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Iosonouncane


TomThom

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On 11/10/2023 at 4:27 PM, modifiedbear said:

Già. Meno goloso del previsto (trovo anche meno curato di Jalitah) e Sacramento devo dire un po' buttata lì – come dice a Internazionale: se ne voleva sbarazzare.

Riascoltato.

Qui Noi Cadiamo Verso Il Fondo Gelido è un po' la descrizione della musica stessa: oggi il pianeta Iosonouncane ha una forza di gravità più forte di un buco nero e una temperatura che trasforma in solido qualsiasi elemento allo stato liquido o gassoso. 

Ora mi chiedo: dove porterà questo viaggio sempre più lontano dalla "musica leggerissima" ? Quale sarà l'orizzonte degli eventi?

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Ho ascoltato il primo disco. 

Una mina incredibile, non solo restituisce la barbarica potenza dei live, ma li espande verso qualcosa di oltre - considerato anche il numero di pezzi inediti -; un flusso catramaso e magmatico che sconquassa di tutto. I pezzi editi sono come schegge mezze trasfigurate, punti di riferimento a metà per un disco che è un fiume in piena. Non è un live, è un vero e proprio disco dal vivo, ovvero prendere la dimensione live per presentare un'altra tappa evolutiva del percorso di Incani. 

Può piacere o non piacere, ma in questo momento nessuno fa queste cose in Italia - EDIT: almeno, tra artisti un po' noti - ; questo live sembra uscito dagli anni 70, nel senso che c'è molta piu libertà per la forma, c'è davvero la possibilità di uscire da certi steccati e c'e la consapevolezza che il pubblico può non solo capire - cosa da ricordarsi piu spesso - , ma farne parte (le urla della gente entrano a far parte dei bordoni del disco). Forse in certi frangenti è semplicistico - ma i suoni sono molto curati, in realtà, e non è facile; non è facile sceglierli, gestirli, direzionarli   - e citazionistico, ma Incani ha raggiunto una maturità espressiva invidiabile

Con il massimo rispetto di chi vorrebbe Incani che "torna a cantare in Italiano", a me sinceramente della questione frega poco, nel senso che a me ormai sembra ben oltre a certe cose, nel bene e nel male; e se qualcuno vuole ancora sentirlo cantare di scogliere, buoi ,aratri, sole, sabbia, del pane casarau e del gol di cossu all'ultima di campionato; di precariato o di gabbiani che gli cagano in testa o, peggio, di tradimenti, flirt nati su internet e chissà che altro come fanno altri suoi colleghi - alcuni molto bene, altri male, come tutto - , beh secondo me pecca d'egoismo.

Nel mezzo, segnalo una buio trip hop abbastanza notevole.

Disco da ascoltarsi mentre si gira per la città con i pugni chiusi nelle tasche per il freddo. 

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33 minutes ago, Wanderer said:

Ho ascoltato il primo disco. 

Una mina incredibile, non solo restituisce la barbarica potenza dei live, ma li espande verso qualcosa di oltre - considerato anche il numero di pezzi inediti -; un flusso catramaso e magmatico che sconquassa di tutto. I pezzi editi sono come schegge mezze trasfigurate, punti di riferimento a metà per un disco che è un fiume in piena. Non è un live, è un vero e proprio disco dal vivo, ovvero prendere la dimensione live per presentare un'altra tappa evolutiva del percorso di Incani. 

Può piacere o non piacere, ma in questo momento nessuno fa queste cose in Italia; questo live sembra uscito dagli anni 70, nel senso che c'è molta piu libertà per la forma, c'è davvero la possibilità di uscire da certi steccati e ce la consapevolezza che il pubblico può non solo capire, ma farne parte (le ural della gente entrano a far parte dei bordoni del disco)

Con il massimo rispetto di chi vorrebbe Incani che "torna a cantare in Italiano", a me sinceramente della questione frega poco, nel senso che a me ormai sembra ben oltre a certe cose, nel bene e nel male; e se qualcuno vuole ancora sentirlo cantare di soclgiere, buoi ,aratri, sole, sabbia o di precariato o di gabbiani che gli cagano in testa o, peggio, di tradimenti, storielle nate su internet e chissà che altro come fanno altri suoi colleghi, beh secondo me pecca d'egoismo.

Nel mezzo, segnalo una buio trip hop.

Disco da ascoltarsi mentre si gira per la città con i pugni chiusi nelle tasche per il freddo. 

Capisco che Jacopo stia cercando in tutti i modi di fuggire a gambe levate dal pubblico indie-pop che canticchiava Stormi, ma questa fuga che l'ha portato a distanze siderali nel tempo (anni '70) e nello spazio (Marocco), dove può portare? Dove può portare questa fuga lontano dalla "musica leggerissima"? Cosa c'è più solido dello stato solido? E' una domanda retorica, perché oltre 9 minuti di drone arabeggiante cosa c'è? C'è "Ambient/Modern Classical/Drone/Experimental e chi più ne ha, più ne metta...", per citare un thread di questo forum, oppure c'è il viaggio di ritorno, ritorna agli anni '20, ritorna in Italia.

