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James Blake


kid_max

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Mah io ho ascoltato il disco e ho fatto una fatica non da poco ad arrivare in fondo

si bravo, hai una bella voce e hai curato egregiamente i suoni (non poco) ma compositivamente per me, a parte qualche sprazzo (bello il crescendo di Whilem's Scream) mi è sembrato poca roba e: non innovativa e non di grande qualità.

Mi sembra che abbia il classico problema di molti autori da "laptop": bravissimi ingenegeri del suono ma poca roba come compositori (in questo senso ho rivalutato in basso un sacco anche genete come Burial eh per quanto Untrue sia un ottimo disco).

Blake per tutto il disco si muove nelle stesse coordinate e se questo non è male per l'omogeneità del suono, mi colpisce la sua povertà di idee. Tutto basato sula sua vocalità (che per me è bella di base, ma secondo me il ragazzo dovrebbe imparare anche a varire la sua impostazione) e sui suono curatissimi. Ma sotto la "confezione" troppo poco: il disco vorrebbe rifarsi all'ambient music nell'uso dei silenzi, ma il punto è che non valorizza affatto i silenzi stessi, non costruendoci niente ATTORNO a questi e rendendo il tutto un pò troppo statico. Per dire, una volta capito com'è il gioco in Unluck mi stufo presto del resto. Manca, a mio modo di vedere, qualsiasi lavoro di arrangiamento che poteva dare al disco una linfa decisamente diversa. Si certo, si può dire che giocare con i vuoti sia un arrnagiamento pure esso 8e lo è ) ma ripetuto e, sopratutto, non giocato in maniera corretta, stanca presto

Diciamo cosi: l'ho trovato molto preciso nell'avere le sue idee; che però sono poche.

Devo dire che mi sorprende abbastanza questa tua disamina sul disco di Blake; da quello che leggo solitamente nei tuoi interventi avrei scommesso una buona cifra sul tuo gradimento per il ragazzotto.

Al di là di questa considerazione a margine, le mie sensazioni come ho già scritto sono all'opposto, trovo che le linee melodiche della voce oltre ad essere sorrette dalla qualità oggettiva della stessa siano anche molto ben studiate, l'uso delle parole è centellinato e messo al servizio del pezzo in maniera sublime, considerando poi che si muove in un territorio dove le parole in genere sono elemento marginale.

Ma prescindendo dalla componente soggettiva la critica che riesco a comprendere meno è quella sulla mancanza di arrangiamento, qui faccio davvero fatica a seguirti, perchè mi sembra davvero evidente come quella che possiamo chiamare "composizione sottrattiva" effettuata da Blake sia una scelta stilistica chirurgica; probabilmente tu la percepisci come pochezza di idee, io la definirei un'attitudine forse troppo lontana dalla tua di musicista, nel più classico dei significati. Io forse da pseudo musicista da laptop (che però parte sempre e comunque da pezzi suonati) trovo che la commistione realizzata da Blake tra il pop elegante e la musica elettronica minimale sia un riuscitissimo ed innovativo modo di aprire un nuovo filone che potrebbe creare cose di grande qualità in un futuro non troppo lontano.

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Tra l'altro hai citato Burial, ecco quello per me è un disco per il quale la tua descrizione calzerebbe a pennello: dopo i primi due pezzi ne ho già abbastanza, ha già detto tutto per quanto mi riguarda.

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Burial e Blake giocano su due leghe diverse, il primo totalmente e puramente elettronico, l'altro un produttore che gioca col soul ad ampio raggio. Poi se stiamo qui a screditare gli arrangiamenti, mi deludi, Wanderer. Una profondità assurda dei suoni, una pulizia e un'armonicità pazzeschi.

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Io credo invece che Burial e James blake non giochino in campi tanto diversi, non per via del genere ma per l'impatto che hanno avuto le loro uscite. E credo che i discorsi si possono intrecciare: a Burial non darei mai del grande compisitore anzi, direi che come compositore è pure scarso (ma qui andrebbe aperto un discorso su come si sta evolvendo il ruolo di "compositore" nella musica elettronica moderna) ma mi è sempre piaciuto il suo intreccio sonoro. Almeno fino ad Untrue adesso ha bisogno ASSOLUTO di rinnovarsi, ma stando a quanto sta buttando fuori ultimamente non sembra in gran spolvero.

