i social network. I prossimi passi potrebbero essere l'eliminazione del telefonino (che comunque è rigorosamente base, non sono certo il tipo da iphone-smartphone, eccetera) e di internet e poi del computer e così via. Ho anche eliminato la fotografia digitale e ho cominciato a riusare una vecchia macchina fotografica di mio nonno ancora funzionante (vediamo se tra 50 anni il vostro Apple ipertecnologico sarà ancora utilizzabile) e non puoi immaginarti che risveglio dei sensi che è stato... Noi stiamo delegando il lavoro dei nostri sensi e quindi la nostra vita alla tecnologia. E' come un genocidio.

Questi sono capricci tuoi. Non puoi pretendere che sia seguiti da tutti, e devi farti idea del fatto che c'e' gente perfettamente consapevole di usare un Apple ipertecnologico, perche' gli serve, perche' gli piace, non perche' e' una pecora che si lascia abbindolare dalla Apple

Noi stiamo delegando il lavoro dei nostri sensi e quindi la nostra vita alla tecnologia. E' come un genocidio.

Chiamasi comodita'.E ripeto che sta al singolo individuo deciderle se usarle o meno. Puoi scrivere un libro sui rotoloni regina, su una macchina da scrivere o su un laptop, nessuno ti obbliga a usare quello che il progresso ti mostra come piu' comodo

Quindi tu fammi capire vorresti un mondo di schiavi sottopagati che faccia lo sporco lavoro

Dove l'ho detto questo?

per potertene stare in casa tutto il giorno attaccato ai forum, ai social network, allo smartphone, guardare il Grande Calcio in HD, chattare su Skype con la 19enne di Lecce in reggicalze e corpetto... ma... aspetta... sei del 1992? E allora si spiega tutto... Tu sei cresciuto già sguazzando in mezzo a tutta questa merda. Sei come i ragazzi di Salò e di Passaggio Di Tempo... Spero solo di non averti turbato troppo con le mie riflessioni pessimiste.

Questa e' una invettiva che potevi risparmiarti, dato che non sembra che io abbia usato questo tono con te.

Forse non hai capito che io son da'accordo col tuo ragionamento di fondo, sto solo dicendo la mia su alcuni punti che trovo abbastanza esagerati

PS non c'è bisogno di tornare all'età della pietra. Basta tornare ai tempi dei miei nonni, prima che si affermasse il modello di sviluppo esponenziale che caratterizza la nostra società del "benessere". Loro sicuramente erano più vivi di noi.

Si anche io voglio tornare a quando ero bambino, avevo piu' femmine intorno. Ma dai.

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Spezzo un'arancia contro Pasolini. Salò non ha niente di niente dietro oltre allo scandalo puro, e un paio di scene da creparsi dalle risate; tematicamente, ammesso e parzialmente non concesso che Pasolini ne abbia concepite, non ha niente a che spartire con un Arancia Meccanica. Inoltre, pure a livello di scandalo, al giorno d'oggi ti posso trovare 1) gente che si eccita (solo) con 2) video che in confronto la scena della tortura è acqua di rose. Non vedo come tu possa riuscire a ricollegarlo a discorsi apocalittici che l'umanità si fa da millenni.

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...e poi dicono "popolo sovrano"?

meno lo si interpella, meglio è.

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Spezzo un'arancia contro Pasolini. Salò non ha niente di niente dietro oltre allo scandalo puro, e un paio di scene da creparsi dalle risate; tematicamente, ammesso e parzialmente non concesso che Pasolini ne abbia concepite, non ha niente a che spartire con un Arancia Meccanica. Inoltre, pure a livello di scandalo, al giorno d'oggi ti posso trovare 1) gente che si eccita (solo) con 2) video che in confronto la scena della tortura è acqua di rose. Non vedo come tu possa riuscire a ricollegarlo a discorsi apocalittici che l'umanità si fa da millenni.

