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Iosonouncane


TomThom

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Se diciamo che non è un disco "originale", che è derivativo e suona "vecchio" da un punto di vista di sonorità (internazionali, al limite, perché certo non odora di vecchio dentro il campo da gioco tricolore): sono d'accordo.

Ma se all'opposto aggiungiamo che altrettanto è un album coraggioso e denso, che ha dei picchi emotivi di rara intensità, che è comunque una rarità per il mondo della musica italiana, non va bene lo stesso? Se sminuiamo un lavoro simile, credo proprio che non resti molto da salvare per la canzone di casa nostra. 

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2 minutes ago, echoes said:

Sì ma il senso di dirlo quale sarebbe? Ok bon, vi rompe i coglioni. Dunque? Di cosa dovremmo discutere?

Detto una volta esaurito il discorso che ci tornate a fare in 'sto topic? E' questo che proprio mi sfugge...Se invece si portassero argomenti allora sarebbe ben più interessante e d'altronde una mese fa ricordo che facemmo una bella discussione proprio in questo topic sul prodotto musicale e la sua fruizione nei tempi odierni. A me sembra che IRA attiri antipatia perché osannato un po' ovunque on line e quindi, come reazione, si deve in qualche modo provare a controbilanciare. Facevo lo stesso io con James Blake prima di convertirmi sulla via di Damasco. :laugh:

Ma dov'è osannato ovunque? Kendrick Lamar è osannato ovunque. Gli Smile sono osannati ovunque. I Fontaines DC sono osannati ovunque. Iosonouncane non lo conosce nessuno è in una nicchia della nicchia della nicchia, nemmeno mondiale, ma italiana. Purtroppo, dico io, PURTROPPO, perché per quanto mi riguarda Ira è un disco bellissimo e sono d'accordo con @Valderrama, penso addirittura di ritenerlo esteticamente superiore a Die, sebbene Die sia calato nello zeitgeist, mentre Ira rimane un oggetto alieno piovuto non si sa da quale spazio/tempo.

Comunque, e qui passo e chiudo, la migliore descrizione possibile di Ira, per quanto mi riguarda, la si può fare prendendo in prestito una boutade di Carmelo Bene ospite al Costanzo Show nel 1994: "quando una minchia diventa tanta non c'è più, perché non c'è culo che la ospiti". 

 

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5 minutes ago, Lacatus said:

Comunque, e qui passo e chiudo, la migliore descrizione possibile di Ira, per quanto mi riguarda, la si può fare prendendo in prestito una boutade di Carmelo Bene ospite al Costanzo Show nel 1994: "quando una minchia diventa tanta non c'è più, perché non c'è culo che la ospiti". 

 

:lol::lol::lol::lol::prego:

Carmelo :wub:

"Questo video è soggetto a limiti di età ed è disponibile solo su YouTube"

Chissá perché :laugh:

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35 minutes ago, neula said:

però se non si può dire "mi rompe i coglioni" di un disco di musica pop - perché quello è - allora per cosa si può dire?

non è mica l'ulisse di joyce

Che centra, ogni opera la puoi analizzare più o meno superficialmente, anche i dischi pop. Nella critica mi aspetto che l'analisi sia un pò più evoluta rispetto a "Capolavoro immensooooo" e "Scusa, ma quel disco mi rompe i coglioni". Cose che si possono benissimo dire - beh, in realtà non in questa forma -  , ma poi andrebbero argomentate.

 

Questo se uno poi vuole porsi come critico; se non vuole, amen, ma allora rinuncia anche a pretendere di avere una attendibilità. 

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33 minutes ago, TomThom said:

 

Ma se all'opposto aggiungiamo che altrettanto è un album coraggioso e denso, che ha dei picchi emotivi di rara intensità, che è comunque una rarità per il mondo della musica italiana, non va bene lo stesso? Se sminuiamo un lavoro simile, credo proprio che non resti molto da salvare per la canzone di casa nostra. 

Ma infatti, a volte sembra a leggervi che sto disco lo potreste scrivere tutti in 10 minuti - cosa che per altro non avrebbe nulla di male in sè.. 

Può piacere o meno sto lavoro, ma non gli si può secondo me non riconoscere almeno un grosso lavoro quantomeno preparatorio e di idee. 

Poi  non voglio ripetermi sul fatto che Incani sia un fortunato in una scena sfortunata; ma penso che pur con i bravissimi musicisti che abbiamo in Italia, anche se potessero tutti avere la visibilità che meriterebbero, non uscirebbero IRA ogni 3 giorni. 

