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The King of Limbs


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In verità vi dico:

Se guardate l'artwork di The King Of Limbs, non ha niente a che fare con l'artwork della sezione TKOL del DAS, tranne per il fatto che se si guarda soltanto la scritta in bianco, si noterà come sia costituita da rami pieni di neve e ghiaccio come la sezione di TKOL nel DAS.

Ora, quando Thom ah parlato di KID A/AMNESIAC considerava AMNESIAC come il vivo delle fiamme (l'artwork di Amensiac rappresenterebbe queste fiamme col colore rosso vivo che lo caratterizza) che si troverebbe nella copertina di KID A alle spalle delle montagne innevate.

Quindi un AMNESIAC visto come l'incendio che c'è dietro le montagne ghiacciate di KID A.

Ora nell'artwork rilasciato con questi ultimi mp3 abbiamo una scritta di TKOL ghiacciata, come la sezione TKOL del DAS, nascosta in uno sfondo colorato rappresentato da quei due cosi che non so che cazzo siano.

Insomma c'è dell'altro, magari non soltanto a 2 livelli (2 album come KID A/AMNESIAC) ma a più livelli, magari 3.

P.s.

Le torri gemelle erano di plastica e Bin Laden dorme in un sacco a pelo a casa mia.

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In verità vi dico:

Se guardate l'artwork di The King Of Limbs, non ha niente a che fare con l'artwork della sezione TKOL del DAS, tranne per il fatto che se si guarda soltanto la scritta in bianco, si noterà come sia costituita da rami pieni di neve e ghiaccio come la sezione di TKOL nel DAS.

Ora, quando Thom ah parlato di KID A/AMNESIAC considerava AMNESIAC come il vivo delle fiamme (l'artwork di Amensiac rappresenterebbe queste fiamme col colore rosso vivo che lo caratterizza) che si troverebbe nella copertina di KID A alle spalle delle montagne innevate.

Quindi un AMNESIAC visto come l'incendio che c'è dietro le montagne ghiacciate di KID A.

Ora nell'artwork rilasciato con questi ultimi mp3 abbiamo una scritta di TKOL ghiacciata, come la sezione TKOL del DAS, nascosta in uno sfondo colorato rappresentato da quei due cosi che non so che cazzo siano.

Insomma c'è dell'altro, magari non soltanto a 2 livelli (2 album come KID A/AMNESIAC) ma a più livelli, magari 3.

d'accordissimo, ottima osservazione

:clapclap:

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ci ho messo un giorno e mezzo a leggere i vostri commenti prima di scrivere il mio :lol:

a mio parere, disco pazzesco. all'inizio ho pensato anche io, un po' indispettita, ad un eraser 2, anche se riascoltandolo si avvicina molto di più ad amnesiac come molti hanno sottolineato.

quel che è certo è che la personalità di thom è cento volte più presente degli altri in questo disco. come se avesse riscritto amnesiac appunto, dopo le esperienze di the eraser e con gli atoms for peace.

personalmente lo trovo un album molto completo, e boh, anche coerente, nonostante gli ultimi tre pezzi siano molto differenti dai primi cinque.

non riesco a trovare brani che spicchino, né che siano brutti (forse separator è quella che mi ha lasciato più perplessa, e anche lotus flower all'inizio non mi convinceva appieno, mentre ora sta già salendo)

allo stesso tempo, però, m'è entrato in testa che nonostante la sua completezza, non sia tutto qui, e che ci aspettino altre uscite (spero!)

mi ha stupito trovare solo tre canzoni "note" tra tutte quelle che thom ci aveva fatto assaggiare. non le avevo ascoltate troppo per non rovinarmi la sorpresa, ma mi chiedo che fine abbiano fatto the present tense e skirting on the surface, e anche per questo sono convinta che non sia finita qui.

l'inizio in pianoforte di bloom è bellissimo, ero già orientata verso un "tipo" di canzone, e invece dopo parte la sezione ritmica, i riverberi, e tutto cambia.

feral è stratosferica, ci ballo sopra come una pazza.

codex: la sezione di fiati accennata verso la metà mi ha fatto venire i brividi (oltre a ricordarmi appena appena di runaway dei national)

give up the ghost: sono sorpresa che l'abbiano lasciata così simile alla versione ascoltata live, ma non è un male, secondo me è molto bella.

mentre lo ascoltavo per la prima volta, cercavo di immaginarmeli live: dopo un po' ci ho rinunciato :lol: ma sono super curiosa di sentire come sarà!

