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In Rainbows


rubbish

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38 minutes ago, Lacatus said:

Povero Stagno :( 

Io dico: meglio un mondo con A Moon Shaped Pool che un mondo senza A Moon Shaped Pool. Perché mai mi devo privare di Glass Eyes, di Present Tense, di Ful Stop, di Decks Dark? E' bella musica. 

tranquillo lachino. Spesso i fans sono i peggiori detrattori per via delle aspettative.

AMSP è valutato ottimamente anche dopo 7 anni, come ho pensato sarebbe successo fin da subito:

https://www.metacritic.com/music/a-moon-shaped-pool/radiohead

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15 hours ago, neula said:

trovo più manierismo in in rainbows che negli album successivi.

è un album in cui mi pare abbiano giocato abbastanza sul sicuro, tanto che è adorato da tutti, ma proprio tutti, e lo hanno suonato fino alla nausea.

sul sicuro tra virgolette. Dopo HTTT, tutti volevano ancora la follia di kid a/amnesiac e le distopie "radiohead". Ormai era il loro marchio, e con la svolta elettronica avevano guadagnato il rispetto di tutta la platea, anche di quella più snob.
E invece tirano fuori un album classicissimo, assolutamente easy-listening. La sperimentazione elettronica non irrompe più selvaggia, ma è metabolizzata in una forma che più pop non si può. Riemergono gli strumenti nelle loro timbriche più acustiche, ci fanno entrare nelle loro cantine col DAS... della serie "questi siamo noi, siamo umani".
Insomma avevano bisogno di farla semplice. La sfida era creare ottima musica facendo affidamento solo sulle melodie, senza appellarsi agli effetti pirotecnici.
E l'album infatti scorre liscio, nel senso che sembrano canzoni "semplici", ma è una semplicità che si sono guadagnati a fatica, raffinando con pazienza la loro materia informe e tirandone fuori un diamante. Mica facile.

La frequenza di ascolto comunque non è indicativa di nulla. La maggior parte degli album che preferisco non li ascolto da parecchio (alcuni da anni)... dovremmo dedurne che non mi piacciono più?!

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1 minute ago, Gasba said:

sul sicuro tra virgolette. Dopo HTTT, tutti volevano ancora la follia di kid a/amnesiac e le distopie "radiohead". Ormai era il loro marchio, e con la svolta elettronica avevano guadagnato il rispetto di tutta la platea, anche di quella più snob.
E invece tirano fuori un album classicissimo, assolutamente easy-listening. La sperimentazione elettronica non irrompe più selvaggia, ma è metabolizzata in una forma che più pop non si può. Riemergono gli strumenti nelle loro timbriche più acustiche, ci fanno entrare nelle loro cantine col DAS... della serie "questi siamo noi, siamo umani".
Insomma avevano bisogno di farla semplice. La sfida era creare ottima musica facendo affidamento solo sulle melodie, senza appellarsi agli effetti pirotecnici.
E l'album infatti scorre liscio, nel senso che sembrano canzoni "semplici", ma è una semplicità che si sono guadagnati a fatica, raffinando con pazienza la loro materia informe e tirandone fuori un diamante. Mica facile.

Questi sono i meriti sacrosanti che anche io riconosco a In Rainbows.

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17 minutes ago, Gasba said:



La frequenza di ascolto comunque non è indicativa di nulla. La maggior parte degli album che preferisco non li ascolto da parecchio (alcuni da anni)... dovremmo dedurne che non mi piacciono più?!

eh boh nn credo sia una regola che vale per tutti ma nel mio caso è indice che che il suo ascolto mi dia meno piacere di quanto faceva in passato perche' i dischi che amo li riascolto spesso. Poi, per carita' è un bel disco (avercene) ma continuo a non capire questa manifesta superiorita' che avrebbe, ad esempio rispetto ad AMSP.

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19 hours ago, Lacatus said:

 

Per me è il Pablo Honey dei Radiohead post-EMI, nel senso che è il primo disco della seconda metà della carriera dei Radiohead che ha segnato tutto lo sviluppo successivo, compresi i progetti solisti e la "mutazione genetica" Smile, 

In che senso?

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1 hour ago, @li said:

eh boh nn credo sia una regola che vale per tutti ma nel mio caso è indice che che il suo ascolto mi dia meno piacere di quanto faceva in passato perche' i dischi che amo li riascolto spesso. Poi, per carita' è un bel disco (avercene) ma continuo a non capire questa manifesta superiorita' che avrebbe, ad esempio rispetto ad AMSP.

