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A Moon Shaped Pool


Lacatus

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2 minutes ago, pandroid said:

Sei come Scaruffi: sono d'accordo con quello che leggo (sul serio), ma ne traggo conclusioni completamente opposte. Echoes ti direbbe che abbiamo smesso di cercare sempre la frontiera, ci accontentiamo vi sia bellezza in ciò che ascoltiamo.

Mh, sì, questo va benissimo! La bellezza è negli occhi, anzi nelle orecchie di chi ascolta, per cui io stesso che sono critico nei confronti di AMSP, riesco a scorgere la bellezza laddove posso. In ogni caso dai Radiohead mi aspetto sempre un disco di frontiera, a maggior ragione in questo caso, visto che venivano da un disco di frontiera e da esperienze soliste di frontiera. L'Lp9 sarebbe stato un occasione per contaminare Inherent Vice e Junun con i più moderni Amok e Tomorrow's: invece il "very old + very new" si è tradotto in un disco stile In Rainbows, neoclassico, variegato in modo di accontentare tutti e soprattutto rivolto al passato dei Radiohead (cosa sottolineata dalle setlist del tour promozionale). 

Questo non significa che sia un album brutto, ma che, date le premesse, ci si aspettava di più.

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14 minutes ago, Lacatus said:

Mh, sì, questo va benissimo! La bellezza è negli occhi, anzi nelle orecchie di chi ascolta, per cui io stesso che sono critico nei confronti di AMSP, riesco a scorgere la bellezza laddove posso. In ogni caso dai Radiohead mi aspetto sempre un disco di frontiera, a maggior ragione in questo caso, visto che venivano da un disco di frontiera e da esperienze soliste di frontiera. L'Lp9 sarebbe stato un occasione per contaminare Inherent Vice e Junun con i più moderni Amok e Tomorrow's: invece il "very old + very new" si è tradotto in un disco stile In Rainbows, neoclassico, variegato in modo di accontentare tutti e soprattutto rivolto al passato dei Radiohead (cosa sottolineata dalle setlist del tour promozionale). 

 

vero pero' secondo me stai ignorando un punto importantissimo e cioe' "cosa volevano loro"... che è quello che piu' fa la differenza.
Lo sguardo rivolto al passato tu lo leggi come "accontentiamo tutti", io come "ehila abbiamo quasi 50 anni diamo un'occhiata a chi siamo e perche siamo cosi oggi": ed ecco AMSP.
E' una sensazione che ho avuto fin dal primo ascolto di Daydreaming e che non riesco piu' a togliermi dalla testa, confermata anche dai set live, dallo speech di Nina Simone come intro del tour, da un sacco di particolari che formano un quadro ben chiaro e che mi restituisce un'immagine che mi piace: quella di una band matura e pacificata, che forse ha proprio avuto bisogno di trovare sfogo alla creativita' dei singoli componenti nei progetti solisti, per arrivare a un equilibrio e a un compromesso sereno come quello di questo disco.

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Mi permetto di dire, che ti aspettavi di più..

però vengo dalla tua parte su una cosa, proprio perché sono i Radiohead se tra 4 anni dovesse uscire di nuovo un disco classico come questo, riterrei finita L esigenza di esistere di questa band. Ora ci stava avevamo bisogno delle canzoni della bellezza, successivamente potrebbe apparire come cenno di invecchiamento e stagnazione.

 

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Alla fine essendo dei dischi piu o meno validi (e mi pare che su questo concordiamo QUASI tutti) é questione di gusti. C è chi apprezza di piu i radiohead con la filosofia propria di tkol (chissene della bellezza in sé, meglio provare nuove strade chiasene se piu o meno riuscite); altri apprezzano di piu la filosofia di Amsp (similare a quella in rainbowsiana) dello scrivere bene belle canzoni senza dover perforza tentare cose nuove.

Solo gusti; inutile paragonare ne rissare. Ricordo che l artista é fatto da ogni opera che fa, anche quelle che magari rinnega.

Per rissare sul serio ci sarà tempo quando i nostri faranno dischi INUTILI. Per fortuna ad ora nessuno lo é.

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Io personalmente sono dalla parte di quelli che ascoltano i Radiohead per sentirsi vibrare l'anima nel corpo, e non per farmi sorprendere da finte sperimentazioni o da contaminazioni d'élite.

