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Coronavirus Wuhan


Lacatus

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49 minutes ago, jimy84 said:

ma tornando seri: oh, davvero, ditemi che giornale leggete voi. Perché il Post a mio modesto parere é da anni nettamente la migliore testata giornalistica italiana. fondamentalmente é un aggregatore, quindi é per forza di cose dipendente da altre fonti giornalistiche. e se devo scegliere, preferisco che usi come fonte il guardian o il NYtimes anziché qualche tabloid come fanno spesso i  principali giornali nazionali. Ancora, trovatemi un giornale italiano che parli del resto del mondo tanto quanto il Post. L´internazionale? Ma quelli traducono e basta, fanno pochissimo giornalismo

L'ho detto anche io, però non tanto per meriti loro (gli articoli scientifici sono fatti bene, per dire) ma per demeriti degli altri. E quindi, citiamo il Peraltro stesso, dall'articolo con il quale decisero di ammazzare la loro community prima di scoprire che potevano sostentarsi solo grazie all'aiuto dei propri lettori:

Quote

[...] i lettori del Post sanno che i nostri standard di qualità non sono mai stati “gli altri siti”: l’asticella è più alta, e di fesso non vogliamo darvi niente, o almeno niente di cui non siamo colpevoli noi stessi. Questo ci aiuta ad avere un prodotto più dignitoso e piacevole da leggere, meno dispersivo o disarmante. Come qualche volta capita.

Quindi, l'obiezione "eh ma il resto della stampa in Italia fa cagare" regge fino a un certo punto: si vantano di avere standard più alti, mi mostrino gli standard più alti. Se lo standard più alto è: per un reportage fatto bene 1000 articoli che richiamano sempre le stesse fonti USA o UK non andiamo da nessuna parte, posso andarmele a leggere da solo senza sganciare 80 euro (non prendiamoci in giro, l'utenza che cerca di raggiungere il Post è quella, 20/30/40enni medio borghesi ben istruiti e che conoscono le lingue). Se poi mi linki il New York Times per parlarmi di Messico e Brasile, mi stai riportando una visione filtrata di una visione filtrata di una realtà già complessa di suo, ma ci stai attaccando addosso l'etichetta "spiegato bene", al che le pernacchie sono il minimo

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1 hour ago, jimy84 said:

esatto, poi magari va a farsi un tour dei parchi nord-americani e insulta il lago di Garda :tonto:

 

chiaro che ha una linea editoriale, ma cazzo come tutti i giornali. e ci sta criticarla, ovviamente, peró allora ditemi: che cacchio leggete voi?

Ah beh se si è appassionati di speculazione edilizia meglio il Garda sicuramente :laugh:

Io non leggo nessun "giornale" in particolare, mi capita di imbattermi in un articolo che può interessarmi e lo leggo. Quindi mi capita di leggere diverse robe, non ho necessariamente un sito di riferimento.  

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Non ho mai letto particolarmente IlPost, ma concordo in pieno con @pandroid anche assumendo stia parlando in generale del giornalismo italiano. Personalmente ho smesso da tempo di leggere notizie internazionali sui giornali nostrani, proprio perche` danno sempre e solo l'idea di fare un copia incolla dell'originale, con traduzioni inferiori e nessun approfondimento.

Leggo giornali italiani solo per seguire un po' le vicende interne, e per tastare il polso un poco. Per cui in genere leggo Il Fatto, La Stampa e Il Giornale, per averne uno per orientamento e potermi fare un'idea senza che me l'inculchino a forza. In un certo senso preferisco per questo tipo di letture quando i giornali sono scheirati chiaramente, piuttosto che quando pretendono di essere neutrali. 

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22 hours ago, kid a said:

incredibile ma vero, Salvini ha lanciato una manifestazione nazionale a Roma il 2 giugno. 

Arrestatelo

Pazzesco.

...e in U.K. stanno già manifestando...

https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Londra-la-protesta-a-Hyde-Park-contro-le-misure-di-lockdown-imposte-dal-governo-0172134e-84f6-4ca4-bae8-b4e62bddb2e0.html#foto-2

:bud_ohno:

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21 minutes ago, Lacatus said:

Sabato scorso a monaco ci stavano tremila persone in piazza, tutti ammassati tra l'altro. A stoccarda, berlino e colonia anche di più. Li mortacci loro. 