Ma infatti: cosa avrà Videotape tanto più di Daydreaming? Cosa avrà House Of Cards tanto più di Desert Island Disk? Cosa avrà Arpeggi tanto più di Present Tense? Probabilmente avranno in più dei ricordi personali alle canzoni, ma dal punto di vista squisitamente estetico mi chiedo anch'io dove sia la "grandezza" di In Rainbows rispetto a ciò che è venuto dopo.

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28 minutes ago, Wanderer said:

no, mi chiedevo se ti andava di approfondire quel punto. In che senso IR ha influenzato tutti i progetti successivi.

Nel senso che i Radiohead degli Arcobaleni, dei Rami e dello Stagno, sono sempre gli stessi, mentre i Radiohead di Ok Computer non sono i Radiohead di Creep e i Radiohead di Kid Amnesiac non sono i Radiohead di Ok Computer. 

Trovo che gli ultimi 3 lavori dei Radiohead, pur diversificati nell'approccio siano molto simili tra di loro e che le canzoni in essi contenuti siano intercambiabili, anche perché buona parte delle canzoni presenti in The King Of Limbs e A Moon Shaped Pool provengono dalle session di In Rainbows (e anche alcune canzoni degli Smile, come Skrting On The Surface, Open The Floodgates e la nuova Bodies Laughing). Ci sono somiglianze anche a livello di mix.

Ciò che li differenzia è che In Rainbows è più acerbo e mano mano si coglie un processo di maturazione (che qualcuno chiama "manierismo", qualcuno chiama "mestiere", qualcuno chiama addirittura "declino"), ma che secondo me rende più "saporita" la loro musica. E vedo il proseguimento di questo processo di maturazione anche in ALFAA.

Non so se sono riuscito a spiegarmi bene...

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7 hours ago, @li said:

va beh ma se la mettiamo cosi nemmeno In Rainbows aggiunge niente (cosa si poteva aggiungere dopo Kid A - Amnesiac?)

non sono d´accordo. In rainbows é palesemente diverso da tutto quello che avevano provato a fare fino a quel momento.

Chiaro che esistono mille interpretazioni di IR, ma l´unica che mi abbia mai convinto é che sia una riflessione sulla transitorietá delle cose (non so manco piú se é una parola in italiano, sorry) opposta al desiderio di permanenza. Che é un tipo di riflessione da crisi di mezza etá, una roba che probabilmente anni prima avrebbe portato Thommasino a scrivere ´na roba iper distopica e incazzosa. In rainbow invece é molto piú maturo per come affronta il concetto e come lo risolve. Il cambiamento che ha portato Thommasino a non prendersi piú cosí sul serio é iniziato proprio in quel periodo.  E onestamente, per quanto l´abbia preso in giro per certi atteggiamenti, é un cambiamento che apprezzo.  

Anche musicalmente, la differenza tra IR e tutto quello che avevano fatto fino ad allora mi sembra abbastanza evidente. 

Come ho avuto giá modo di scrivere, é un disco che ho ri-scoperto a distanza di anni, dopo averlo abbandonato per noia e mancanza di interesse. Mi ha ri-preso in tutto altro modo rispetto al 2007. 

Per chiudere su AMSP, probabilmente é colpa loro eh, perché ci avevano abituato a cambiare tantissimo tra un disco e l´altro, e per questo trovo lo stagno ridondante nella loro discografia. Oh magari mi succederá come IR, tra 10 anni lo rivaluteró, ma ho i miei dubbi. 

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2 hours ago, @li said:

eh boh nn credo sia una regola che vale per tutti ma nel mio caso è indice che che il suo ascolto mi dia meno piacere di quanto faceva in passato perche' i dischi che amo li riascolto spesso. Poi, per carita' è un bel disco (avercene) ma continuo a non capire questa manifesta superiorita' che avrebbe, ad esempio rispetto ad AMSP.

Mha, per me è essenzialmente una questione di “sound”. Preferisco i vestiti comodi e sportivi di IR rispetto agli orpelli, i corsetti e le scarpe lucidate di AMSP. Questione di gusti.

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53 minutes ago, Gasba said:

Mha, per me è essenzialmente una questione di “sound”. Preferisco i vestiti comodi e sportivi di IR rispetto agli orpelli, i corsetti e le scarpe lucidate di AMSP. Questione di gusti.

