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Perchè non quello a Coneglianoooo dato che io c'ero? :angry:

Comunque, sarò controcorrente, ma a me Heligoland sta conquistando :dance:

Mi piace molto; atlas air ormai mi piace moltissimo anche in versione studio, Gil I Love You e Splitting ottime, Pray For Rain idem e pure il pezzo con la Sandoval

Non so, non mi sentirei di definire sti pezzi merda pura :huh:

Poi aggiungiamo che mi piacciono pure il pezzo con Albarn e Flat Of The Blade e...

:prego:

Grandi, hanno dissipato quasi tutti i miei dubbi iniziali

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ma cos'hanno fatto con psyche... non ci credo. Ero sicuro che avrebbero messo la versione dell'ep, invece questa cosa.. :bye:

A me pare molto più particolare e bella la versione del disco che non quella dell'EP mixata da Berg.

A ben vedere aver tolto la traccia ritmica e lasciato il posto a soli strumenti a corda è stato un bel colpo. La più spiazzante del disco, a me piace molto.

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A me pare molto più particolare e bella la versione del disco che non quella dell'EP mixata da Berg.

A ben vedere aver tolto la traccia ritmica e lasciato il posto a soli strumenti a corda è stato un bel colpo. La più spiazzante del disco, a me piace molto.

Devo dire la verità che anche io a sentire la versione album, sono rimasto alquanto spiazzato. Basta farci l'orecchio. Piacevole traccia.

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a sentirla bene non è male...sì, è spiazzante, sicuramente più originale della versione dell'ep, che comunque continuo a preferire..

relayer, è questa http://www.youtube.com/watch?v=ETBiKwUF7SY

una volta metabolizzata la trovo carina anche io...però quella attuale lavora più come un break acustico à la faust arp (infatti è a metà disco) che come un pezzo "importante"

quella dell'ep era più liquida e più vicina al sound dei massive, considerando però che questo disco è più disomogeneo di una raccolta a scopo benefico, ci può stare

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a sentirla bene non è male...sì, è spiazzante, sicuramente più originale della versione dell'ep, che comunque continuo a preferire..

relayer, è questa http://www.youtube.com/watch?v=ETBiKwUF7SY

sisì avevo provveduto, l'ep ce l'ho..

belle entrambe. effettivamente quella definitiva è piuttosto "secca" in confronto. magari una via di mezzo non sarebbe stata male

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dopo aver ascoltato heligoland un paio di volte in qualità decente posso dare un parere completo...

si è già detto che è un lavoro slegato e profondamente diverso dai monolitici mezzanine e 100thwindows...secondo me l'album è salvato (nel senso che strappa la sufficienza) proprio da questo "eclettismo" perchè l'ispirazione è prossima allo zero e le idee sembrano ridotte all'osso

ecco perchè le incursioni acustiche, orchestrali e di fiati riescono a lustrare i pezzi e a dar loro un minimo di interesse non facendoli cadere nel cestino

non è che ci siano pezzi osceni o inascoltabili, però da una band del genere è lecito aspettarsi molto di più

parto dagli episodi meno convincenti...

babel e rush minute sono pezzi molto di maniera ma non riescono ad eguagliare la compattezza sonora di mezzanine nè la sofisticatezza di 100th windows e, complice una scrittura poco ispirata, risultano episodi gradevoli ma tutto sommato trascurabili

atlas air sfodera una melodia favolosa e degna dei massive che furono ma è rovinata da un arrangiamento troppo secco e insipido e da un lavoro di produzione a mio giudizio pessimo...risulta moscia e troppo dilatata, il trip finale non basta a risollevarla..peccato

flat of the blade prova a rileggere il trip hop attraverso un giro elettronico acidissimo e che mi ha ricordato i radiohead elettronici (kid A e the gloaming) ma è troppo tirata per le lunghe,non decolla e finisce, nonostante le buone premesse, per annoiare mortalmente

di splitting the atom ho già detto tempo fa : godibile ma poco incisiva e buona massimo come b-side...e poi è davvero troppo "hop" per trovare spazio in un disco dei massive post mezzanine

veniamo ai lati positivi :

girl i love you per me è la migliore traccia dell'album ed ha un'atmosfera sinistra e monolitica degna di mezzanine, il finale con i fiati la carica di pathos elevandola a pezzo di prima classe

paradise circus è semplicemente deliziosa : pulsazioni controllate su cui si innesta una linea vocale che ipnotizza con la sensualità e finale in crescendo con archi in primo piano...pezzo da applausi

pray for rain è un magnifco mantra dall'anima nera con dei fraseggi elettronici da bava alla bocca..l'apertura "solare" al centro non mi convince (troppo breve per essere un cambio di umore, finisce per rompre l'atmosfera globale) in pieno ma non basta a rovinarla, è il terzo colpo di classe di heligoland

le due "aliene" acustiche reggono bene e,come detto, contribuiscono a rendere il disco meno prevedibile e ad alzarne il livello

trovo spiazzante, ma riuscitissima, psyche e sorprendentissima saturday comes slow (che inizialmente non mi piaceva) che mette un piede nel pop acustico e l'altro nel trip hop (la sezione ritmica) con un risultato piacevolissimo

voto : 6+

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gran bel disco questo heligoland.

si, dopo vari ascolti la sua musica mi ha proprio preso.

dieci tracce tutte di spessore,diverse tra loro,sia per voci che musiche, ma tutte

decisamente belle. ad ogni ascolto saltano fuori sfumature musicali nuove,cosicché lentamente si

svela quella trama sonora che da sempre i massive attack ci hanno fatto sentire.

si si, sono proprio loro,niente di eccezionalmente nuovo ma di qualità ce ne vedo molta e

credo che questo 2010 il suo asso l'abbia già giocato(se ce ne fossero altri,possiamo sempre tentare il poker) :D

"flat of the blade"....quanto è bella....ma ripeto,mi piacciono proprio tutte.

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A me ha conquistato definitvamente, invece.

Più diretto, crudo e viscerale di qualsiasi album del duo di Bristol, Heligoland è composto da 10 storie musicali differenti (con ognuna un interpete diverso) che si fondono assieme in un racconto unico, (come sempre) buio e oscuro, ricco di quella alienazione urbana che da sempre caratterizza la musica dei Massive Attack.

Non mancano le novità, come le sonorità acuistiche di Saturday Comes Slow e Psyche e un suond generale più suonato e vivo: ma il vero miracolo di questo disco è quello di riuscire ad unire tanbta eterogeneità in un discorso unico. Ennessimo grande lavoro di Marshall e Del Naja e, manco a dirlo, ennessimo voltafaccia al precedente disco, quel 100th Window (comunque bellissimo) che con le sue atmosfere fredde ed elettroniche poco ha da saprtire con questo Heligoland. Il fatto però che i due siano, nella loro diversità, speculari, fa ben capire la continua crescita artistica di questo gruppo, sempre alla ricerca di strade nuove e di nuovi mezzi di espressione.

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