Scusa ,Andre non volermene, ma hai letto quello che scriveva Pasolini all'epoca in cui concepì Salò? Io Pasolini l'ho studiato e ti garantisco che tutto Salò è carico di simbolismi, allegorie e metafore, perché Pasolini anche da cineasta mantiene nella scrittura cinematografica la sua essenza di poeta, servendosi degli stessi artifici retorici della poesia insomma. Nel film il sesso è la metafora della mercificazione del corpo dei giovani, l'edonismo imperante, il fatto che pur credendo di essere acquirenti non siano altro che merce loro stessi; la merda è la metafora dei beni superflui della società dei consumi coi quali ci rincoglioniscono i "giocattoli tecnologici", la musica, il Grande Calcio, la politica spettacolo; la morte che si compie con le esecuzioni capitali alla fine del film rappresenta quello che PPP chiamava "genocidio culturale" e più in generale la Morte nel senso di ciclo cosmico mortifero. In pratica il discorso che Pasolini fa nel film Salò è sintetizzato in questo intervento, dove prende come pretesto l'architettura cittadina per dire più o meno le stesse cose del film

http://www.youtube.com/watch?v=e6ki-p1eW2o

Ci sono poi pagine interessantissime anche negli Scritti Corsari e nel romanzo incompiuto Petrolio (nell'appunto 59 denominato "Passaggio Di Tempo").

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Lacatus in questo topic mi stai esaltando. :bava:

Grande.

Della tecnologia salvo solo Internet, l'unica vera rivoluzione degli ultimi 30 anni.

P.S. e lo dice uno totalemente schiavo dell'estetica Apple.

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Lacatus in questo topic mi stai esaltando. :bava:

Grande.

Della tecnologia salvo solo Internet, l'unica vera rivoluzione degli ultimi 30 anni.

P.S. e lo dice uno totalemente schiavo dell'estetica Apple.

:)

io sto iniziando a pensare che pure internet sia una puttanata, sai?

perché la puttanata di fondo è il Villaggio Globale. l'illusione di essere da un altra parte, il finto, fintissimo annullamento delle distanze... io sto notando col tempo i locali che frequentavo sempre più vuoti, per non parlare delle piazzette...prima ci si incontrava di persona in piazzetta, adesso si sta a casa e si chatta con facebook... quale modo migliore per il potere per poter sedare qualsiasi forma di divergenza nel pensiero... pefino i dissidenti come Grillo sono ingabbiati, impantanati nella rete... è proprio una ragnatela, e noi siamo la preda del ragno... Non ci rendiamo minimamente conto di quanto siamo sfigati. Anzi io me ne rendo conto...mi rendo conto che quando ero ragazzino era tutto più bello anche se pagavo continuamente lo scotto di essere ancora immaturo, inesperto, insicuro. Ma il mondo girava nel verso giusto. Ora mi sento maturo, esperto, sicuro, ma mi rendo conto che la vita nelle persone si sta spegnendo. E' questione di cicli cosmici, cose enormi: ci possiamo fare ben poco. La prosisma generazione somiglierà più a degli androidi che ai nostri nonni.

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:)

io sto iniziando a pensare che pure internet sia una puttanata, sai?

perché la puttanata di fondo è il Villaggio Globale. l'illusione di essere da un altra parte, il finto, fintissimo annullamento delle distanze... io sto notando col tempo i locali che frequentavo sempre più vuoti, per non parlare delle piazzette...prima ci si incontrava di persona in piazzetta, adesso si sta a casa e si chatta con facebook... quale modo migliore per il potere per poter sedare qualsiasi forma di divergenza nel pensiero... pefino i dissidenti come Grillo sono ingabbiati, impantanati nella rete... è proprio una ragnatela, e noi siamo la preda del ragno... Non ci rendiamo minimamente conto di quanto siamo sfigati. Anzi io me ne rendo conto...mi rendo conto che quando ero ragazzino era tutto più bello anche se pagavo continuamente lo scotto di essere ancora immaturo, inesperto, insicuro. Ma il mondo girava nel verso giusto. Ora mi sento maturo, esperto, sicuro, ma mi rendo conto che la vita nelle persone si sta spegnendo. E' questione di cicli cosmici, cose enormi: ci possiamo fare ben poco. La prosisma generazione somiglierà più a degli androidi che ai nostri nonni.