Sono d'accordo con te quasi su tutto... le mie impressioni iniziali sono le stesse (tengo a ribadire che si tratta solo di impressioni iniziali, perche' un disco che ha bisogno di tempo, e bisogna dargliene)

Credo(e spero)che faranno uscire qualcos'altro a breve :rolleyes:

Ecco perché han messo solo 8 brani ;)

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Eccomi ragazzi, ci sono anch'io!

Sono partito per il Veneto (io sono abruzzese) per stare con dei miei amici collezionisti di Gormiti, proprio durante il weekend del rilascio dell'album. Che dire? Un pazzoide (genio) ha postato tutto TKOL su youtube e così me lo sono ascoltato per tutto il fine settimana padovano dal pc del mio amico. Ora, in Abruzzo, anch'io me lo sto regolarmente scaricando dopo averlo acquistato in versione mp3. A breve la mia superfantasmagorica recensione. Per ora tutte bellissime! Anche se dovrò riascoltare per bene Bloom che non mi ha tanto convinto.

Voto mio personale 7 :smoke:

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sono in vena di sentimentalismi che c'entrano relativamente, ma il fatto che l'ultimo ascolto mi abbia distrutto forse c'entra.

ho iniziato a pingere a lotus flower e ho smesso col silenzio della fine del disco.

mi sarebbe piaciuto condividere tutto questo con la mia ex, l'unica "grande" fan dei radiohead che conosco.

l'annuncio del disco, l'attesa di qualche giorno che sembrava eterna, l'uscita, il rimanere basiti all'inizio e non smettere più di ascoltarlo.

forse perchè i radiohead li abbiamo conosciuti e approfonditi insieme.

perchè mi fa male pensare che non potremo più cantarli a squarciagola in macchina andando al mare, o ascoltarli abbracciati mentre facciamo l'amore.

perchè ogni canzone la associo a lei, ed è doloroso ogni volta che ascolto il mio gruppo preferito andare col pensiero a qualcuno con cui non sto più insieme.

sarà che sono in vena di tristezze stasera, e se questo messaggio lo considerato stupido o inutile ai fini della discussione potete cancellarlo, ma ho voglia di ascoltare ancora codex e lacrimare come un dannato,

e chissà che a qualcuno di voi non capiti una situazione simile alla mia.

ps:secondo me give up the ghost è bellissima...

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questo album sarà molto salutare: scrematura!

per selezione naturale solo alcuni sapranno "resistere", ascoltare lentamente, stare al presente (ma che è l'apertura di thread sull'eventuale lp9??!!..una offesa, pura e semplice.).

Spero che molti si stufino di ascoltare, ritornino ai loro idoli da checche isteriche permettendo al forum di ritrovare qualità.

Sull'album: sono contento di essere spiazzato. Un'altra sfida. Che spettacolo...musica, finalmente.

ma di che parli? guarda che tra chi lo critica ci sono veterani, non solo checche spruzzate dalla precox di IR. Gente che li continuerà comunque a seguire, ma che disapprova magari la direzione intrapresa, le scelte fatte. Ci sono critiche che esulano dalla qualità (comunque bassa) di quest'album.

Io non volevo un album così. E più lo ascolto, più mi scivola addosso.. E' tremendamente commerciale, prevedible, noioso.. E vaffanculo le cuffie. Figurati se per apprezzare il disco di una band, non posso ascoltarlo in cassa...

voto attuale (contestualizzato): 5=

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ma di che parli? guarda che tra chi lo critica ci sono veterani, non solo checche spruzzate dalla precox di IR. Gente che li continuerà comunque a seguire, ma che disapprova magari la direzione intrapresa, le scelte fatte. Ci sono critiche che esulano dalla qualità (comunque bassa) di quest'album.

Io non volevo un album così. E più lo ascolto, più mi scivola addosso.. E' tremendamente commerciale, prevedible, noioso.. E vaffanculo le cuffie. Figurati se per apprezzare il disco di una band, non posso ascoltarlo in cassa...

voto attuale (contestualizzato): 5=

ma tu hai 40 anni...questa qua è musica fatta da 40enni per i ggiovani...guarda thom nel video...chi mai pensava che con tutti i video fighi o meno che han fatto siano riusciti a vomitare una roba così...lui che fa lo scemo su un pezzo scemo(quello che infatti mi piace meno ed è il più commerciale)...

si per la carità ci sarà qualcuno che pensa sia una presa per il culo ma,boh.

comunque l'insieme del disco non puoi dire che sia brutto...suoni,arrangiamenti e chiki chiki come dice lacatus di batteria dansereccia...andrebbe ascoltato non rendendosi conto di cosa han fatto in precedenza o ha fatto thom nell'eraser...

qui di robe ecclatanti non ce ne sono...ah beh si,la voce di thom.

