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Un film al giorno Vol. 2


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Il "cinema francese" ha "La grande illusione" come "Il favoloso mondo di Amélie", è un po' vasto come campo.

Se di Godard non ti piace "Fino all'ultimo respiro" non ci provare neanche, sebbene "Je vous salue, Marie" potrebbe essere vicino ad alcune tematiche spirituali che mancano nelle altre produzioni.

In generale c'è tanta arte, tanta finzione, tanto sentimento e tanta ironia nella tradizione francese.

Però ci son film come "La haine", "Entre les murs" (La classe), tutti i film di Jacques Audiard, quelli di Polanski (che di fatto è franco-polacco), che hanno anche un alto grado di realismo e "poca fuffa". A me piacciono entrambe le cose.

Senca contare che i francesi hanno una capacità straordinaria di fare bei film senza pretese, che è quel che tira su la loro economia del cinema (Giù al Nord, etc...).

Prova a farti convincere da Canente se no, magari lei trova il modo di fartelo piacere! :)

Ti aspettavo ;)

Allora... Nouvelle Vague:

Fino All'Ultimo Respiro mi piace... l'ho amato molto... (P.S. conosci Cenere E Diamanti di Wajda, regista polacco? è uno dei film che ispirarono Godard per Fino All'Ultimo Respiro... te lo consiglio...). Poi però ho visto altri film di Godard molto diversi tra loro (La Donna E' Donna, Le Mepris, Le Petit Soldat, Passion...) e credo di non averlo inquadrato bene. Le storie mi sembrano sempre superficiali, annacquate.

Truffaut non riesco a digerirlo, su tutti i fronti (AIUTATEMI!!!)

Resnais è parecchio pesante, ma a livello squisitamente filmico è grandioso.

Non conosco bene i vari Chabrol, Rohmer e Rivette... qualche consiglio?

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A me non lo dovresti chiedere visto che son troppo di parte, perciò ti facilito la scelta: tutto.

L'Infanzia di Ivan (l'esordio, già pregno della sua poetica)

Andrej Rublev (monolitico bianco e nero, film enorme)

Solaris (il 2001 odissea nello spazio/non 2001 odissea nello spazio)

Lo Specchio (sull'onda rei ricordi)

Stalker (la Divina Commedia umana)

Sacrificio (l'omaggio a Bergman e al Giappone)

Il più grande, semplicemente.

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Ti aspettavo ;)

Allora... Nouvelle Vague:

Fino All'Ultimo Respiro mi piace... l'ho amato molto... (P.S. conosci Cenere E Diamanti di Wajda, regista polacco? è uno dei film che ispirarono Godard per Fino All'Ultimo Respiro... te lo consiglio...). Poi però ho visto altri film di Godard molto diversi tra loro (La Donna E' Donna, Le Mepris, Le Petit Soldat, Passion...) e credo di non averlo inquadrato bene. Le storie mi sembrano sempre superficiali, annacquate.

Truffaut non riesco a digerirlo, su tutti i fronti (AIUTATEMI!!!)

Resnais è parecchio pesante, ma a livello squisitamente filmico è grandioso.

Non conosco bene i vari Chabrol, Rohmer e Rivette... qualche consiglio?

Le storie sono volutamente superficiali, a lui interessa sorprendere ed esasperare alcuni tratti della personalità o certi atteggiamenti. E' un abbandonarsi all'arte, senza "ritegno". Hai visto "Vivre sa vie"? E anche "Je vous salue Marie", sono film molto diversi, ma che c'entrano ben poco con i vari "Pierrot le fou", "Une femme est une femme" (dove c'è il famoso gioco di parole: "Je ne suis pas infâme!... je suis une femme"), che a me piacciono molto, ma che trovo anch'io un po' vuoti di contenuto.

Su Truffaut non so cosa dire: "Jules & Jim" è il mio film preferito, adoro i "400 colpi", "L'ultimo métro" ed "Effetto notte", ed ho visto "Incontri ravvicinati del terzo tipo" solo perché c'è un cameo di Truffino! :D

Rohmer è molto autoreferenziale e cerebrale, ma è allo stesso tempo "secco e manierista", e offre spunti molto interessanti, però non è granché godibile...