Thomorrow's Modern Boxes ad esempio, è un album che con il tempo ho rivalutato tantissimo, ma non perché Thom ha cantato sopra Burial o musica da club (che sperimentazione è mai questa?) ma perché determinati accordi o melodie, determinati passaggi, semplicemente mi emozionano.
Per questo genere di cose non esistono scuole e non esistono insegnanti. L'arte di saper trasmettere emozioni o ce l'hai o non ce l'hai, e loro ce l'hanno. La contaminazione più forte dei Radiohead da questo punto di vista è la musica sacra: liturgie per celebrare il miracolo dell'anima. All'anima non servono concetti, non se ne fa nulla. La bellezza è semplice per chi sa crearla con semplicità.

Non venitemi a dire che Kid A è un album di concetto, un album complicato o che so io: è un album molto semplice in verità. Anzi, a dirla tutta per me i Radiohead non hanno mai creato niente di complicato. Pretendere da loro la "frontiera" mi sembra ingenuo, dato che non l'hanno mai neanche sfiorata (no, neanche col binomio delle meraviglie). è come pretendere da Michelangelo più tagli sulla tela, o dal Rosso Fiorentino più muse inquietanti.
Che ognuno faccia quello che è nella propria natura, perché meglio della natura nessuno sa fare.

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4 minutes ago, Gasba said:

Io personalmente sono dalla parte di quelli che ascoltano i Radiohead per sentirsi vibrare l'anima nel corpo, e non per farmi sorprendere da finte sperimentazioni o da contaminazioni d'élite.

Thomorrow's Modern Boxes ad esempio, è un album che con il tempo ho rivalutato tantissimo, ma non perché Thom ha cantato sopra Burial o musica da club (che sperimentazione è mai questa?) ma perché determinati accordi o melodie, determinati passaggi, semplicemente mi emozionano.
Per questo genere di cose non esistono scuole e non esistono insegnanti. L'arte di saper trasmettere emozioni o ce l'hai o non ce l'hai, e loro ce l'hanno. La contaminazione più forte dei Radiohead da questo punto di vista è la musica sacra: liturgie per celebrare il miracolo dell'anima. All'anima non servono concetti, non se ne fa nulla. La bellezza è semplice per chi sa crearla con semplicità.

Non venitemi a dire che Kid A è un album di concetto, un album complicato o che so io: è un album molto semplice in verità. Anzi, a dirla tutta per me i Radiohead non hanno mai creato niente di complicato. Pretendere da loro la "frontiera" mi sembra ingenuo, dato che non l'hanno mai neanche sfiorata (no, neanche col binomio delle meraviglie). è come pretendere da Michelangelo più tagli sulla tela, o dal Rosso Fiorentino più muse inquietanti.
Che ognuno faccia quello che è nella propria natura, perché meglio della natura nessuno sa fare.

Applausi.

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Spettacolo gasba! Bravissimo! Lacatus tu odiavi tkol, sei troppo poco credibile. Come quando ti lamenti del fatto che si tirino in ballo gli altri album quando sei il primo ad accusare coloro "che non hanno mai apprezzato tmb" e a delegittimarne su queste basi l'entusiasmo per la luna.

 

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22 minutes ago, Gasba said:

Io personalmente sono dalla parte di quelli che ascoltano i Radiohead per sentirsi vibrare l'anima nel corpo, e non per farmi sorprendere da finte sperimentazioni o da contaminazioni d'élite.

Thomorrow's Modern Boxes ad esempio, è un album che con il tempo ho rivalutato tantissimo, ma non perché Thom ha cantato sopra Burial o musica da club (che sperimentazione è mai questa?) ma perché determinati accordi o melodie, determinati passaggi, semplicemente mi emozionano.
Per questo genere di cose non esistono scuole e non esistono insegnanti. L'arte di saper trasmettere emozioni o ce l'hai o non ce l'hai, e loro ce l'hanno. La contaminazione più forte dei Radiohead da questo punto di vista è la musica sacra: liturgie per celebrare il miracolo dell'anima. All'anima non servono concetti, non se ne fa nulla. La bellezza è semplice per chi sa crearla con semplicità.

Sono d'accordo. Per questo io ho scritto fin da subito che se The King Of Limbs non vi emoziona è un problema vostro, perché è un disco che emoziona pure quello: un emozione diversa dallo struggimento di Ok Computer, Kid A, Amnesiac, un emozione positiva, naturale, spirituale...un emozione che non riuscite a provare, ma che Thom ha saputo trasmettere benissimo e che io ho percepito fortissima.