Blake idem per me, solo che la sua formula "vocale minimal" non mi dice proprio niente. E secondo me nel disco di Blake c'è un grande vuoto compositivo e di arrangiamenti. Di composizione, come dicevo già su per Burial mi sembra ci sia molto poco, di arrangiamenti meno che meno, per come la vedo io.

Per me la cura del suono (in cui Blake è davvero bravo) è altra cosa rispetto all'arrnagiamento, o meglio, nè è solo una parte.

Quando sento i brani del disco di JB mi sembra vadano tutti più o meno nella stessa direzione, anche sonora, e qui sta la sua pecca come arrangiatore. I brani si fondano su pochi elementi ma quei pochi elementi non sembrano ruotare abbastanza per dare linfa al disco.

Per me ora come ora mi sembra più un ottimo producer ma arrangiatore compositore non un granchè.

De gustibus, come si dice...

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Boh, premesso che, a differenza di molti di voi, non trovo la proposta di Blake così rivoluzionaria, credo che la qualità della sua arte stia proprio nel processo di rarefazione che applica alle composizioni...In sostanza quello che per Wanderer è un limite per me è il suo più grande valore.

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Minchia se mi piace James Blake.:prego:

Io credo diventerà, per me, uno di quegli artisti quasi tuoi coetanei che vedi crescere e sviluppare e sui quali basi la tua conoscenza musicale.

Diventerà un pilastro, come i Radiohead o i Coldplay sono per me adesso; solo che lui lo vedrò crescere, se continuerà a piacermi e a fare il musicista.:)

Per cominciare, qualcuno sa di una pagina dove ci siano tutti i suoi lavori ed EP?

Io, per ora, conosco questi:

CMYK

The Bells Sketch

Klavierwerke EP

James Blake

Enough Thunder

Love What Happened Here (il 9 Dicembre)

Ci sono altri lavori che dovrei conoscere?

Love What Happened Here EP è già in circolazione, su internet?

Grazie.:)

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CMYK

The Bells Sketch

Klavierwerke EP

James Blake

Enough Thunder

Love What Happened Here (il 9 Dicembre)

che io sappia è tutto!

comunque blake è fondamentale già da ora eh, con il suo successo sta trascinando con sé un mucchio di artisti talentuosissimi - mount kimbie, emika, the weeknd, sbtrkt, jamie woon - fuori dal tunnel della dubstep pura, che sta diventando un vicolo cieco: ogni giorno su nodata e NAR escono quintalate di roba identica, non se ne può più. burial da questo punto di vista ancora non si è smarcato, né credo che lo farà mai del tutto. però street halo per me è una bomba eh, basta fare il confronto con qualsiasi altro artista del calderone degli skrillex-styled per rendersi conto che davvero, la differenza è quella tra champions league e serie b. e sempre su street halo, la dimensione dell'ep di 3/4 pezzi per questa musica è perfetta, si evitano le lungaggini pericolose che diceva hajime.

poi io non è che sono un cultore del genere, figuriamoci, praticamente la dubstep la sto scoprendo tutta ora proprio grazie a james blake, ma mi sono fatto queste idee.

edit: love what happened here l'ho ascoltato ora, il pezzo omonimo prticamente è la sua canzone natalizia, at birth è un inviluppo da ballare alle 3 di notte ubriachi fradici, curbside mi piace di meno, mi sembra poco più che una stramberia. comunque almeno le prime due tanta roba!

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  • 2 weeks later...
  • 1 month later...

Reduce di un primo ascolto (distratto) dell'omonimo di James Blake.

Mi piace come riesca a rievocare atmosfere invernali, riuscendo tuttavia a confortarti con la sua voce calda e avvolgente. Non mi piace però il suo minimalismo, eccessivo e talvolta quasi forzato, e sento che alcuni brani potrebbero rendere di più, accompagnati da arrangiamenti più corposi.

Sul podio per ora si affermano Measurements e le due Lindisfarne (non capisco quale bisogno ci sia stato di dividerle).

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