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3 minutes ago, jimy84 said:

Sabato scorso a monaco ci stavano tremila persone in piazza, tutti ammassati tra l'altro. A stoccarda, berlino e colonia anche di più. Li mortacci loro. 

Sì, ho saputo.

"Li mortacci loro" è davvero l'unico commento possibile :( 

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13 minutes ago, Lacatus said:

Sì, ho saputo.

"Li mortacci loro" è davvero l'unico commento possibile :( 

Che poi, cosa cazzo vogliono? Qui la quarantena stretta come in Italia non c'è mai stata, e nelle ultime settimane sono state allentate parecchie misure. Mi sa che domani addirittura riaprono i biergarten, pensa un po'.

Maledetti social media, continuo a pensare che andrebbero resi illegali, altro che la marijuana. 

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Roberta Villa for President

Ci sono Paesi che hanno deciso di prendere lo tsunami di petto, forti del loro sistema sanitario, mettendo al riparo solo gli anziani; altri sono stati più prudenti, ma senza ricorrere a un lockdown totale; poi ci sono quelli che non hanno chiuso, ma hanno puntato su una sorveglianza accurata, puntuale, tempestiva, capillare, mentre altri si sono affidati al senso di responsabilità dei cittadini, con poche regole forti e chiare; infine ce ne sono altri che al contrario si sono chiusi in un bunker, e solo ora, molto lentamente, stanno pensando di riaprire. 

Poi ci siamo noi, che un giorno è l'apocalisse e un giorno il virus è diventato buono; un giorno dobbiamo riprendere il campionato e l'altro inseguiamo con i droni il runner solitario; un giorno la scuola non si può riaprire, ma il concorsone va fatto di persona; un giorno le mascherine solo ai malati e il giorno dopo per andare all'ombrellone, Anzi, forse anche i guanti. E sanifichiamo la sabbia, oltre agli uffici in cui non entra nessuno da due mesi. Un giorno i test sierologici non sono attendibili e il giorno dopo li devi fare. Però a tue spese. Anzi no, perché se li fai e per caso sei positivo resti in quarantena a tempo indeterminato, ma se non lo fai non puoi andare dal dentista. Un giorno ci vogliono i tamponi e l'altro l'app ti protegge; un giorno la salute è più importante e l'altro non possiamo morire di fame; prima riapriamo solo le Regioni che confermano di avere certe condizioni, poi riapriamo perché le Regioni non ci dicono se ci sono le condizioni.

Io non voglio contestare le scelte. Ognuna ha i suoi pro e i suoi contro. Non credo nemmeno che sia facile: ogni opzione  ha i suoi costi umani ed economici. Vorrei solo sapere in base a che criteri queste scelte continuano a cambiare. O meglio, se c'è una linea, se non un piano o una strategia. Se si decide di puntare sul contenimento o sulla mitigazione, sulle chiusure, sul distanziamento, sul tracciamento. Ogni approccio è valido. Oggi invidiamo tutti, al di là dei confini della Lombardia. Nessuno, al mondo, ha avuto tante vittime quanto noi per 100.000 abitanti (e non vale fare la media col resto di Italia, per attenuare il colpo). Altro che abbiamo fatto meglio degli altri. 

L'impressione è che anche a livello nazionale però si sia provato a fare di tutto un po', ma un po' come capita, a seconda di chi riesce a farsi sentire, di chi batte più forte i pugni sul tavolo, di chi ha più interessi da difendere. Ed è chiaro, in questo, che le future generazioni non hanno nessuno che si impunti per loro. 
Forse mi sbaglio, sono io che non vedo la coerenza delle scelte, ma il senso di confusione, di abbandono, di "si salvi chi può" è fortissimo, e alimenta l'idea che le decisioni siano prese sulla base di pressioni non trasparenti.

Le Regioni che hanno avuto pochissimi casi hanno dovuto subire il severissimo lockdown, con le sue conseguenti perdite economiche e danni sociali, necessario nella drammatica situazione in cui ci trovavamo in Lombardia; la Lombardia e il Piemonte, che da sole hanno ogni giorno ben più della metà dei nuovi positivi, ora riapriranno esattamente come la Basilicata o la provincia di Bolzano, che hanno solo casi sporadici.