22 minutes ago, Gasba said:

Non venitemi a dire che Kid A è un album di concetto, un album complicato o che so io: è un album molto semplice in verità. Anzi, a dirla tutta per me i Radiohead non hanno mai creato niente di complicato. Pretendere da loro la "frontiera" mi sembra ingenuo, dato che non l'hanno mai neanche sfiorata (no, neanche col binomio delle meraviglie). è come pretendere da Michelangelo più tagli sulla tela, o dal Rosso Fiorentino più muse inquietanti.
Che ognuno faccia quello che è nella propria natura, perché meglio della natura nessuno sa fare.

Beh, Gasba, la natura dei Radiohead, almeno per come li ho conosciuti io, cioè in epoca Ok Computer-Kid A, è quella del pop di frontiera.
Ma A Moon Shaped Pool è un disco proiettato verso il loro passato, questo è innegabile, oggettivo.
Soggettivamente, tu e altri sarete soddisfatti, io sono in buona parte deluso poiché mi aspettavo un nuovo "big bang" di contaminazioni tra Rajastan Express, Burial, Bela Bartòk, Fela Kuti, Bernard Hermann, Flying Lotus ecc, sotto l'insegna Radiohead. 

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Just now, Lacatus said:

Soggettivamente, tu e altri sarete soddisfatti, io sono in buona parte deluso poiché mi aspettavo un nuovo "big bang" di contaminazioni tra Rajastan Express, Burial, Bela Bartòk, Fela Kuti, Bernard Hermann, Flying Lotus ecc, sotto l'insegna Radiohead. 

E cosa avrebbe di futuristico un album ispirato da Burial, Bartók e Fela Kuti? Lo chiedo senza ironia, si capisce.

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Just now, The_Blue_Bird said:

E cosa avrebbe di futuristico un album ispirato da Burial, Bartók e Fela Kuti? Lo chiedo senza ironia, si capisce.

Come ho scritto prima (e mi pareva molto chiara come metafora): tutto ciò che è stato seminato da The King Of Limbs in poi non ha trovato terreno fertile nello Stagno. Se questo disco fosse uscito nel 2011, dopo In Rainbows, probabilmente io l'avrei accolto in maniera diversa, ma nel frattempo, dai Rami in poi, è cambiato tutto nella vita e nell'arte di Thom Yorke e soci, per cui un disco di Restaurazione, che riporta le lancette indietro all'attimo prima del "big bang" di The King Of Limbs, non può essere accolto caldamente da chi invece aveva seguito assieme a loro il percorso musicale degli ultimi anni.

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46 minutes ago, Gasba said:

Non venitemi a dire che Kid A è un album di concetto, un album complicato o che so io: è un album molto semplice in verità. Anzi, a dirla tutta per me i Radiohead non hanno mai creato niente di complicato. Pretendere da loro la "frontiera" mi sembra ingenuo, dato che non l'hanno mai neanche sfiorata (no, neanche col binomio delle meraviglie). è come pretendere da Michelangelo più tagli sulla tela, o dal Rosso Fiorentino più muse inquietanti.

"Sono completamente d'accordo a metà". Quanto prodotto nell'epoca Kid A/Amnesiac non è complicato (è pop), ma di concetto ve n'è a pacchi.

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1 minute ago, Sig.Bakke said:

Tinker è emblematica in questo senso e contraddice quanto sostenuto da lacatus: è la fusione totale delle esperienze soliste di thom e jonny, e la cosa eccezionale è che funziona alla grande.

A me pare un pezzo sinuoso, ma incompleto, che siccome non andava da nessuna parte, è stato chiuso con una coda orchestrale: è proprio il brano dove si vede chiaramente la "pezza" dell'orchestra per rattoppare quella che è una mezza canzone.

E poi devo leggere critiche a The King Of Limbs, da chi considera canzoni le mezze canzoni... 

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16 minutes ago, Lacatus said:

E poi devo leggere critiche a The King Of Limbs, da chi considera canzoni le mezze canzoni... 

Vai, te ne passo un paio:

 

Quote

dove è Jonny?

-dico la scrittura... i passaggi maggiore/minore, i cromatismi, le armonie...

dove è Phil?

-c'è una macchinetta tambureggiante al suo posto

Thom sei bravo, ma hai fatto un disco praticamente in solitario.