E sinceramente io neanche all'estero sento robe come Ira - almeno, non come declina certi elementi. E nell'anno che è uscito, non ho sentito dischi come questo. 

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7 minutes ago, neula said:

pane al pane allora: ira ha momenti bellissimi ma è troppo lungo e in molti passaggi è noioso. Insomma, è un mattone. Classico disco che dici "bello!", ma poi intero lo ascolti due volte a dir tanto.

Personalmente lo ascolto poco, ma quando mi prende non ho nessuna difficoltà anche a sentirlo tutto. A me, lunghezza a parte, pare proprio un disco poco mattone perchè, di fndo, è un disco dalle strutture molto semplici. Poi certo, c'è la neolingua e i rimandi a musiche non certo sulla bocca di tutti. 

Non dico certo sia un disco facile, ma non lo ritengo neanche cosi smodatamente complesso.

(E secondo me uno dei tanti punti belli di quel disco è come può risultare particolare ma anche abbastanza accessibile. Infatti è piaciuto a molti).

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19 minutes ago, Lacatus said:

Purtroppo, dico io, PURTROPPO, perché per quanto mi riguarda Ira è un disco bellissimo e sono d'accordo con @Valderrama, penso addirittura di ritenerlo esteticamente superiore a Die, sebbene Die sia calato nello zeitgeist, mentre Ira rimane un oggetto alieno piovuto non si sa da quale spazio/tempo.

Quote

Silvestrin ha ragionissima: Ira è un disco che può essere considerato capolavoro solo in un paese musicalmente provinciale come l'Italia. Non c'è nulla da osannare. 

Però a volte mi sei un po' contraddittorio.

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7 minutes ago, Wanderer said:

Che centra, ogni opera la puoi analizzare più o meno superficialmente, anche i dischi pop. Nella critica mi aspetto che l'analisi sia un pò più evoluta rispetto a "Capolavoro immensooooo" e "Scusa, ma quel disco mi rompe i coglioni". Cose che si possono benissimo dire - beh, in realtà non in questa forma -  , ma poi andrebbero argomentate.

 

Questo se uno poi vuole porsi come critico; se non vuole, amen, ma allora rinuncia anche a pretendere di avere una attendibilità. 

Nel caso di Ira il "mi rompe i coglioni" per me calza a pennello, dice tutto in poche parole.

Il senso è chiaro, poi si può esplicitare: in molte canzoni ci sono passaggi che si trascinano all'infinito. E' un richiamo alla musica tribale e ai mantra, che si basano sulla ripetizione ossessiva, ma ciò non toglie che, in molti casi, quei passaggi siano noiosi.

Stessa impressione avuta nel live: momenti bellissimi alternati ad altri in cui francamente non vedevo l'ora che finisse la canzone.

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5 minutes ago, Wanderer said:

Personalmente lo ascolto poco, ma quando mi prende non ho nessuna difficoltà anche a sentirlo tutto. A me, lunghezza a parte, pare proprio un disco poco mattone perchè, di fndo, è un disco dalle strutture molto semplici. Poi certo, c'è la neolingua e i rimandi a musiche non certo sulla bocca di tutti. 

Non dico certo sia un disco facile, ma non lo ritengo neanche cosi smodatamente complesso.

(E secondo me uno dei tanti punti belli di quel disco è come può risultare particolare ma anche abbastanza accessibile. Infatti è piaciuto a molti).

Complesso non lo è, almeno non per l'utente medio di un forum come questo e soprattutto oggi che in tasca abbiamo tutta la musica che vogliamo a disposizione. Infatti, bene o male, a cosa si sia ispirato l'avete scritto in tanti, alla fine Incani ascolta la stessa roba che ascoltiamo qui dentro.

Io ancora non sono riuscito ad ascoltare per intero.

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7 minutes ago, neula said:

Nel caso di Ira il "mi rompe i coglioni" per me calza a pennello, dice tutto in poche parole.

Il senso è chiaro, poi si può esplicitare: in molte canzoni ci sono passaggi che si trascinano all'infinito. E' un richiamo alla musica tribale e ai mantra, che si basano sulla ripetizione ossessiva, ma ciò non toglie che, in molti casi, quei passaggi siano noiosi.

Stessa impressione avuta nel live: momenti bellissimi alternati ad altri in cui francamente non vedevo l'ora che finisse la canzone.

ma tu puoi scrivere e dirmi benissimo che Ira ti rompe le palle senza argomentarmi oltre - anche se apprezzo che tu l'abbia fatto -, uno che si vuole porre come critico secondo me non lo dovrebbe fare, Può dirmelo - magari con un altro linguaggio, ma vabbè - e poi però mi dice perchè, esattamente come hai fatto tu adesso. 