Su Resnais sono d'accordissimo.

Prova con qualcosa di Jaques Audiard ("Sulle mie labbra" in primis, ma anche "Tutti i battiti del mio cuore" e "Il profeta"). Secondo me lui è il miglior regista francese vivente, e non ha quasi niente a che fare con la cinematografia francese. E', per intenderci, uno Scorsese molto più "interiorizzante".

Poi, completamente diverso, trovo molto gradevoli i film di Klapisch, quello di "L'appartamento spagnolo" e "Chacun cherche son chat". Leggero, senza essere banale, e molto francese, lui sì.

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Le storie sono volutamente superficiali, a lui interessa sorprendere ed esasperare alcuni tratti della personalità o certi atteggiamenti. E' un abbandonarsi all'arte, senza "ritegno". Hai visto "Vivre sa vie"? E anche "Je vous salue Marie", sono film molto diversi, ma che c'entrano ben poco con i vari "Pierrot le fou", "Une femme est une femme" (dove c'è il famoso gioco di parole: "Je ne suis pas infâme!... je suis une femme"), che a me piacciono molto, ma che trovo anch'io un po' vuoti di contenuto.

Su Truffaut non so cosa dire: "Jules & Jim" è il mio film preferito, adoro i "400 colpi", "L'ultimo métro" ed "Effetto notte", ed ho visto "Incontri ravvicinati del terzo tipo" solo perché c'è un cameo di Truffino! :D

Rohmer è molto autoreferenziale e cerebrale, ma è allo stesso tempo "secco e manierista", e offre spunti molto interessanti, però non è granché godibile...

Su Resnais sono d'accordissimo.

Prova con qualcosa di Jaques Audiard ("Sulle mie labbra" in primis, ma anche "Tutti i battiti del mio cuore" e "Il profeta"). Secondo me lui è il miglior regista francese vivente, e non ha quasi niente a che fare con la cinematografia francese. E', per intenderci, uno Scorsese molto più "interiorizzante".

Poi, completamente diverso, trovo molto gradevoli i film di Klapisch, quello di "L'appartamento spagnolo" e "Chacun cherche son chat". Leggero, senza essere banale, e molto francese, lui sì.

:clapclap:

sapevo che mi avresti dato soddisfazioni!

dal tuo resoconto ho capito che:

1) Godard è un puzzle...devo necessariamente vedere altri suoi film...magari non mi piacerà comunque, ma almeno capirò il motivo per cui non mi piace

2) con Truffaut non ho speranze

3) Rohmer potrebbe piacermi davvero tanto

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Non serve che ti vedi altri film di Godard per capire che non ti piace. Fa cacare, e basta (Daniele perdonami, sai che questo è l'unico tema che ci divide :lol: ).

Dice bene Gasba: perché perdere tempo con Godard quando si ha già Antonioni?

Anche su Truffaut non ci sono speranze, concordo.

Rohmer invece è un maestro, perché a differenza degli altri installa nelle sue pellicole quella vena di "sapienza filmica plus".

Mi piace proprio perché il suo è cinema non transalpino, ma di respiro aperto, quasi bunueliano.

C'è una sfida aperta alla società, nel cinema di Rohmer, c'è il gusto di piazzare le metafore che demoliscono e mettono in discussione una classe sociale (alla Il Fascino Discreto Della Borghesia, del grande Luis).

Non c'è quell'inutile pantomima, quel patetico teatro filmato (aridaje, sì, di cui già discutemmo a suo tempo) tutto zucchero e sale tipicamente novelle-vacuo, ma esiste una profondità di campo data dalle interpretazioni dei suoi interpreti (il torbidume velato di Pauline Alla Spiaggia) e dalle tematiche trattate, mantenendosi sì su territori comunque congeniali al cinema francese, ma sviscerati con originalità (Il Raggio Verde).

Resnais e Rohmer sono forse i due soli registi francesi che digerisco, probabilmente perché hanno un respiro più cosmopolita degli altri e non sono chiusi nella loro sala di proiezione odorante croissant, lustrini e ammiccamenti fastidiosi, ma bella puzzolente anche di paella e vodka.