Ok questo è assolutamente comprensibile infatti: le altre motivazioni (comprese quelle che ha ben spiegato Jimi) mi sembrano questioni d’affetto più che altro. Perché se In Rainbows è una riflessione sulla transitorietà (nn l’ho mai letta così ma prendiamola per buona), AMSP è una riflessione sulla vita passata, sulla morte e sulla vecchiaia e tante altre cose, che, mi ripeto, non vedo perché, sia tematicamente che compositivamente/musicalmente, dovrebbero essere considerate “inferiori” se non appunto per gusto personale come @Gasba

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57 minutes ago, jimy84 said:

Per chiudere su AMSP, probabilmente é colpa loro eh, perché ci avevano abituato a cambiare tantissimo tra un disco e l´altro, e per questo trovo lo stagno ridondante nella loro discografia. Oh magari mi succederá come IR, tra 10 anni lo rivaluteró, ma ho i miei dubbi. 

Vero ma a dire la verità è successo anche questa volta a meno che ci si voglia dimenticare dell’esistenza di TKOL tra IR e AMSP.

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4 hours ago, Gasba said:

sul sicuro tra virgolette. Dopo HTTT, tutti volevano ancora la follia di kid a/amnesiac e le distopie "radiohead". Ormai era il loro marchio, e con la svolta elettronica avevano guadagnato il rispetto di tutta la platea, anche di quella più snob.
E invece tirano fuori un album classicissimo, assolutamente easy-listening. La sperimentazione elettronica non irrompe più selvaggia, ma è metabolizzata in una forma che più pop non si può. Riemergono gli strumenti nelle loro timbriche più acustiche, ci fanno entrare nelle loro cantine col DAS... della serie "questi siamo noi, siamo umani".
Insomma avevano bisogno di farla semplice. La sfida era creare ottima musica facendo affidamento solo sulle melodie, senza appellarsi agli effetti pirotecnici.
E l'album infatti scorre liscio, nel senso che sembrano canzoni "semplici", ma è una semplicità che si sono guadagnati a fatica, raffinando con pazienza la loro materia informe e tirandone fuori un diamante. Mica facile.

La frequenza di ascolto comunque non è indicativa di nulla. La maggior parte degli album che preferisco non li ascolto da parecchio (alcuni da anni)... dovremmo dedurne che non mi piacciono più?!

io ho un approccio più disincantato e pratico :D

era il primo album post emi, serviva una bella raccolta di "canzoni canzoni" con cui andare sul sicuro e mettere fieno in cascina

credo ci abbiano fatto un bel po' di soldi

 

 

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12 minutes ago, neula said:

io ho un approccio più disincantato e pratico :D

era il primo album post emi, serviva una bella raccolta di "canzoni canzoni" con cui andare sul sicuro e mettere fieno in cascina

credo ci abbiano fatto un bel po' di soldi

 

 

Come distruggere tutta la mitologia del “pay-what-you-want” in 5 secondi :D

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16 hours ago, Gasba said:

sul sicuro tra virgolette. Dopo HTTT, tutti volevano ancora la follia di kid a/amnesiac e le distopie "radiohead". Ormai era il loro marchio, e con la svolta elettronica avevano guadagnato il rispetto di tutta la platea, anche di quella più snob.
E invece tirano fuori un album classicissimo, assolutamente easy-listening. La sperimentazione elettronica non irrompe più selvaggia, ma è metabolizzata in una forma che più pop non si può. 

La frequenza di ascolto comunque non è indicativa di nulla. La maggior parte degli album che preferisco non li ascolto da parecchio (alcuni da anni)... dovremmo dedurne che non mi piacciono più?!

Tutto perfetto.

14 hours ago, Lacatus said:

Nel senso che i Radiohead degli Arcobaleni, dei Rami e dello Stagno, sono sempre gli stessi, mentre i Radiohead di Ok Computer non sono i Radiohead di Creep e i Radiohead di Kid Amnesiac non sono i Radiohead di Ok Computer. 

 

Appunto: IR è l'ultimo lavoro rilevante dei Radiohead, quello che è venuto dopo è prescindibile. Comunque IR agisce per sottrazione, AMSP per accumulazione barocca. Trovo quindi molto più maturo e sintetico il primo dell'ultimo.

13 hours ago, jimy84 said:

non sono d´accordo. In rainbows é palesemente diverso da tutto quello che avevano provato a fare fino a quel momento.

 

 

Decisamente.

13 hours ago, Gasba said:

Mha, per me è essenzialmente una questione di “sound”. Preferisco i vestiti comodi e sportivi di IR rispetto agli orpelli, i corsetti e le scarpe lucidate di AMSP. Questione di gusti.

Altro punto fondamentale: AMSP mira a vestire il più possibile, IR nella sua semplicità scarnifica e purifica la canzone.

Li trovo quasi opposti nell'approccio. Basta prendere House of Cards da una parte e The Numbers dall'altra, 15 Step da una parte e Burn The Witch dall'altra.