In parte condivido Lac, provo anch'io molte delle sensazioni che descrivi, anche se non capisco se si tratta più di nostalgia per la giovinezza o per un tempo che non c'è più. Rimango però dell'idea che Internet sia un universo talmente sfaccettato da contenere inevitabilmente dei germi dannosi al suo interno, ma questa è una caratteristica che tutti gli "amplificatori di libertà" si portano dietro e con la quale prima o dopo devono fare i conti. Anche Grillo, è vero che per certi versi è intrappolato nella rete, ma lo è altrettanto che il suo movimento si è concretizzato in maniera evidente anche al di fuori, conosco almeno tre persone che fanno parte attivamente del movimento cinque stelle, che si muovono, manifestano, si candidano.

Quello che credo è che Internet sia una delle concause con il minor peso sulla disastrosa società in cui siamo oggi, al contrario credo che possa rivelarsi nel tempo un'ancora di salvezza, non per il suo lato globale, ma per il ruolo che potrà rivestire nella diffusione della conoscenza.

Poi rimane indiscutibile che l'immaturità sia un passagio fondamentale nella vita ed il fatto che lo step sia praticamente saltato non può che provocare danni.

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In parte condivido Lac, provo anch'io molte delle sensazioni che descrivi, anche se non capisco se si tratta più di nostalgia per la giovinezza o per un tempo che non c'è più.

No no la mia non è nostalgia. Ho precisato che io non tornerei mai a quei tempi da giovane, perché pativo la mia immaturità, la mia inesperienza, eccetera. Però i rapporti erano VERI, VIVI. Detto in due parole io non considero un progresso il poter chiacchierare amichevolmente con voi che state dall'altra parte dello schermo (lo farei con molta più gioia, di persona, te lo garantisco), ma il poter avere un buon rapporto con le persone vicine in maniera diretta (colleghi, amici, vicini di casa, coinquilini, negozianti di fiducia, parenti, eccetera). Invece l'abitudina a delegare il MEDIUM (sia esso facebook, msn, skype, telefonino) al relazionarci con gli altri ci sta portando a disabituarci ai rapporti diretti, umani e ci sta portando quindi a concepire i rapporti interpesonali come i rapporti che abbiamo con gli oggetti materiali...per quello dico che la prossima generazione potrebbe somigliare più a degli androidi che ai nostri nonni.

Rimango però dell'idea che Internet sia un universo talmente sfaccettato da contenere inevitabilmente dei germi dannosi al suo interno, ma questa è una caratteristica che tutti gli "amplificatori di libertà" si portano dietro e con la quale prima o dopo devono fare i conti. Anche Grillo, è vero che per certi versi è intrappolato nella rete, ma lo è altrettanto che il suo movimento si è concretizzato in maniera evidente anche al di fuori, conosco almeno tre persone che fanno parte attivamente del movimento cinque stelle, che si muovono, manifestano, si candidano.

Quello che credo è che Internet sia una delle concause con il minor peso sulla disastrosa società in cui siamo oggi, al contrario credo che possa rivelarsi nel tempo un'ancora di salvezza, non per il suo lato globale, ma per il ruolo che potrà rivestire nella diffusione della conoscenza.

Ho evidenziato la parola magica in grassetto: CONTENERE. Internet è un contenitore, e quindi è come una scatola. Tu passeresti la tua vita dentro una scatola? Beh è quello che facciamo putroppo sempre di più... Scatola, rete, gabbia... non cambia molto. Siamo carcerati in una gabbia dorata le cui sbarre sono i forum, le caselle email, i social networks, le chat, i file sharing, eccetera.

Noi non dobbiamo essere CONTENUTI, non dobbiamo stare nei CONTENITORI: tutt'altro, dobbiamo essere fuori per essere liberi. Per dirla con Carmelo Bene: "Va vita si comprende? No! E allora occupiamoci della vita, basta occuparsi del sociale!"