La difesa dal virus, emergenza sanitaria, è stata su base regionale, data la competenza delle Regioni sulla sanità, con approcci e norme che cambiavano radicalmente a distanza di pochi chilometri, in territori epidemiologicamente omogenei; i provvedimenti relativi alle riaperture, invece, sono di pertinenza della Presidenza del consiglio, e sono uguali per tutti, a livello nazionale, senza tenere conto delle enormi differenze epidemiologiche ancora esistenti. Capisco le cause costituzionali di questo squilibrio, ma ne vedo anche tutta l'assurdità.

Nella bilancia tra rischi, danni e benefici, le altre Regioni hanno forse pagato troppo in termini socioeconomici per la situazione sanitaria lombarda, e ora il nord-ovest, motore economico del Paese, rischia di pagare troppo sul piano sanitario la fretta della ripresa. Una scelta lose-lose, pare.

Probabilmente sono io che non capisco, ma se non capisco io, che da gennaio non mi occupo d'altro, credo sia lecito pensare che lo stesso disorientamento colga anche buona parte degli italiani. Illuminateci.

https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_16/riaperture-18-maggio-3-giugno-decreto-governo-testo-integrale-4c57e512-9763-11ea-ba09-20ae073bed63.shtml

 

 

 

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10 minutes ago, @li said:

Roberta Villa for President

Ci sono Paesi che hanno deciso di prendere lo tsunami di petto, forti del loro sistema sanitario, mettendo al riparo solo gli anziani; altri sono stati più prudenti, ma senza ricorrere a un lockdown totale; poi ci sono quelli che non hanno chiuso, ma hanno puntato su una sorveglianza accurata, puntuale, tempestiva, capillare, mentre altri si sono affidati al senso di responsabilità dei cittadini, con poche regole forti e chiare; infine ce ne sono altri che al contrario si sono chiusi in un bunker, e solo ora, molto lentamente, stanno pensando di riaprire. 

Poi ci siamo noi, che un giorno è l'apocalisse e un giorno il virus è diventato buono; un giorno dobbiamo riprendere il campionato e l'altro inseguiamo con i droni il runner solitario; un giorno la scuola non si può riaprire, ma il concorsone va fatto di persona; un giorno le mascherine solo ai malati e il giorno dopo per andare all'ombrellone, Anzi, forse anche i guanti. E sanifichiamo la sabbia, oltre agli uffici in cui non entra nessuno da due mesi. Un giorno i test sierologici non sono attendibili e il giorno dopo li devi fare. Però a tue spese. Anzi no, perché se li fai e per caso sei positivo resti in quarantena a tempo indeterminato, ma se non lo fai non puoi andare dal dentista. Un giorno ci vogliono i tamponi e l'altro l'app ti protegge; un giorno la salute è più importante e l'altro non possiamo morire di fame; prima riapriamo solo le Regioni che confermano di avere certe condizioni, poi riapriamo perché le Regioni non ci dicono se ci sono le condizioni.

Io non voglio contestare le scelte. Ognuna ha i suoi pro e i suoi contro. Non credo nemmeno che sia facile: ogni opzione  ha i suoi costi umani ed economici. Vorrei solo sapere in base a che criteri queste scelte continuano a cambiare. O meglio, se c'è una linea, se non un piano o una strategia. Se si decide di puntare sul contenimento o sulla mitigazione, sulle chiusure, sul distanziamento, sul tracciamento. Ogni approccio è valido. Oggi invidiamo tutti, al di là dei confini della Lombardia. Nessuno, al mondo, ha avuto tante vittime quanto noi per 100.000 abitanti (e non vale fare la media col resto di Italia, per attenuare il colpo). Altro che abbiamo fatto meglio degli altri. 

L'impressione è che anche a livello nazionale però si sia provato a fare di tutto un po', ma un po' come capita, a seconda di chi riesce a farsi sentire, di chi batte più forte i pugni sul tavolo, di chi ha più interessi da difendere. Ed è chiaro, in questo, che le future generazioni non hanno nessuno che si impunti per loro. 
Forse mi sbaglio, sono io che non vedo la coerenza delle scelte, ma il senso di confusione, di abbandono, di "si salvi chi può" è fortissimo, e alimenta l'idea che le decisioni siano prese sulla base di pressioni non trasparenti.