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16 hours ago, Lacatus said:

Ma infatti: cosa avrà Videotape tanto più di Daydreaming? Cosa avrà House Of Cards tanto più di Desert Island Disk? Cosa avrà Arpeggi tanto più di Present Tense? Probabilmente avranno in più dei ricordi personali alle canzoni, ma dal punto di vista squisitamente estetico mi chiedo anch'io dove sia la "grandezza" di In Rainbows rispetto a ciò che è venuto dopo.

Perfetto.

A me In Rainbows piace eh, ma i suoi pezzi migliori sono molto probabilmente Arpeggi, Reckoner, Videotape (forse anche Faust Arp e House of Cards, ma per solo mio gusto personale).

AMSP ha Daydreaming, Decks Dark, Present Tense, Ful Stop, Glass Eyes, Tinker Tailor, True Love Waits. Tutti pezzi che (per me) raggiungono vette che i pezzi di In Rainbows (che ho citato poco sopra) non raggiungono. Chiaro che non solo i pezzi fanno un album, ci vuole un'amalgama tra i pezzi e una certa coerenza di fondo, coerenza che io ho scoperto ascoltando AMSP a lungo andare.

Per quanto mi riguarda, giudico In Rainbows un album da 7, quindi mi piace molto e lo ascolto volentieri, ma AMSP per me resta da 9.

Altro livello, per quanto mi riguarda.

12 hours ago, neula said:

io ho un approccio più disincantato e pratico :D

era il primo album post emi, serviva una bella raccolta di "canzoni canzoni" con cui andare sul sicuro e mettere fieno in cascina

credo ci abbiano fatto un bel po' di soldi

Bravo, parole sante.

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1 hour ago, Valderrama said:

Perfetto.

A me In Rainbows piace eh, ma i suoi pezzi migliori sono molto probabilmente Arpeggi, Reckoner, Videotape (forse anche Faust Arp e House of Cards, ma per solo mio gusto personale).

AMSP ha Daydreaming, Decks Dark, Present Tense, Ful Stop, Glass Eyes, Tinker Tailor, True Love Waits. Tutti pezzi che (per me) raggiungono vette che i pezzi di In Rainbows (che ho citato poco sopra) non raggiungono. Chiaro che non solo i pezzi fanno un album, ci vuole un'amalgama tra i pezzi e una certa coerenza di fondo, coerenza che io ho scoperto ascoltando AMSP a lungo andare.

:clapclap:

...e aggiungo anche i pezzi di ALFAA: ma vi immaginate se Skrting On The Surface fosse inclusa in In Rainbows? Sarebbe considerata un capolavoro alla stregua di Arpeggi, Reckoner, Videotape; e anche una canzone detestata come The Opposite, se fosse stata dentro gli Arcobaleni al posto di 15 Step, penso che nessuno avrebbe fiatato, mentre viceversa 15 Step sarebbe stata massacrata se fosse inclusa nel disco degli Smile.

Con questo non voglio sminuire In Rainbows: dico semplicemente che è un disco acerbo, che ha gettato le basi per il successivo sviluppo della carriera dei Radiohead fino ai giorni nostri: tutto ciò che c'è di acerbo negli Arcobaleni, lo ritroveremo nei progetti successivi (compresi gli Smile) in forma matura.

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Volevo scrivere qualcosa ma Echoes ha detto già quello che volevo dire

Aggiungo perché qualcuno ha sollevato la questione: io sono tra quelli, credo in minoranza (?), che l'ha rivalutato nel tempo. Non lo apprezzai appieno all'epoca perché

A) ascoltai troppo i pezzi presentati durante i live
B ) volevo che i Radiohead si spingessero ancora "oltre" e invece uscì un disco che in un certo senso era ciò che ci saremmo aspetti dal "tradizionale suono dei Radiohead", che poi alla fine qui è emerso per la prima volta con piena coscienza e non per istinto 

A posteriori per me sta subito sotto i tre capolavori e anch'esso rientra tra i lavori maggiori.
Non riesco a comprendere tuttavia chi lo mettere sopra quei tre. Con merito sopra tutti gli altri, ma nettamente sotto ad Amnesiac.




 

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18 hours ago, neula said:

io ho un approccio più disincantato e pratico :D

era il primo album post emi, serviva una bella raccolta di "canzoni canzoni" con cui andare sul sicuro e mettere fieno in cascina

credo ci abbiano fatto un bel po' di soldi

 

 

Quindi secondo te un gruppo come i radiohead s'è messo a fare musica in cui non credeva solo per fan service?
Vedo che avete molta stima per yorke e soci!