è bello,bon fine,rimane li.

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comunque l'insieme del disco non puoi dire che sia brutto...suoni,arrangiamenti e chiki chiki come dice lacatus di batteria dansereccia...andrebbe ascoltato non rendendosi conto di cosa han fatto in precedenza o ha fatto thom nell'eraser...

qui di robe ecclatanti non ce ne sono...ah beh si,la voce di thom.

è bello,bon fine,rimane li.

Quoto.

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comunque l'insieme del disco non puoi dire che sia brutto...suoni,arrangiamenti e chiki chiki come dice lacatus di batteria dansereccia...andrebbe ascoltato non rendendosi conto di cosa han fatto in precedenza o ha fatto thom nell'eraser...

quoto

mi pare che molti siano preda di una momentanea amnesia collectiva

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comunque in questi giorni chiedendo in giro ai miei amici, la maggior parte mi rispondeva: "album noioso, dove sono finiti i radiohead, in rainbows era stupendo"....

ecc ecc...

no, io dopo tanti ascolti,

penso che questo album sia molto superiore a in rainbows,

album che tra l'altro non ho mai amato troppo,

perché mi sembra davvero troppo user-friendly,

soprattutto a 4 anni dall'uscita.

questi radiohead li amo molto di più.

lunga vita a TKOL.

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ieri cercavo informazioni su chi/cosa fosse Mr.Magpie (non avevo proprio idea che fossero le Gazze :tonto: )

sulla pagina inglese di Wiki ho trovato

One should make sure to greet magpies when they are encountered in order to either allay bad luck or encourage good luck as related to the number of birds and therefore their place in the Magpie poem. Common greetings include "Hello Mr Magpie" "How is your wife/where is your wife?", "Good Morning/Evening Sir" and other marks of respect.
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Se davvero non ci fosse un seguito a King Of Limbs, io direi che è un album potenzialmente bellissimo, ma sprecato per la poca esplosività, insomma, manca l'esplosione nel disco. E' un disco fresco e vivace, con tocchi anche piuttosto emozionanti, il problema è che non ne vedo mai l'esplosione vera e propria, e non venitemi a dire che il bridge di Codex è il momento di massima espressione (nonostante io ritenga il pezzo una perla intima e davvero valida). Paradossalmente il crescendo finale di Separator mi pare il punto più alto del disco.

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Se davvero non ci fosse un seguito a King Of Limbs, io direi che è un album potenzialmente bellissimo, ma sprecato per la poca esplosività, insomma, manca l'esplosione nel disco. E' un disco fresco e vivace, con tocchi anche piuttosto emozionanti, il problema è che non ne vedo mai l'esplosione vera e propria, e non venitemi a dire che il bridge di Codex è il momento di massima espressione (nonostante io ritenga il pezzo una perla intima e davvero valida). Paradossalmente il crescendo finale di Separator mi pare il punto più alto del disco.

Ecco appunto. Perciò a me Codex non convince mai del tutto.

Con le dovute proporzioni mi ricorda i pezzi dell'ultimo degli Interpol. Insomma parliamo di una bella melodia, di bellissimi suoni che fanno da tappetino sonoro. La voce di Thom in grande spolvero...

Gli Interpol sono troppo impegnati a sguazzare nel loro stagno (alla moviola)...

Però il pezzo non esplode. E' sospeso. E questo mi confonde continuamente. Me la fa apprezzare ma allo stesso tempo mi fa incazzare. Forse è un bene, boh.

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disco di pura sperimentazione, forse fine a se stessa.

Preferisco un disco così, che forse non arrivo a comprendere a pieno, piuttosto che un disco che mi arriva facilmente, come HTTT o IR.

sicuramente, e questo spero sia indiscutibile, dopo amnesiac le idee sono cominciate a mancare; quello che dovevano dire lo hanno già detto. Continuano a regalare dischi belli e apprezzabili, ma privi della forza innovativa e dirompente dei loro lavori a cavallo della fine degli anni 90 e dell'inizio dei 2000.

A livello di idee questo disco è un po' povero, c'è tanta maniera, tanti bei suoni, alcuni spunti carini. Mi manca però qualcosa. Lo ascolto volentieri e non mi annoia. Però non mi fa gridare al capolavoro. Disco interessante perchè estremo, ma sembra un estremo cercato per non confrontarsi con nessuno.

La differenza tra questo e un Kid A è quel disco era coraggioso, questo mi pare più "sicuro" nel suo essere indecifrabile.

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Una rapida lettura dei testi rafforza una sensazione che ho avuto in questi primi ascolti. Elementi naturali come alberi, acqua, pesci, oceani, fiori, fioriture, uccelli ricorrono più o meno in tutti i testi.

