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A Moon Shaped Pool


Lacatus

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Anche Amnesiac è una raccolta di canzoni, anche Hail To The Thief e in fondo lo è pure In Rainbows [senza citare Pablo Honey e The Bends che ovviamente lo sono]. Forse dobbiamo semplicemente rassegnarci al fatto che i Radiohead rimangono una band con l'anima pop [per quanto sia avant, ricercata e artistica] e quindi sono gli Ok Computer e i Kid A ad essere eccezioni.

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2 hours ago, Wanderer said:

Io credo che il disco all'inizio avesse ben altra impronta: poi in provenza in totale cambio di direzione che ha dato vita a AMSP come lo conosciamo.

Sicuramente. 

Sono passati dall'esplorazione della frontiera veryold/verynew al piacere di suonare tutti insieme, senza forzature, con naturalezza. 

Ma va bene così :)

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17 minutes ago, Lacatus said:

Sicuramente. 

Sono passati dall'esplorazione della frontiera veryold/verynew al piacere di suonare tutti insieme, senza forzature, con naturalezza. 

Ma va bene così :)

Ma perche? In realta' il very old e very new c'e' eccome!

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Per me a livello compositivo hanno lavorato pochissimo a questo disco, si è trattato principalmente di arrangiarlo in maniera sopraffina e sperimentare sul sottobosco di suoni. D'altronde hanno utilizzato canzoni già pronte per 6/11 e per la prima volta non ci sono praticamente b-sides [solo quella N-qualcosa, pochino rispetto ai loro standard].

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allo stagno manca un identità concettuale. Cosa che per me è molto importante in un disco...

Poi c'è un altro tipo di identità che "manca": quella del tipo di brani che ci metti, qua è un misto di tutto. Anche qui una cosa che io a mio gusto giudico preferenziale. 

Poi ancora c'è l'unità sonora e qui AMSP non manca (parlo solo di suoni). 

 

Non solo Kid A aveva unità concettuale: c'è l'aveva pure Ok Computer, TKOL e In Rainbows. E pure Amnesiac. E pure HTTT, a pensarci bene. 

Allo Stagno manca una giustificazione artistica. O se c'è io ancora non l'ho colta. 

E non è solo "fare un disco di belle canzoni" perchè pure in Rainbows è cosi (in quanti abbiamo rimarcato la continuità tra IR e Shampool?) ma In rainbows aveva una unità concettuale più forte. 

Non vorrei che negli anni, lo stagno sia ricordato come un "unitario pastrocchio". 

 

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Quando imparerete a prendere con le pinze le dichiarazioni dei Radiohead [come dimenticare "arte senza freni" per TKOL :laugh: ] non sarà mai troppo tardi.

Comunque sto con Lacatus, del very old + very new qui dentro non v'è traccia.

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7 minutes ago, Lacatus said:

E dove? È predominante il suono full band, con chitarre, basso e batteria, la tecnologia intermedia che proprio non mi aspettavo di sentire. 

Elettronica e orchestra. Io mi aspettavo questo dalle dichiarazioni e questo c'e'.

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47 minutes ago, echoes said:

Quando imparerete a prendere con le pinze le dichiarazioni dei Radiohead [come dimenticare "arte senza freni" per TKOL :laugh: ] non sarà mai troppo tardi.

 

l'ho riletto stamane quel topic: c'erano delle perle, anche mie, mica da ridere...:lol:

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3 hours ago, echoes said:

Anche Amnesiac è una raccolta di canzoni, anche Hail To The Thief e in fondo lo è pure In Rainbows [senza citare Pablo Honey e The Bends che ovviamente lo sono]. Forse dobbiamo semplicemente rassegnarci al fatto che i Radiohead rimangono una band con l'anima pop [per quanto sia avant, ricercata e artistica] e quindi sono gli Ok Computer e i Kid A ad essere eccezioni.

Non lo so, ho sempre pensato che il mood, l'atmosfera, i colori di Kid A, In Rainbows e Amnesiac siano abbastanza coerenti per tutta la durata del disco.

Hail to the thief come questo lo considero un insieme di canzoni, il bello di A Moon Shaped Pool è che ogni brano ha una potenza devastante, ogni brano racconta una storia, ma sono i brani non il disco.

Quando ascolto Kid A (o Amnesiac o In Rainbows) li metto dall'inizio alla fine, perché sono LP, viaggi con tappe precise.

Quando ascolto A Moon Shaped Pool parto da Decks Dark e poi vado a Present Tense o a Tinker Tailor.

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Ma sono strano io che tutti i miei dischi li ascolto (quando li ascolto seriamente) dall'inizio alla fine?:wacko:

perchè vedo che è molto meno comune di quanto pensavo..:o

 

ps. Io mi incazzo se devo assolutamente saltare una traccia dall'ascolto..se di un disco devo addirittura SALTARE a pie pari una traccia per sentirlo vuol dire che qualcosa di molto importante non ha funzionato (o in me o in chi l'ha fatto:lol:)..

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1 hour ago, @li said:

Un po' ovunque. O il famoso prophet e' uno strumento analogico?   

Tinker? Ful stop? La stessa Daydreaming?

Beh il Prophet non può essere considerato "very new": è tecnologia anni '70-'80.
Tinker e Ful Stop hanno quella pulsazione ritmica, che però viene presto inghiottita da tutto il marasma di chitarre, basso, batteria...
Daydraming sì: mette in campo pianoforte, archi (vecchia tecnologia) e campionatori/looper (nuova tecnologia)

Cioè, per intenderci io mi aspettavo una roba tipo Beautiful People, alla You Wouldn't Like Me When I'm Angry (unfinished remix) o, per rimanere nel campo dei Radiohead, alla Bloom: loop a manetta, prevalenza di strumenti classici e etnici, suoni dell'altro mondo. Invece han fatto un disco Radiohead classico, molto bello...ma tutt'altra pasta.