Le Regioni che hanno avuto pochissimi casi hanno dovuto subire il severissimo lockdown, con le sue conseguenti perdite economiche e danni sociali, necessario nella drammatica situazione in cui ci trovavamo in Lombardia; la Lombardia e il Piemonte, che da sole hanno ogni giorno ben più della metà dei nuovi positivi, ora riapriranno esattamente come la Basilicata o la provincia di Bolzano, che hanno solo casi sporadici.

La difesa dal virus, emergenza sanitaria, è stata su base regionale, data la competenza delle Regioni sulla sanità, con approcci e norme che cambiavano radicalmente a distanza di pochi chilometri, in territori epidemiologicamente omogenei; i provvedimenti relativi alle riaperture, invece, sono di pertinenza della Presidenza del consiglio, e sono uguali per tutti, a livello nazionale, senza tenere conto delle enormi differenze epidemiologiche ancora esistenti. Capisco le cause costituzionali di questo squilibrio, ma ne vedo anche tutta l'assurdità.

Nella bilancia tra rischi, danni e benefici, le altre Regioni hanno forse pagato troppo in termini socioeconomici per la situazione sanitaria lombarda, e ora il nord-ovest, motore economico del Paese, rischia di pagare troppo sul piano sanitario la fretta della ripresa. Una scelta lose-lose, pare.

Probabilmente sono io che non capisco, ma se non capisco io, che da gennaio non mi occupo d'altro, credo sia lecito pensare che lo stesso disorientamento colga anche buona parte degli italiani. Illuminateci.

Quoto anche gli spazi

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On 5/16/2020 at 7:47 PM, @li said:

Le Regioni che hanno avuto pochissimi casi hanno dovuto subire il severissimo lockdown, con le sue conseguenti perdite economiche e danni sociali, necessario nella drammatica situazione in cui ci trovavamo in Lombardia; la Lombardia e il Piemonte, che da sole hanno ogni giorno ben più della metà dei nuovi positivi, ora riapriranno esattamente come la Basilicata o la provincia di Bolzano, che hanno solo casi sporadici.

La difesa dal virus, emergenza sanitaria, è stata su base regionale, data la competenza delle Regioni sulla sanità, con approcci e norme che cambiavano radicalmente a distanza di pochi chilometri, in territori epidemiologicamente omogenei; i provvedimenti relativi alle riaperture, invece, sono di pertinenza della Presidenza del consiglio, e sono uguali per tutti, a livello nazionale, senza tenere conto delle enormi differenze epidemiologiche ancora esistenti. Capisco le cause costituzionali di questo squilibrio, ma ne vedo anche tutta l'assurdità.

Nella bilancia tra rischi, danni e benefici, le altre Regioni hanno forse pagato troppo in termini socioeconomici per la situazione sanitaria lombarda, e ora il nord-ovest, motore economico del Paese, rischia di pagare troppo sul piano sanitario la fretta della ripresa. Una scelta lose-lose, pare.

Probabilmente sono io che non capisco, ma se non capisco io, che da gennaio non mi occupo d'altro, credo sia lecito pensare che lo stesso disorientamento colga anche buona parte degli italiani. Illuminateci.

https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_16/riaperture-18-maggio-3-giugno-decreto-governo-testo-integrale-4c57e512-9763-11ea-ba09-20ae073bed63.shtml

 

 

 

A parte la solita insensata esterofilia della prima parte mi sembra un intervento intelligente. Soprattutto riguardo questi punti che ho estrapolato nel quote.

Inspiegabile il mancato differenziamento su base regionale riguardo le aperture. Ripartono Regioni non pronte a ripartire, sono rimaste inutilmente chiuse regioni che potevano riaprire due settimane fa. Mi sembra che sia questa la cosa di cui il Governo dovrebbe rendere conto. 

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https://www.lastampa.it/cronaca/2020/05/18/news/vaccino-covid-dagli-usa-l-annuncio-di-moderna-positivo-test-sui-volontari-hanno-sviluppato-gli-anticorpi-1.38859224

 

La fase uno conta poco, ma meglio di niente. Sperando che non sia un altro stunt pubblicitario, come la startup di Roma che aveva fatto un annuncio simile qualche settimana fa, subito stroncato dallo Spallanzani. 

