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Un film al giorno Vol. 2


echoes

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Ma solo a me il trailer di Revenant fa venire l'orticaria e fa pensare che Inarritu si sia ormai definitivamente sputtanato?

The Revenant tecnicamente è un grandissimo film, ha un inizio e un finale spettacolare, con parte centrale un po' deboluccia.

Se ti è piaciuto il suo primo Cinema questo potrebbe piacerti, dato che alcuni elementi del suo primo Cinema (la Morte su tutte) è ben presente in questo film. Tom Hardy pauroso.

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Ma solo a me il trailer di Revenant fa venire l'orticaria e fa pensare che Inarritu si sia ormai definitivamente sputtanato?

Iñarritu deve ancora sputtanarsi, andiamoci piano.

Questo mi sa da filmone confezionato ad arte per far pervenire finalmente a casa Di Caprio il tanto sospirato Oscar...La storia pare banalissima specie se paragonata ai suoi lavori precedenti, quello è vero.

Ciò non toglie che già dal trailer si capisca la bontà del girato: sequenze paurose, luce naturale, condizioni meteo estreme, attori spinti al limite...estica'.

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Iñarritu deve ancora sputtanarsi, andiamoci piano.

Questo mi sa da filmone confezionato ad arte per far pervenire finalmente a casa Di Caprio il tanto sospirato Oscar...La storia pare banalissima specie se paragonata ai suoi lavori precedenti, quello è vero.

Ciò non toglie che già dal trailer si capisca la bontà del girato: sequenze paurose, luce naturale, condizioni meteo estreme, attori spinti al limite...estica'.

Ecco.

A me quello che fa paura è Quentin.

Anche se Quentin mi fa sempre paura, poi mi ricredo sempre.

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Iñarritu deve ancora sputtanarsi, andiamoci piano.

Questo mi sa da filmone confezionato ad arte per far pervenire finalmente a casa Di Caprio il tanto sospirato Oscar...La storia pare banalissima specie se paragonata ai suoi lavori precedenti, quello è vero.

Ciò non toglie che già dal trailer si capisca la bontà del girato: sequenze paurose, luce naturale, condizioni meteo estreme, attori spinti al limite...estica'.

Appunto, mi stai praticamente dando ragione.

A me Birdman è piaciuto ma doveva essere una parentesi invece sembra che l'hollywoodizzazione del messicano si sia completata. Da un regista che tirava fuori robe profonde e abrasive come Amores Perros e Biutiful non mi aspetto certo cafonate da blockbuster del genere che certamente non possono essere salvate da qualsivoglia delizia tecnica.

Aspetto di vederlo ovviamente.

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Appunto, mi stai praticamente dando ragione.

A me Birdman è piaciuto ma doveva essere una parentesi invece sembra che l'hollywoodizzazione del messicano si sia completata. Da un regista che tirava fuori robe profonde e abrasive come Amores Perros e Biutiful non mi aspetto certo cafonate da blockbuster del genere che certamente non possono essere salvate da qualsivoglia delizia tecnica.

Aspetto di vederlo ovviamente.

Infatti The Revenant non è un blockbuster.

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Esce il 4 Febbraio in Italia ma in America è uscito a Natale. A me è piaciuto molto di più rispetto a Django che contava sulle performance di grandi attori, qui gli attori sono tanti, si mettono tutti un po' in disparte in favore di una sceneggiatura che fa spavento.

La migliore è la Leigh, divina, eccezionale. Per il resto è un dramma teatrale ambientato in due luoghi: una diligenza e una locanda.

Così, a caldo (ma merita almeno altre sette otto visioni) mi sento di dire che è uno dei migliori, non me l'aspettavo così, pensavo che Tarantino fosse in caduta libera e invece...

mah, non sono così d'accordo. il film è gradevole, con alcuni dialoghi interessanti, una fotografia ottima e una gran colonna sonora. ma, come ho detto altre volte, per me Tarantino dopo i primi 3 film (quelli si, dei gran film) continua a ripetersi e in un certo senso ad auto-citarsi. e poi questa ossessione tarantinana della exploitation (blaxpoitation, splatter, spaghetti wester, chambara, nazisploitation, grindhouse e chi più ne ha più ne metta) inizia a stufarmi.