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2 minutes ago, Lacatus said:

Beh il Prophet non può essere considerato "very new": è tecnologia anni '70-'80.
Tinker e Ful Stop hanno quella pulsazione ritmica, che però viene presto inghiottita da tutto il marasma di chitarre, basso, batteria...
Daydraming sì: mette in campo pianoforte, archi (vecchia tecnologia) e campionatori/looper (nuova tecnologia)

Cioè, per intenderci io mi aspettavo una roba tipo Beautiful People, alla You Wouldn't Like Me When I'm Angry (unfinished remix) o, per rimanere nel campo dei Radiohead, alla Bloom: loop a manetta, prevalenza di strumenti classici e etnici, suoni dell'altro mondo. Invece han fatto un disco Radiohead classico, molto bello...ma tutt'altra pasta.

Ok ma once again nn sono loro che hanno detto cazzate (sara' anche 80 il prophet ma rispetto a una viola e' very new ;) ) ma tu che ti aspettavi una cosa diversa 

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21 minutes ago, @li said:

Ok ma once again nn sono loro che hanno detto cazzate (sara' anche 80 il prophet ma rispetto a una viola e' very new ;) ) ma tu che ti aspettavi una cosa diversa 

Mh Jonny era stato chiaro nell'intervista rilasciata dopo la sessione autunno 2014 ad Oxford: "abbiamo cambiato medodo, lavorando ponendoci dei limiti" e questi limiti erano utilizzare tecnologia molto vecchia e tecnologia molto nuova. Secondo questo ragionamento, pareva che avremo sentito un disco con poca "band" e molte manipolazioni elettroniche di strumentazione classica (sicuramente) ed etnica (forse); invece hanno tirato fuori un disco che più classico non si può: full band, registrazione in presa diretta. Quando sono arrivati in Provenza nella primavera 2015 hanno preso proprio un'altra strada.

Per fortuna non è venuta fuori una ciofeca. Mi basta skippare quelle 2-3 e lo Stagno scorre che è una meraviglia ;)

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Parlando di tracklist e di concetto..

per me in realtà il vero problema è ful stop..(che è un bel pezzo eh intendiamoci)

la sequenza daydreaming/decks dark/Desert Island è veramente notevole, nel senso che sono tutte accomunate da questa atmosfera sognante..aggiungiamo a questo trittico Glass Eyes..ci sarebbe una continuazione notevole. Invece in mezzo c'è ful stop che proprio spezza tutto.

Secondo me, togliendo ful stop e pur mantenendo burn the witch prima ne veniva fuori un disco più scorrevole; posto che, come dice echoes, da 7 a 11 pur nella disomogeneità non ha particolari problemi da questo punto di vista.

So che è esagerato, ma... 

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5 minutes ago, Wanderer said:

Parlando di tracklist e di concetto..

per me in realtà il vero problema è ful stop..(che è un bel pezzo eh intendiamoci)

la sequenza daydreaming/decks dark/Desert Island è veramente notevole, nel senso che sono tutte accomunate da questa atmosfera sognante..aggiungiamo a questo trittico Glass Eyes..ci sarebbe una continuazione notevole. Invece in mezzo c'è ful stop che proprio spezza tutto.

Secondo me, togliendo ful stop e pur mantenendo burn the witch prima ne veniva fuori un disco più scorrevole; posto che, come dice echoes, da 7 a 11 pur nella disomogeneità non ha particolari problemi da questo punto di vista.

So che è esagerato, ma... 

Quoto. Ful Stop è bella, ma dopo Desert Island Disk ci voleva Glassy Eyed. Una prima parte sognante (prosecuzione della seconda parte di TKOL) e una seconda parte più cattiva sarebbe stato l'ideale. Un po' quello che auspicava @notlivingjustkillingtime : TKOL alla rovescia.

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36 minutes ago, Lacatus said:

Mh Jonny era stato chiaro nell'intervista rilasciata dopo la sessione autunno 2014 ad Oxford: "abbiamo cambiato medodo, lavorando ponendoci dei limiti" e questi limiti erano utilizzare tecnologia molto vecchia e tecnologia molto nuova. Secondo questo ragionamento, pareva che avremo sentito un disco con poca "band" e molte manipolazioni elettroniche di strumentazione classica (sicuramente) ed etnica (forse); invece hanno tirato fuori un disco che più classico non si può: full band, registrazione in presa diretta. 

Ok fino alle dichiarazioni di Jonny. Il resto erano deduzioni tue pero'.

D'accordo invece con chi dice che sia Ful Stop a spezzare un po' il fluire del disco.

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Non sono per niente d'accordo: il problema non è Ful Stop, il problema è tutta la prima parte che è un susseguirsi altalenante poco comprensibile. Prima La Strega, un alieno in tutto e per tutto, poi l'apnea di Daydreaming quindi il sogno di Decks Dark, l'atmosfera folk-lunare di Desert Island Disk, l'inferno di Ful Stop. E' un pastiche, fortunatamente di roba stellare tolta Burn The Witch, ma di certo molto difficile da ascoltare consecutivamente. La seconda parte funziona certamente meglio ma ribadisco che questo è un disco che chiama l'ascolto singolo delle tracce e obiettivamente questo mi succede solo con The Bends e HTTT.

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