E poi se lo scopo era monetizzare secondo te facevano un album a offerta libera?
Io sono quasi certo che abbiano guadagnato molto di più con un paio di date dello stesso tour che con l'intero introito delle vendite dell'album.

Come ripeto, le "canzoni canzoni" nascono perché il "metodo kid a" era arrivato a saturazione (come dimostrato da HTTT) e rischiavano di sciogliersi per sempre (oltreché per mettere a tacere tutti gli snob che si erano accodati tra i fan).

I discorsi su "migliore/peggiore" finiscono sempre allo stesso modo... per me le vostre sono bestemmie e anche gravi, e per voi lo sono le mie. Non penso se ne esca...
Posso solo dire che per me IR e AMSP sono come il fuoco e l'acqua, non è che uno è meglio dell'altro. Una mia amica una volta cercava di convincermi che HTTT era il loro miglior album. Chi può portarmi le prove inconfutabili che non avesse ragione?

La cosa più assurda del fenomeno IR è che piace ai non fan tanto quanto non piace ai fan. Per me già solo questo ci dice qualcosa.....

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2 hours ago, Gasba said:

Quindi secondo te un gruppo come i radiohead s'è messo a fare musica in cui non credeva solo per fan service?
Vedo che avete molta stima per yorke e soci!

E poi se lo scopo era monetizzare secondo te facevano un album a offerta libera?
Io sono quasi certo che abbiano guadagnato molto di più con un paio di date dello stesso tour che con l'intero introito delle vendite dell'album.

Come ripeto, le "canzoni canzoni" nascono perché il "metodo kid a" era arrivato a saturazione (come dimostrato da HTTT) e rischiavano di sciogliersi per sempre (oltreché per mettere a tacere tutti gli snob che si erano accodati tra i fan).

I discorsi su "migliore/peggiore" finiscono sempre allo stesso modo... per me le vostre sono bestemmie e anche gravi, e per voi lo sono le mie. Non penso se ne esca...
Posso solo dire che per me IR e AMSP sono come il fuoco e l'acqua, non è che uno è meglio dell'altro. Una mia amica una volta cercava di convincermi che HTTT era il loro miglior album. Chi può portarmi le prove inconfutabili che non avesse ragione?

La cosa più assurda del fenomeno IR è che piace ai non fan tanto quanto non piace ai fan. Per me già solo questo ci dice qualcosa.....

certo che credevano nelle canzoni, ma non toglie che si tratti di canzoni pop molto accessibili

ma figurati se penso che quello che dici sono bestemmie, la mia tra l'altro non mi sembra un'opinione così estrema

i radiohead sanno di avere una fanbase al limite dell'idolatria e ci giocano, cosa che gli ha permesso di prendere iniziative come il pay what you want

con la xl vendono meno dischi - ma ne avrebbero venduti meno anche con la Emi con l'esplosione del web - ma si beccano di sicuro una fetta molto più grossa della torta

fanno bene tra l'altro, non stanno mica rubando

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3 hours ago, Sig.Bakke said:

Volevo scrivere qualcosa ma Echoes ha detto già quello che volevo dire

Aggiungo perché qualcuno ha sollevato la questione: io sono tra quelli, credo in minoranza (?), che l'ha rivalutato nel tempo. Non lo apprezzai appieno all'epoca perché

A) ascoltai troppo i pezzi presentati durante i live
B ) volevo che i Radiohead si spingessero ancora "oltre" e invece uscì un disco che in un certo senso era ciò che ci saremmo aspetti dal "tradizionale suono dei Radiohead", che poi alla fine qui è emerso per la prima volta con piena coscienza e non per istinto 

A posteriori per me sta subito sotto i tre capolavori e anch'esso rientra tra i lavori maggiori.
Non riesco a comprendere tuttavia chi lo mettere sopra quei tre. Con merito sopra tutti gli altri, ma nettamente sotto ad Amnesiac.





 

Credo sia abbastanza ovvio che IR sta dietro Ok Computer - Amnesiac e Kid A. Dietro questi tre però se dovessi mettere un disco metterei lui con tutto che magari HTTT ha dei picchi superiori o uno spirito più affascinante, ma alla fine come disco funziona a meraviglia e di sicuro è anche fondamentale per capire il loro percorso.

Personalmente mi è piaciuto tantissimo da subito, per qualche tempo e preso dall'entusiasmo delle nuove uscite l'ho un po' snobbato prima in favore di TKOL e poi di AMSP ma alla prova del tempo lui ha retto, gli altri due no.

 

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