Sono molto d'accordo sul fatto che sembra un disco anni '70: a tratti mi è sembrato di ascoltare il doppio live/studio dei Pink Floyd Ummagumma (motivo in più per evocare il ritorno di @echoes ), ma anche gli Ash Ra Tempel, i Popol Vuh, ecc.. Non si sentono più nemmeno i Radiohead e Wyatt, che invece avevano ispirato molti passaggi di Ira: "leggerissimi" pure loro?

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1 hour ago, Wanderer said:

Una mina incredibile, [...] restituisce la barbarica potenza dei live

Eh, non mi pare.
Avendo assistito a uno dei live-madri del disco, quello che viene qui restituito proprio in termini di energia delude alla grande le mie aspettative, invece. Niente a che vedere.
Mi piacciono molto (ma devo ancora capire quanto) sia quest'idea dei brani in divenire, sia il concetto di catena studio --> live --> back to studio. Ma di fatto il risultato, dico proprio in termini sonori, mi pare estremamente più acerbo e piatto rispetto a tutto quello che ci è dato ascoltare da DIE in poi.
Il valore di questo album non mi sembra essergli intrinseco, ma gli viene attribuito piuttosto dall'intento (e, per quanto mi riguarda, anche dall'affetto che mi lega al ricordo del concerto. Un disco-souvenir).
L'avete letto il pezzo di Ansaldo, comunque? Incani non ha mai smesso di impollinare i suoi hard-disk con nuovo materiale pop "leggerissimo", semplicemente non è quello che gli interessa condividere in questo momento.

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7 hours ago, modifiedbear said:

L'avete letto il pezzo di Ansaldo, comunque? Incani non ha mai smesso di impollinare i suoi hard-disk con nuovo materiale pop "leggerissimo", semplicemente non è quello che gli interessa condividere in questo momento.

Sì, lui sa benissimo quello che sta facendo. Infatti sono curiosissimo di sentire cosa combinerà in futuro (anche come produttore, visti i risultati di Spira). 

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2 hours ago, jimy84 said:

Non ho ancora sentito tutto il disco, ma Sacramento è uscita da A saurceful of secrets. 

Eh sì! Già in Ira c'era quel pezzo che ricordava tantissimo la melodia di Sysyphus, del sommo Wright :prego:, da Ummagumma: c'è un po' di Iosonouncane in questi Pink Floyd :) 

Tutto molto bello, ma spero che col prossimo disco ci sia il viaggio di ritorno dai '70 e dal Marocco.

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6 hours ago, Wanderer said:

A me fa venire in mente un ipotetico brano di Tenco che si mischia con i Pink Floyd:laugh:

Sì esatto. Ma del resto era una prerogativa anche dei Floyd sperimentali prendere melodie cristalline e che ti penetrano l'anima per poi affogarle nelle allucinazioni da Death Valley. Basti pensare ad @echoes, a Saurceful of Secrets o anche alla splendida Fat old Sun che dal vivo veniva affogata in minuti e minuti di improvvisazioni tra fusion schizzata e sezioni dilatate.

Ecco per me la quintessenza dell'esibizione live è questa roba qui.

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Comunque vaffanculo al Cane, quando riattacca la strofa dopo la sezione ambient sono scoppiato a piangere. Melodia e testo sono una coltellata di proporzioni bibliche, per non parlare di quell'effetto tipo urlo strozzato alla fine...Penso che non la ascolterò per parecchio.

 

Ma non la incide da studio quindi? Questo mastodonte merita una pubblicazione da studio, detto che già così è una roba da infartare seduta stante.

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  • 2 weeks later...
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On 1/10/2024 at 9:11 AM, Lacatus said:

Finalmente un video di Iosonouncane! 

Ho immediatamente riconosciuto la costa di Buggerru.

 

Oh, ma che vi prende? Nessuno a leccare il culo del cane questa volta? :o 

Secondo me questa operazione è bellissima: la sua musica ha una valenza fortemente imaginifica! Avrebbe dovuto fare un film di Ira o con in pezzi nuovi di Qui Noi Cadiamo Verso Il Fondo Gelido: sarebbe venuto davvero un capolavoro :prego:

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On 1/11/2024 at 10:25 AM, Lacatus said:

Oh, ma che vi prende? Nessuno a leccare il culo del cane questa volta? :o 

Secondo me questa operazione è bellissima: la sua musica ha una valenza fortemente imaginifica! Avrebbe dovuto fare un film di Ira o con in pezzi nuovi di Qui Noi Cadiamo Verso Il Fondo Gelido: sarebbe venuto davvero un capolavoro :prego:

Ma tagga cribbio, ho visto ora per caso!

Una roba semplicemente da apnea per 12 minuti, brividi veri di quelli che nascono dalle viscere. Ha una profondità melodica veramente incredibile quando vuole, degna dei cantautori più dotati ed anche il testo (finalmente in italiano) si lega perfettamente a quegli scenari straordinari, nostalgici e legati al territorio. Anche la sezione ambientale à la echoes così acquisisce una compiutezza che il suono da solo non riesce a trasmettere.

Strepitoso, non ho altri aggettivi.

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