I loop mi fanno venire il mal di pancia.

Quote

sì ma sperimentazione non significa per forza fare musica con gli elettrodomestici.

nell'ultimo brano sembra che hanno suonato sopra la batteria della tastierina Bontempi di quando ero piccolo

mi pare che molti siano preda di una momentanea amnesia collectiva

Quote

Separator (in altri tempi sarebbe stata una b-side. visto l'arrangiamento penoso (2 accordi che si ripetono all'infinito sopra una click track di batteria loopata) sembra quasi che Thom abbia obbligato gli altri ad arrangiare e incidere un pezzo che non piaceva a nessuno.

Feral (niente più che un divertissement di un quarantenne che cerca di imitare i ventenni sentendosi trendy)

Morning Mr Magpie (Thom Yorke s'innamora della sua immagine riflessa nell'acqua del fiume)

 

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34 minutes ago, Sexbeatles said:

Vai, te ne passo un paio:

:lol:

Vabbè io però tempo 4 mesi e il Re dei Rami l'avevo assorbito... qui c'è gente che lo chiama ancora "dischetto", "EP", "non-album", dopo 5 anni...

Tra l'altro nel febbraio 2011, TKOL non riuscivo proprio ad ascoltarlo, mentre in questo caso, A Moon Shaped Pool lo ascolto e mi sento di averlo assorbito già, visto che contiene canzoni delle quali sono già drogato (Desert Island Disk, The Numbers, Present Tense, Decks Dark...e in misura minore, Glass Eyes)... Le mie critiche si basano sul fatto che, date le premesse (quello che è accaduto dal "big bang" di TKOL in poi) non mi aspettavo che l'Lp9 avesse quest'impostazione manierista radioheadiana, questo "Yesterday's Classic Boxes".

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4 hours ago, Gasba said:

Io personalmente sono dalla parte di quelli che ascoltano i Radiohead per sentirsi vibrare l'anima nel corpo, e non per farmi sorprendere da finte sperimentazioni o da contaminazioni d'élite.

Thomorrow's Modern Boxes ad esempio, è un album che con il tempo ho rivalutato tantissimo, ma non perché Thom ha cantato sopra Burial o musica da club (che sperimentazione è mai questa?) ma perché determinati accordi o melodie, determinati passaggi, semplicemente mi emozionano.
Per questo genere di cose non esistono scuole e non esistono insegnanti. L'arte di saper trasmettere emozioni o ce l'hai o non ce l'hai, e loro ce l'hanno. La contaminazione più forte dei Radiohead da questo punto di vista è la musica sacra: liturgie per celebrare il miracolo dell'anima
 

Ci sarebbe da aprire una parentesi grande come una casa su cosa è liturgico in musica e che relazione ha con: il pop, la musica non religiosa, la percettività individuale e collettiva di emozioni, la scelta di usare questa caratteristica come cuore di un'ispirazione etc.

Questo sarebbe bellissimo da approfondire, non il (francamente noioso) confronto tra album dei RH :rolleyes:

(grazie Gasba, sempre interessanti le tue riflessioni)

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3 hours ago, Sig.Bakke said:

Tinker è emblematica in questo senso e contraddice quanto sostenuto da lacatus: è la fusione totale delle esperienze soliste di thom e jonny, e la cosa eccezionale è che funziona alla grande.

 

Verissimo, è alchimia pura!

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a parte tutto secondo voi questo album non meriterebbe un live con orchestra stile quello dei portishead a n.y.?

e nel caso ci aggiungerei pezzi come pyramid song, how to disappear, reckoner eseguiti con orchestra per esempio

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1 minute ago, myxo said:

a parte tutto secondo voi questo album non meriterebbe un live con orchestra stile quello dei portishead a n.y.?

e nel caso ci aggiungerei pezzi come pyramid song, how to disappear, reckoner eseguiti con orchestra per esempio

Beh fossi in loro il From The Basement lo farei così: quando li ricapiterà?

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5 hours ago, @li said:

una band matura e pacificata, che forse ha proprio avuto bisogno di trovare sfogo alla creativita' dei singoli componenti nei progetti solisti, per arrivare a un equilibrio e a un compromesso sereno come quello di questo disco.

@@li rispecchi esattamente anche il mio pensiero. io dico: meno aspettative personali e più serenità d'animo per scoprire ciò che vogliono proporci in un determinato momento.

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