The hateful eight è a tratti divertente, e sicuramente bello a livello visivo, ma mi ha lasciato poco. per me i capolavori sono altri, ecco.

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Tarantino ormai è bollito, uno stereotipo vivente, quindi il provare fastidio è l'unica aspettativa che ho riguardo il suo film. Piuttosto vedete Francofonia se volete regalarvi un'esperienza visiva e spaziale che lascia a bocca aperta.

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Tarantino ormai è bollito, uno stereotipo vivente, quindi il provare fastidio è l'unica aspettativa che ho riguardo il suo film. Piuttosto vedete Francofonia se volete regalarvi un'esperienza visiva e spaziale che lascia a bocca aperta.

Questione di gusti, certo. Ma lo dici riferendoti all'ultimo lavoro, oppure ai precedenti Django e Bastardi senza gloria?

Perchè se quelli sono film di uno bollito, boia.

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Questione di gusti, certo. Ma lo dici riferendoti all'ultimo lavoro, oppure ai precedenti Django e Bastardi senza gloria?

Perchè se quelli sono film di uno bollito, boia.

Infatti un film brutto ancora non l'ha fatto.

Non è questione di bello/brutto ma di totale pantano artistico: ormai vive di prevedibili battutine ad effetto, di stereotipi, di gabbie [auto] citazioniste, di pellicole preconfezionate ad hoc per il popolino. E' una specie di Bono Vox della macchina da presa [o di Carlo Cracco volendo buttarla sui fornelli], un puro prodotto di marketing impacchettato per le masse. Sono impacchettati i personaggi, i dialoghi, le colonne sonore, le ambientazioni, le storie e perfino gli attori con la faccia di Tarantino a fare da fiocco.

Il risultato è un prodotto magari gradevole ma che nulla ha a che fare con il Tarantino che fu, il Tarantino che era un artista "pop" ma certamente un artista. Vuoto come una canzone dei Muse, anche se esteticamente molto più degno.

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Non è questione di bello/brutto ma di totale pantano artistico: ormai vive di prevedibili battutine ad effetto, di stereotipi, di gabbie (auto)citazioniste, di pellicole preconfezionate ad hoc per il popolino. E' una specie di Bono Vox della macchina da presa [o di Carlo Cracco volendo buttarla sui fornelli], un puro prodotto di marketing impacchettato per le masse. Sono impacchettati i personaggi, i dialoghi, le colonne sonore, le ambientazioni, le storie e perfino gli attori con la faccia di Tarantino a fare da fiocco.

Il risultato è un prodotto magari gradevole ma che nulla ha a che fare con il Tarantino che fu, il Tarantino che era un artista "pop" ma certamente un artista. Vuoto come una canzone dei Muse, anche se esteticamente molto più degno.

Ormai Tarantino si è creato un suo mondo, un suo universo cinematografico: gli attori e gli addetti ai lavori nei suoi film sono quasi sempre gli stessi basti pensare a quante volte ha lavorato con Michael Madsen o Samuel L. Jackson. Tarantino ha creato un "marchio di fabbrica" e con questo marchio ci vive e ci guadagna. Ha i suoi attori e i suoi collaboratori e con loro fa i films questo è poco ma sicuro.

Sono però anche dell'idea che dopo i primi tre film non ha potuto fare altro che cambiare registro, giocando su quello che sa fare di più: scrivere.

Resto dell'idea che Inglorious Basterds sia una grandissima pellicola con una sceneggiatura IMMENSA, così come questa. Django invece la considero un po' troppo pop-olare.

The Hateful Eight è tutto tranne che popolare o film da popolino, anzi il popolino per primo non lo apprezzerà, un film del genere.