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2 hours ago, jimy84 said:

https://www.lastampa.it/cronaca/2020/05/18/news/vaccino-covid-dagli-usa-l-annuncio-di-moderna-positivo-test-sui-volontari-hanno-sviluppato-gli-anticorpi-1.38859224

 

La fase uno conta poco, ma meglio di niente. Sperando che non sia un altro stunt pubblicitario, come la startup di Roma che aveva fatto un annuncio simile qualche settimana fa, subito stroncato dallo Spallanzani. 

Visto oggi. Sì, è un risultato abbastanza positivo, sempre tenendo presente che circa il 40/50% dei vaccini che superano fase 1 arrivano a essere poi approvati, può succedere di tutto in fase 3. In sè comunque già il fatto che tutti i pazienti recrutati abbiano anticorpi è buona notizia, leggermente meno buone le notizie sugli effetti collaterali perché ce ne sono stati 4 abbastanza importanti, per quanto non critici. Abbasseranno la dose visto che con le dosi basse non ce ne sono ancora stati, anche se si parlava se non sbaglio di una decina di pazienti sotto i 55 anni...

Io in generale un poco preoccupato lo sono che si voglia tagliare troppo i tempi necessari. OK l'emergenza, ma con gli anti-vaxx dietro l'angolo ad attendere come iene, non ci si può permettere il minimo errore. Se per fretta si finisse col mettere in giro qualcosa anche solo minimamente pericoloso, ci saremmo giocati mica solo questo vaccino, ma anche buona parte degli altri... E l'FDA mi sembra che stia tagliando un po' troppe scorciatoie, già hanno rischiato di fare danni epocali con la storia della clorochina...

Comunque ora Fase 2 servirà per schiarirsi già molti dubbi su dose e sicurezza, e dovrebbero pubblicare entro Luglio e partire poi con fase 3 per studiare l'efficacia. Entro l'autunno potrebbero nel migliore dei casi già esserci dei risultati. Poi sarà un delirio.

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https://www.la7.it/dimartedi/video/coronavirus-pietro-senaldi-italiani-soddisfatti-di-averla-scampata-piu-che-del-governo-20-05-2020-325902?fbclid=IwAR1oOBXbsjaKxAlfDPn6oFxniaDSsIvTcY4chTQ9ty7i2YfYE3-VRluZyoQ

"Gli italiani soddisfatti di averla scampata, più che del governo. E poi penso che gli italiani siano un popolo declinante addormentato, Conte ha dato loro una buona scusa per stare a casa e lavorare poco. La parte operosa del Paese, una minoranza, è gravemente scontenta"

 

Questo è il livello del giornalismo italiano.

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Dumbo Senaldi, ormai ancor più di Nosferatu Sallusti e di TSO Feltri, rappresenta degnamente il giornale per cui marketta e il pensiero della classe dominante lombardo-veneta, quella degli imprenditori-evasori fiscali che si credono gli unici lavoratori sulla faccia della terra, bollando chi non fattura a più cifre come "gente che non ha voglia di fare un cazzo". Un grande classico, intramontabile.

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9 minutes ago, TomThom said:

Dumbo Senaldi, ormai ancor più di Nosferatu Sallusti e di TSO Feltri, rappresenta degnamente il giornale per cui marketta e il pensiero della classe dominante lombardo-veneta, quella degli imprenditori-evasori fiscali che si credono gli unici lavoratori sulla faccia della terra, bollando chi non fattura a più cifre come "gente che non ha voglia di fare un cazzo". Un grande classico, intramontabile.

Esatto, la classica retorica della padania operosa portata avanti per lo più da ignorantoni arricchiti e spesso evasori. 

Che poi ribadisco: il lavoro è un mezzo di sussistenza, una esigenza primaria come mangiare o defecare. Non vedo nulla di così nobile nella retorica dell'essere operosi o lavoratori. È come se io andassi in giro a dire "noi qua siamo gente che caga".

 

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50 minutes ago, echoes said:

Esatto, la classica retorica della padania operosa portata avanti per lo più da ignorantoni arricchiti e spesso evasori. 

Che poi ribadisco: il lavoro è un mezzo di sussistenza, una esigenza primaria come mangiare o defecare. Non vedo nulla di così nobile nella retorica dell'essere operosi o lavoratori. È come se io andassi in giro a dire "noi qua siamo gente che caga".

 

 

ah, ma mi é anche filosofo?

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