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No no la mia non è nostalgia. Ho precisato che io non tornerei mai a quei tempi da giovane, perché pativo la mia immaturità, la mia inesperienza, eccetera. Però i rapporti erano VERI, VIVI. Detto in due parole io non considero un progresso il poter chiacchierare amichevolmente con voi che state dall'altra parte dello schermo (lo farei con molta più gioia, di persona, te lo garantisco), ma il poter avere un buon rapporto con le persone vicine in maniera diretta (colleghi, amici, vicini di casa, coinquilini, negozianti di fiducia, parenti, eccetera).

Per quanto riguarda la nostalgia parlavo di me, sono io che non capisco se si tratta di quello o di altro. Il punto è che io ad esempio non potrei parlare dei Radiohead con nessuno, perchè non conosco nessuno a cui piacciano, a dir la verità faccio abbastanza fatica tutto sommato a aprlare di musica (e non solo) con un grado anche minimo di profondità, ma questo è un altro discorso.

Invece l'abitudina a delegare il MEDIUM (sia esso facebook, msn, skype, telefonino) al relazionarci con gli altri ci sta portando a disabituarci ai rapporti diretti, umani e ci sta portando quindi a concepire i rapporti interpesonali come i rapporti che abbiamo con gli oggetti materiali...per quello dico che la prossima generazione potrebbe somigliare più a degli androidi che ai nostri nonni.

Verissimo, ma è una cosa a cui la società industriale ci aveva già abituato ben prima dell'avvento di Internet; l'alienazione è madre dell'asocialità, della povertà di relazioni, della dipendenza dalla televisione, a mio modo di vedere ben più grave di quella dalla rete, nella quale c'è una parte attiva, di relazione che mancava nel rapporto morboso con la TV tipico delle generazioni dei nostri genitori.

Ho evidenziato la parola magica in grassetto: CONTENERE. Internet è un contenitore, e quindi è come una scatola. Tu passeresti la tua vita dentro una scatola? Beh è quello che facciamo putroppo sempre di più... Scatola, rete, gabbia... non cambia molto. Siamo carcerati in una gabbia dorata le cui sbarre sono i forum, le caselle email, i social networks, le chat, i file sharing, eccetera.

Noi non dobbiamo essere CONTENUTI, non dobbiamo stare nei CONTENITORI: tutt'altro, dobbiamo essere fuori per essere liberi. Per dirla con Carmelo Bene: "Va vita si comprende? No! E allora occupiamoci della vita, basta occuparsi del sociale!"

Anche qui sono completamente d'accordo, ma anche in questo caso è la società industriale ad aver partorito il concetto di gabbia, di scatola; pensa ai lavori nei grandi capannoni degli anni '70, nelle miniere. Il lavoro per come è concepito nell'era del capitalismo prevede il contenimento: case piccole, macchine, uffici, grattacieli, aerei, treni. In questo contesto faccio fatica a vedere Internet come una gabbia, semmai è una finestra dalla quale puoi decidere tu cosa guardare; come nel "Castello errante di Howl" apri la porta e dall'altra parte puoi trovare qualunque cosa. poi è una tua scelta, puoi decidere di affacciarti e parlare con gli altri dalla finestra; puoi aprirla sulla conoscenza e sulla cultura; puoi organizzarti un viaggio o decidere di approfondire, indagare. Teoricamente non c'è limite. La Tv è una finestra dalla quale puoi vedere solo quello che altri decidono, non tu stesso.

La mia dimensione ideale è quella in cui la tua visione bucolica convive in perfetto equilibrio con la possibilità di ampliare gli orizzonti circoscritti che il caso ti prospetta facendoti nascere in un posto piuttosto che in un altro, in una famiglia piuttosto che in un'altra.

In ultima istanza siamo noi a poter scegliere che cosa fare, molto più di qualunque altra epoca storica, il problema è che non lo sappiamo fare, perchè siamo degli animali sociali con troppi bachi e non cirendiamo conto della fortuna che abbiamo.

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