Nella sua filmografia The Hateful Eight si piazza esattamente dove stava Jackie Brown, pellicola uscita dopo Reservoir Dogs e Pulp Ficion.

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Non è questione di bello/brutto ma di totale pantano artistico: ormai vive di prevedibili battutine ad effetto, di stereotipi, di gabbie (auto)citazioniste, di pellicole preconfezionate ad hoc per il popolino. E' una specie di Bono Vox della macchina da presa [o di Carlo Cracco volendo buttarla sui fornelli], un puro prodotto di marketing impacchettato per le masse. Sono impacchettati i personaggi, i dialoghi, le colonne sonore, le ambientazioni, le storie e perfino gli attori con la faccia di Tarantino a fare da fiocco.

Il risultato è un prodotto magari gradevole ma che nulla ha a che fare con il Tarantino che fu, il Tarantino che era un artista "pop" ma certamente un artista. Vuoto come una canzone dei Muse, anche se esteticamente molto più degno.

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Bastardi Senza Gloria sarebbe una pellicola preconfezionata ad hoc per il popolino? Voi non state bene.

Il problema è che il popolino non è lo stesso di zalone, e nemmeno lo stesso di X-men. è un popolino 2.0, cioè quello della cinefilia da bar. Quelli insomma che adesso conoscono Leone e Kurosawa proprio grazie a Tarantino, senza caprine minimamente l'essenza poetica.

Automaticamente tutti gli stilemi tarantiniani ormai logorati cui accennava echoes, vengono considerati non come un totale abuso di una formula che ha funzionato e che T. prova a rinfrescare alla meglio peggio (con qualche milione in più rispetto agli anni '90), ma come una garanzia, un "marchio di fabbrica" appunto (per citare Wolf).

Bastardi senza gloria aveva degli spunti interessanti, a volte addirittura sorprendenti, specie nella sceneggiatura più che nella regia, ma erano a mio avviso sempre spunti per il popolino. In Tarantino non vedo più quell'oltre che dovrebbe essere proprio all'arte (come ad esempio era nei suoi primi due film), ma solo strizzate d'occhio abbastanza immediate, come a dire "l'hai capita? hai visto?". Diventa quindi un semplice gioco a chi sa cogliere più rimandi extra-testuali, e l'esperienza di spettatore si limita al crogiolo scaturito da questo giochetto. I rimandi extra-testuali sono interessanti solo se vengono affrontati criticamente (come fa l'ultimo Godard ad esempio, anche se siamo in un altro campo da gioco), e non come semplice ornamento cinefilo.

Ad ogni modo sono pronto (anzi: mi piacerebbe) cambiare opinione su questo film e su Tarantino in generale, quindi ti rigiro la domanda: perché secondo te Bastardi senza gloria NON è un film preconfezionato ad hoc per il popolino?

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Il discorso qui è che Tarantino dopo i primi due film ha dovuto per forza di cose cambiare registro creando il "marchio di fabbrica" non so se per mancanza di idee (ma non credo) o per mancanza di ispirazione. Di certo il suo stile è diventato più raffinato, più pulitino (se mi passate il termine). Resto dell'idea però che i suoi film più pop siano Kill Bill e Django Unchained. Inglorious Basterds non lo considero un film per il popolino, infatti uscì dopo il megaflop di Grindhouse e si temeva un altro tonfo. Inglorious Basterds fa revisionismo storico pesante ma non lo considero un film per tutti, anzi.

Intanto, quasi a rafforzare l'idea che The Hateful Eight non è un film da popolino, sono uscite le nomination agli Oscar: il film di Tarantino si becca solo 4 nomination per la Miglior attrice non protagonista, Miglior colonna sonora, Miglior fotografia e Miglior sonoro.
Niente Miglior film, miglior sceneggiatura, miglior regia, quelle se le sta beccando Ridley Scott per The Martian (!)

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