Sennò veramente siamo al bar e un po' scassa, perchè la musica - tutta -  meriterebbe di meglio. 

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Just now, echoes said:

"Lo ascolto poco" (che poi io in realtà lo ascolto tanto) è l'argomentazione insensata per eccellenza. 

secondo me (in generale) è l'unica argomentazione sensata per misurare quanto ti piace un disco.

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Just now, @li said:

secondo me (in generale) è l'unica argomentazione sensata per misurare quanto ti piace un disco.

Per me invece può valere massimo per una bibita gasata, nell'arte è quasi più vero il contrario. D'altronde se uno si spara una volta al giorno 2001 Odissea nello spazio ha seri problemi. 

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Si e no; ha valore, ma non in senso assoluto: personalmente ci sono musiche che reputo fantastiche che ascolto 3 volte l'anno. 

Bitches brew l'ho ascoltato massimo 12 volte in vita, ma lungi da me pensare che non sia una roba che ha cambiato la storia della musica del 900 - e comunque mi piace.

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2 minutes ago, Lacatus said:

Per me è il contrario: se una cosa è bella, ne fruisco. Se non ne fruisco, vuol dire che non è così bella.

Quindi ti spari Antonioni una volta al giorno e invece I Simpson una volta ogni dieci anni?

L'arte si assapora non si consuma altrimenti intrattenimento che è un'altra cosa.

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2 minutes ago, Lacatus said:

Per me è il contrario: se una cosa è bella, ne fruisco. Se non ne fruisco, vuol dire che non è così bella.

Diciamo che è un ragionamento applicabile a buona parte delle cose, poi sì, c'è anche chi centellina gli ascolti, ma non capisco perché dato che per me maggiori sono gli ascolti, maggiore è la comprensione/godimento

 

4 minutes ago, Lacatus said:

:D Perché è mia natura

Ah allora lo sai. 😂

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Just now, echoes said:

Per me invece può valere massimo per una bibita gasata, nell'arte è quasi più vero il contrario. D'altronde se uno si spara una volta al giorno 2001 Odissea nello spazio ha seri problemi. 

un film è una cosa diversa nn fare il furbetto.

un disco è fatto per essere ascoltato ripetutamente, non per essere apprezzato una o due volte (come un film appunto).
comunque guarda esempio mio: per me quello dei Big Thief è "di testa" il miglior album uscito quest'anno ma siccome dura una vita e devi essere nel mood giusto finisco per ascoltarlo poco. Questo nn cambia il suo valore ma alla fine dell'anno, per onesta' intellettuale dovro' dire che mi sono piaciuti piu' gli Smile o i Fontaines. Perche' di fatto cosi è (infatti li ho ascoltati molto molto di piu).

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1 minute ago, Wanderer said:

Si e no; ha valore, ma non in senso assoluto: personalmente ci sono musiche che reputo fantastiche che ascolto 3 volte l'anno. 

Ovvio, dipende dal prodotto. La canzone è più facile che uno se la ascolti spesso Colin Stetson un po' meno.

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Just now, @li said:

un film è una cosa diversa nn fare il furbetto.

un disco è fatto per essere ascoltato ripetutamente, non per essere apprezzato una o due volte (come un film appunto).
comunque guarda esempio mio: per me quello dei Big Thief è "di testa" il miglior album uscito quest'anno ma siccome dura una vita e devi essere nel mood giusto finisco per ascoltarlo poco. Questo nn cambia il suo valore ma alla fine dell'anno, per onesta' intellettuale dovro' dire che mi sono piaciuti piu' gli Smile o i Fontaines. Perche' di fatto cosi è (infatti li ho ascoltati molto molto di piu).

Perché un film sarebbe diverso? Arte è una arte è l'altra. Dipende dal tipo di prodotto e da quanto è buono per ogni occasione.

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5 minutes ago, Lacatus said:

In generale si, ma nello specifico della questione Incani ho altri pensieri che poi ti confesseró dal vivo :fischia:

2 minutes ago, echoes said:

Per me invece può valere massimo per una bibita gasata, nell'arte è quasi più vero il contrario. D'altronde se uno si spara una volta al giorno 2001 Odissea nello spazio ha seri problemi. 

Eh.

Visto ieri sera per la prima volta in 4K. Non lo guardavo da 2 anni come minimo.

Sono sconvolto come se l'avessi visto per la prima volta.

Maronn.

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