Ma mi rendo conto che con gli amanti della Novelle Vague questi sono discorsi che non attecchiranno mai.

D'altra parte, quanto mi incazzo con chi mi tocca Tarkovskij? :lol:

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Non serve che ti vedi altri film di Godard per capire che non ti piace. Fa cacare, e basta (Daniele perdonami, sai che questo è l'unico tema che ci divide :lol: ).

Dice bene Gasba: perché perdere tempo con Godard quando si ha già Antonioni?

Anche su Truffaut non ci sono speranze, concordo.

Rohmer invece è un maestro, perché a differenza degli altri installa nelle sue pellicole quella vena di "sapienza filmica plus".

Mi piace proprio perché il suo è cinema non transalpino, ma di respiro aperto, quasi bunueliano.

C'è una sfida aperta alla società, nel cinema di Rohmer, c'è il gusto di piazzare le metafore che demoliscono e mettono in discussione una classe sociale (alla Il Fascino Discreto Della Borghesia, del grande Luis).

Non c'è quell'inutile pantomima, quel patetico teatro filmato (aridaje, sì, di cui già discutemmo a suo tempo) tutto zucchero e sale tipicamente novelle-vacuo, ma esiste una profondità di campo data dalle interpretazioni dei suoi interpreti (il torbidume velato di Pauline Alla Spiaggia) e dalle tematiche trattate, mantenendosi sì su territori comunque congeniali al cinema francese, ma sviscerati con originalità (Il Raggio Verde).

Resnais e Rohmer sono forse i due soli registi francesi che digerisco, probabilmente perché hanno un respiro più cosmopolita degli altri e non sono chiusi nella loro sala di proiezione odorante croissant, lustrini e ammiccamenti fastidiosi, ma bella puzzolente anche di paella e vodka.

Ma mi rendo conto che con gli amanti della Novelle Vague questi sono discorsi che non attecchiranno mai.

D'altra parte, quanto mi incazzo con chi mi tocca Tarkovskij? :lol:

Molto interessante, Tomm

Rohmer è al centro del mio mirino a questo punto...se tiri in ballo pure Bunuel... ;) Però attento a scomodare un capolavorissimo come Il Fascino Discreto Della Borghesia...

E invece che ne pensate di Robert Bresson? Dalle poche cose che ho visto (pochissime a dire il vero...spezzoni) mi sembra di capire che abbia uno stile rigoroso, un pò alla Antonioni... quindi potrebbe essere adatto alle mie corde...

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Di Rohmer guarda "Il raggio verde". Ho sempre amato come abbia messo in scena pensieri e stati d'animo di individui comuni, forse anche troppo comuni. È un cinema delle piccole cose, che farà diventare piccolo anche te, per quell'ora e mezza.

Di Truffaut, se non l'hai ancora fatto, guarda Adele H.

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Ieri ho finalmente visto Le idi di marzo.

Il mio unico commento: ok Gosling sei figo però hai l'espressività di un pesce.

In certi punti ho proprio riso per le facce che faceva... ma cos'è?!

Hoffman invece sempre un grande, mi piace un sacco!

Per il resto film piacevole ma non credo lo riguarderei.

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Il mese scorso ho fatto la pazzia di appropriarmi della Trilogia dell Vendetta, in coreano con sottotitoli in inglese.

Inutile dire che ho rinunciato alla visione di tutti e tre.

Mi consigliate magari di procurarmeli in un idioma più consono? Vale la pena?

Ho visto solo Old Boy e Lady Vendetta, e ho concluso che sono parecchio sopravvalutati. Trattasi infatti di filmetti, con trovate a volte geniali, in grado di sollevare questioni interessanti ecc ecc, ma comunque filmetti, non capolavori come si dice in giro.
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  • 2 weeks later...

Ho visto solo Old Boy e Lady Vendetta, e ho concluso che sono parecchio sopravvalutati. Trattasi infatti di filmetti, con trovate a volte geniali, in grado di sollevare questioni interessanti ecc ecc, ma comunque filmetti, non capolavori come si dice in giro.

Magari allora mi guardo solo Old Boy per ora, che è più facile da reperire. :givepeaceachance:

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