Questo mi riporta a una lettura dell'aspetto formale dell'album, dove per formale intendo arrangiamenti e produzione.

Mi sembra di poter dire che in questo senso ci sia un approccio molto interessante all'elettronica: una lettura ulteriore, oltre quella immediata. Per comprendere meglio quanto dico è quasi obbligatorio un ascolto con ottima cuffia.

In soldoni: questo album sembra portare i ritmi della città a una dimensione bucolica. Come dicevo, i riferimenti alla natura si sprecano e la musica, per quanto destrutturata, ha un tono elegiaco. E' come se il manifesto programmatico di TKOL fosse quello di riportare l'ascoltatore alla campagna e alle sue sensazioni provocandolo con delle ritmiche invece assai urbane.

Una sorta di amo, a cui abbocchiamo nella contemporaneità dei ritmi ossessivi e compulsivi in cui siamo costretti a vivere e che ci trascina invece in mezzo alla natura: un ritorno alle origini ottenuto tramite una sorta di distonia fra significante e significato. Pensando a Saussure e partendo dal presupposto che questo post non sia esclusivamente una mia sega mentale, si potrebbe dire che TKOL è da questo punto di vista estremamente ambizioso, in quanto "scolla" il legame stretto fra significante e significato e anzi porta tale legame su un piano ulteriore: quello della psiche. Non basta imho l'arbitrarietà propria di ogni linguaggio a spiegare le sensazioni indotte da pezzi come "Bloom" (definitivamente la mia preferita) e assistiamo invece alla nascita di nuove icone, avulse dal comune interpretare la natura e il suo simbolismo.

E' un'impressione (scritta male e anche di fretta: spero che si capisca almeno il senso del discorso), magari quando mi sarò concentrato ulteriormente sui testi potrò dirne di più.

PS: mi aspetto gli strali di Holden, con cui mi scuso in anticipo per la ruggine che avvolge le mie già scarse competenze semiotiche. Spero sia buono e magari, anzi, tenti di raffigurare più correttamente il nocciolo del mio discorso.

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Lasciando in sospeso il giudizio finale sull'album, ho la sensazione che sia sempre e solo Thom a dare le direttive e ad imporre la linea giuda per le scelte artistiche dei lavori: perciò KOL è visto da molti come un opera solista di Thom. Già all'epoca di passaggio tra Ok Computer e Kid A, Thom si impose per un brusco cambio di rotta, ma mentre all'epoca produsse qualcosa di davvero unico e innovativo, quest'ultima virata pare fine a se stessa, e il risultato a mio modesto parere, poteva essere migliore.

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Per come la vedo io...

ho acquistato il cofanetto di "The king of limbs"

solo dopo averlo ascoltato tramite altre fonti

non perché fossi indeciso se spendere o meno 36 euro

a patto che mi piacesse o meno,

come qualcuno ha fatto giustamente osservare sono 3 birre,

sebbene io sia astemio :)

volevo solo capire che piega avessero preso i radiohead

se fossero, per così dire, rimasti eticamente "onesti"

alla mia presunzione di crederli artisti.

Ho ascoltato il disco,

al primo ascolto devo dire che non mi ha colpito eccessivamente,

ma subito dopo averlo fatto

ho deciso che sì,

anche questa volta, come già per "in rainbows"

meritavano ammirazione e, dal mio punto di vista,

un piccolo incentivo e ringraziamento

Il modo migliore che ho per farlo

(e probabilmente l'unico, non credo risponderebbero a mie eventuali mail)

è confermare la mia stima in loro

e spingerli a continuare in tale direzione,

non quella elettronica, no, né un'altra in particolare,

ma a credere in quello che fanno senza scendere troppo a compromessi.

Mi è capitato già con altri, gli Autechre tanto per dire un nome,

che dopo il quinto disco ho cominciato a non capire più

(troppo troppo eccessivi nella loro continua ricerca)

ma a rispettare sempre(avrebbero potuto

continuare per sempre a ripetere ciò che li ha resi Autechre,

così come avrebbero potutto farlo i Radiohead)

E' un po' il discorso di LEonardo da vinci,

sperimenta sperimenta,

la battaglia di Anghiari l'abbiamo perduta,

perché i nuovi colori inventati non hanno tenuto

il cenacolo ha bisogno di essere conservato "chirurgicamente".

Ma il vero artista è affascinante anche per quello.

Si chiami Leonardo, Autechre, Radiohead, o Battisti

(che tanti non hanno seguito/capito nella fase Panella).

E' bello amare persone così,

almeno per me.

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